Liturgia della Parola
Sono piccole cose alla portata di tutti, che fatte con umiltà, accrescono e rinforzano la nostra fede
XXXIV TEMPO ORDINARIO – CRISTO RE
tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me (Mt. 25,46)
Lasciamoci affrancare nella fede, in questo piccolo “francobollo di spirituale”, con le parole di Mons. Tonino Bello: “E’ difficile in questo momento trovare una risposta alle domande che la vita continuamente ci pone; viviamo in tempi confusi, in un mondo frammentato e fragile, senza certezze, che propone mille sogni e fa mille promesse. Eppure anche noi tante volte magari diremmo: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?” Al di là del giudizio finale del brano del Vangelo, questa domanda ci invita ad essere sempre attenti alle necessità delle persone che ogni giorno incontriamo. Dobbiamo riscoprire il modo meraviglioso in cui Dio guarda ognuno di noi, per riuscire anche noi a guardare allo stesso modo i nostri fratelli. Solo così potremmo capire le vere necessità di ogni persona, soprattutto di quelle in difficoltà, salvaguardando sempre la loro dignità. A che serve avere una chiesa bella e adornata, essere qualcuno di importante nella parrocchia o nella società, se poi non ci curiamo dei poveri che abbiamo magari nella porta accanto? Noi saremo veri cristiani se la nostra preghiera si trasformerà in atti concreti di amore, nella carità, nel fare dei piccoli gesti come mettersi in ascolto dell’altro, far sentire la nostra vicinanza, fare una visita ad un ammalato ….. Sono piccole cose alla portata di tutti, che fatte con umiltà, accrescono e rinforzano la nostra fede. Umiltà e ascolto; sono due qualità che ogni cristiano dovrebbe avere, perché Dio ci parla anche attraverso i nostri fratelli”. (cfr. T. Bello)
“Se la fede ci fa essere credenti, e la speranza ci fa essere credibili, è solo la carità che ci fa essere creduti”. (cfr. T. Bello)