Spolvera lo scaffale

 

Tempi difficili su tutti i fronti è difficile testimoniare e guidare è difficile fare e proporre, è difficile ogni strada e vocazione, credo sia allora indispensabile spolverare togliere dallo scaffala della nostra vita il tempo per recuperare il tempo e questo ci permetterà di non perderci d’animo in nessun settore della vita e in nessuna vocazione, pertanto permettetemi questa chiacchierata con voi a grande respiro con citazioni varie che penso potranno guidarci con serietà e serenità a non perderci d’animo e a recuperare quegli aspetti della nostra vita cristiana che forse abbiamo abbandonato senza dare o fare una riflessione valutativa o di critica, ma solo cogliere quegli spunti utili per recuperare in alcuni casi o coltivare in altri la nostra fede, la fede dei nostri padri. 

In un discorso che il papa fece qualche anno fa ai sacerdoti di Roma che credo possano essere utili per tutti: “Fare memoria delle grazie passate conferisce alla nostra fede la solidità dell’incarnazione; la colloca all’interno di una storia, la storia della fede dei nostri padri, che «morirono nella fede, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano» (Eb 11,13). Noi, «circondati da tale moltitudine di testimoni», guardando dove essi guardano, teniamo lo sguardo «fisso su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento» (Eb 12,2) … «Signore, accresci in noi la fede!» (Lc 17,5). Questa domanda sorse spontanea nei discepoli quando il Signore stava parlando loro della misericordia e disse che dobbiamo perdonare settanta volte sette. “Accresci in noi la fede”, chiediamo anche noi, all’inizio di questa conversazione. Lo chiediamo con la semplicità del Catechismo, che ci dice: «Per vivere, crescere e perseverare nella fede sino alla fine, dobbiamo nutrirla con la Parola di Dio; dobbiamo chiedere al Signore di accrescerla». E’ una fede che «deve operare “per mezzo della carità” (Gal 5,6; cfr Gc 2,14-26), essere sostenuta dalla speranza (cfr Rm 15,13) ed essere radicata nella fede della Chiesa» (n. 162) ... Mi aiuta appoggiarmi a tre punti fermi: la memoria, la speranza e il discernimento del momento. La memoria, come dice il Catechismo, è radicata nella fede della Chiesa, nella fede dei nostri padri; la speranza è ciò che ci sostiene nella fede; e il discernimento del momento lo tengo presente al momento di agire, di mettere in pratica quella “fede che opera per mezzo della carità”.”. (cfr. Papa Francesco

Questa è l’indicazione del Pontefice ai sacerdoti e se con attenzione stai leggendo scorgerai anche per te una logica e un cammino che Padre Pio, certamente il santo mistico più grande del secolo scorso, disse a una sua figlia spirituale per prepararla a momenti diversi della vita: “«Ricordati… quando verranno quei tempi: i Comandamenti di Dio, preghiere del mattino e della sera, Santo Rosario, Sacramenti, catechismo, i santi e fate tutto nella fede dei nostri padri, nella fede dei nostri padri!… nella fede dei nostri padri!!… e non ascoltate più nessuno».” (cfr. itresentieri)

Credo allora che, al di là di letture più o meno tirate, rimane utile a tutti seguire un cammino che è profetico perché normale e nel solco bimillenario della Chiesa: seguire la Legge di Dio senza stravolgerla, pregare, recitare il Rosario, vivere la vita Sacramentale e conoscere le cose di Dio e la vita di quei figli che hanno vissuto il Vangelo in modo pieno: i Santi. Un percorso questo che con varianti legate ai luoghi o ai tempi sono sempre stati il cammino della Chiesa per guidare il popolo santo di Dio. Ritengo pertanto sia importante allora prima di mille iniziative e attività ripartire dalle basi. L’annuncio che c’è e deve esserci sempre con grande attenzione “ad extra” che non deve però farci dimenticare la vita di chi è “ad intra” inteso questo “intra” a chi è già nel recinto delle pecore e che forse noi per paura di perdere e cercare quelle “ad extra” dimentichiamo. Il pastore buono e capace se è attento ad entrambi e se fa festa per la pecora ritrovata lo può fare con gioia perché l’ha riportata a quelle rimaste nel recinto e che sa che sono lì ad attenderlo.

