Proposta Pastorale 2023 – 2024

 

«Tutta l’umanità trepidi, l’universo intero tremi e il cielo esulti, quando sull’altare, nella mano del sacerdote, è presente Cristo, il Figlio del Dio vivo. O ammirabile altezza e stupenda degnazione! O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, si umili a tal punto da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane! Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, e aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati. Nulla, dunque, di voi trattenete per voi, affinché tutti e per intero vi accolga Colui che tutto a voi si offre» (San Francesco, Lettera a tutto l’Ordine, 26-29)

 

Il tempo estivo va verso la fine e con la ripresa delle scuole segna l’arrivo ideale della stagione autunnale e con essa la ripresa delle varie attività. Anche la nostra comunità, come ogni anno offre una “proposta pastorale” di cammino per vivere e crescere insieme nella vita cristiana all’interno della dimensione particolare della Chiesa Ordinariato Militare inserita nella Chiesa Universale come tutte le diocesi. Il tema scelto che ci accompagnerà nei prossimi mesi sarà: “La Bellezza di Dio nella Liturgia”, come potete leggere nella lettera è una scelta mirata ad educarci sempre di più al desiderio Eucaristico attraverso una partecipazione sempre più consapevole.

Come ogni anno inizieremo il cammino il prossimo 1° Ottobre, XXVI Domenica del Tempo Ordinario, in un luogo sacro della zona e si è pensato, contrariamente a quello che vi avevo annunciato nella lettera, di recarci al Convento dei Frati Minori Cappuccini (Via Cappuccini, 341, 47521 Cesena FC), il cambio è dovuto purtroppo a causa della chiusura del Monastero dello Spirito Santo delle monache Benedettine che per motivo della scarsità di vocazioni lasciano l’attuale Monastero per unirsi ad un’altra comunità benedettina a nord Italia.

Ora, una piccola nota sul convento dei Cappuccini, per conoscere la realtà dove andremo: “Parte della grande struttura del convento di Cesena è adibita all’accoglienza di gruppi per ritiri spirituali o settimane di convivenza. Il convento si trova sul Colle Garampo, detto anche Monte Oliveto per l’abbondanza degli olivi. Il convento venne edificato 1559-1561, con annessa la chiesa conventuale dedicata alle Stimmate di san Francesco. Sull’altare principale venne posto un bellissimo quadro di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1661), raffigurante la stigmatizzazione di san Francesco”. (Cfr. Cappuccini Cesena)

Un anno quindi incentrato sulla semplice eleganza della spiritualità Eucaristica, sul comprendere i gesti e i riti, le parole e le varie liturgie, attraverso una catechesi e una spiritualità che offra momenti d’incontro e di preghiera ben curati per fare di ogni momento il momento unico e irripetibile dell’incontro con Dio nella Sua Parola e nell’Eucarestia. Una presenza che deve sempre più essere compresa e vissuta. L’esperienza che faremo, pertanto, presso i Frati Minori Cappuccini ci aiuterà ad entrare in questo cammino con lo spirto di san Francesco.

“San Francesco amò grandemente la liturgia e da essa trasse nutrimento per la sua vita interiore. E volle che fosse così anche per i suoi frati. Egli stabilì che usassero la liturgia della curia papale e fu per questo motivo che i francescani, nel loro dinamismo e nella loro diffusione, contribuirono a rendere universale questa liturgia … In questo contesto si colloca il forte amore di Francesco per l’Eucaristia. Il culto che ne consegue è una chiara eredità peculiare e singolare dei figli di Francesco. È certo che al centro della vita di Francesco stava il Cristo: il Cristo del Vangelo a cui egli voleva conformarsi in tutto, “l’altissimo Figlio di Dio”, il cui “santissimo corpo e il sangue suo… solamente i sacerdoti consacrano ed essi soli amministrano agli altri”. Di qui la venerazione di Francesco per i sacerdoti, il restauro e la cura per le chiese povere, il culto per l’Eucaristia, la premura di assistere ogni giorno al sacrificio della Messa, con adesione piena, per cui “riteneva grave segno di disprezzo – afferma il suo biografo Tommaso da Celano – non ascoltare ogni giorno la Messa, se il tempo lo permetteva. Francesco si comunicava sovente e con tanta devozione da rendere devoti anche gli altri. Infatti, essendo colmo per questo venerando sacramento, offriva il sacrificio di tutte le sue membra, e quando riceveva l’Agnello immolato, immolava il suo spirito in quel fuoco, che ardeva sempre nell’altare del suo cuore. Un giorno volle mandare dei frati per il mondo con pissidi preziose, perché riponessero in luogo il più degno possibile il prezzo della redenzione, ovunque lo vedessero conservato con poco decoro”. Francesco voleva inoltre “che si dimostrasse grande rispetto alle mani del sacerdote, perché ad esse è stato conferito il divino potere di consacrare gli altri. Se mi capitasse – diceva – di incontrare insieme un santo che viene dal cielo e un sacerdote poverello, saluterei prima il prete e correrei a baciargli le mani. Direi infatti: “Oh! Aspetta, San Lorenzo; perché le mani di costui toccano il Verbo di vita e possiedono un potere sovrumano”. (Cfr. sandomenicosavio)

Molti argomenti abbiamo trattato in questi anni, dall’amore alla carità, dalla Chiesa a Maria, dalla preghiera alla famiglia (potete leggere tutte le lettere sul sito) ma credo che se non partiamo dall’incontro personale con il Cristo, se non ripartiamo dall’Eucarestia, il nostro fare, il nostro vivere, il nostro impegno rischiano di essere staccati dal vero incontro con Lui. Comprendere e vivere la Celebrazione Eucaristica, la S. Messa quotidiana e domenicale, sarà l’impegno per diventare comunità di carità, comunità di accoglienza, comunità d’amore per la realizzazione delle nostre singole vocazioni.

Madre Teresa di Calcutta, santa Teresa, così scriveva all’Arcivescovo di Calcutta, F. Périer, S.J.: “Poiché le Sorelle devono fare il lavoro del sacerdote – andare dove lui non può andare e fare ciò che lui non può fare – devono assorbire lo spirito della Messa, che è uno spirito di totale abbandono e offerta. Per questa ragione la santa Messa deve diventare l’incontro quotidiano, dove Dio e la Sua creatura si offrono reciprocamente per se stessi e per il mondo”. (cfr. mccontemplative)

Un cammino fatto prima di tutto dalla partecipazione costante alla S. Messa feriale e domenicale e poi semplici proposte che riprendiamo dalla tradizione (Adorazione Eucaristica, Quarantore, Visita al Santissimo Sacramento) unite ad alcune catechesi e incontri di formazione per comprendere gesti e riti insieme ad un rinnovato impegno del Coro che animerà le liturgie, una maggiore preparazione per i lettori e un nuovo slancio per chi farà servizio all’altare. Sullo spirito di san Francesco e di santa Teresa questo vorrà essere il nostro desiderio di testimonianza e di annuncio attraverso le nostre singole vocazioni con un intento comune: vivere e testimoniare l’amore di Dio in casa nostra, nelle nostre famiglie, nella nostra comunità per arrivare ad ogni persona che incontriamo sul nostro cammino. Ti lascio alla lettura della lettera citata in apertura che orienta questo nostro impegno.

CALENDARIO PRINCIPALI CELBRAZIONI  2023 2024

@unavoce

Foto di Copertina: Presbiterio Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” – 15° Stormo