Ora, vorrei per me e con voi riprendere questo cammino per la nostra comunità in modo serio dove i Comandamenti tutti, nessuno escluso e senza interpretazioni strane, sono la guida per incamminarci a vivere quella vita nel timore di Dio, un “timore” che come sappiamo non essere una paura ma il rispetto che parte dalla coscienza di essere amati da Lui, quindi il ricordarci i Comandamenti e riprendere ad osservarli in modo autentico sarà la prima cosa da verificare. 

Riprendere o rinvigorire poi la bella abitudine delle preghiere, al mattino e alla sera, nelle nostre giornate, senza correre e usando il tempo non solo per lamentarsi o oziare ma per un riposo che è crescita spirituale fondamentale per ogni altra crescita e vita serena, senza dimenticare la recita del santo Rosario, per il quale mi permetto dirvi che non è la preghiera delle donne ma è la preghiera dei figli e come figli non perdere di vista la nostra mamma, quella mamma nella quale ci rifugiamo in ogni nostra situazione dolorosa o felice, che sia ancora accanto a noi o già in paradiso, rivalutando questi momenti che scandiscono il nostro cammino che forse abbiamo perso perché distolti da troppe cose al punto di giustificare tutto e tutti.

Riprendere o rinnovare una vita Sacramentale seria soprattutto con la Confessione frequente e la Celebrazione Eucaristica sovente, non solo la domenica, questo è il momento principale della nostra vita cristiana e di preghiera dove, quel “fare memoria” che diceva il papa, diventa la nostra forza per combattere la buona battaglia della vita contro il male e le fantasie che ci creiamo attraverso talvolta giudizi temerari contro ogni situazione e ogni persona e scorgere invece il calore dell’amore di Dio per ognuno di noi e per riuscirci bisogna scendere dal piedistallo e con umiltà ai piedi dei gradini dell’Altare riconoscere il grande dono che Dio ci fa ogni giorno con il Suo Corpo e il Suo Sangue.

Riprendere o rinnovare una formazione seria, la catechesi, che non è il catechismo, anche se forse alcuni di noi ne avrebbero bisogno per ricordare alcune nozioni basilari, ma una catechesi che è formazione sulle cose di Dio e della vita iniziando a leggere, a capire, a chiedere e non un solo fermarsi alle immagini, al titolo. I mezzi di comunicazione e gli strumenti che la modernità ci offre sono una grande cosa ma dobbiamo imparare però ancora ad usarli con intelligenza perché possono essere un grande aiuto oppure un grande limite. Pertanto, trova tempo per leggere non solo la copertina ma l’intero libro, non il titolo ma l’intero articolo e leggerai la tua vita seriamente e nel parlare di lettura prova a mettere tra le tue quella della vita dei Santi e scoprirai un Vangelo vissuto che potrà ispirare anche la tua vita. Se sei affezionato a qualche figura in particolare leggila e conosci meglio quel Santo o Santa e inizia ad imitarlo/a trasportando il suo stile nella tua vita e ti ritroverai una nuova persona con una rinnovata vocazione, desiderosi di riprendere continuando quel cammino che si è iniziato e che talvolta ha perso o perde di lucentezza.

Recupera lo sguardo su Cristo non rimandare a domani, inizia subito, scrollati la polvere della pigrizia, del pregiudizio, del pensare tutto negativo e alza lo sguardo, ascolta i rumori, accorgiti di ciò che ti circonda e ritorna a stupirti delle cose e delle persone, ridi di quello che forse credi essere la causa delle tue disavventure e metti nelle mani di Maria e vivi questo desiderio di rinnovarti nella fede dei Padri, con la memoria e un rinnovato impegno della tua vita spirituale.

@unavoce

 

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