Il “Servizio” della Diplomazia Vaticana

“… «Quest’oggi desidero far risuonare con forza una parola a noi molto cara: pace! Essa ci giunge dalla voce delle schiere angeliche, che la annunciano nella notte di Natale (cfr Lc 2,14) quale prezioso dono di Dio e, nello stesso tempo, ce la indicano come responsabilità personale e sociale che ci deve trovare solleciti e operosi». […] Chi vi parla non nasconde che le parole di Papa Francesco appena richiamate sono motivo di quotidiana riflessione […] La Santa Sede opera sullo scenario internazionale non per garantire una generica sicurezza, ma per sostenere un’idea di pace frutto di giusti rapporti, di rispetto delle norme internazionali, di tutela dei diritti umani fondamentali ad iniziare da quelli degli ultimi, i più vulnerabili. […] La diplomazia della Santa Sede ha una chiara funzione ecclesiale: se è certamente lo strumento di comunione che unisce il Romano Pontefice ai Vescovi a capo delle Chiese locali o che consente di garantire la vita delle Chiese locali rispetto alle Autorità civili, oserei dire che è anche il veicolo del Successore di Pietro per “raggiungere le periferie”, sia quelle della realtà ecclesiale che quelle della famiglia umana. Senza l’opera delle Rappresentanze diplomatiche pontificie quanti credenti – e non solo battezzati – vedrebbero limitata la loro fede?..”. (cfr. Card. Pietro Parolin Segretario di Stato Vaticano)

Con questa citazione iniziale vorrei portare alla vostra attenzione un ruolo molto importante che la Chiesa svolge nel mondo e per il mondo e non solo per salvaguardare i cristiani nel mondo, ma la pace e la fratellanza, ed è quello della Diplomazia Vaticana.

Un servizio costruito nel tempo e che riscuote grande rispetto nel mondo tra gli stati e le varie organizzazioni internazionali dove il Papa ha un suo rappresentante.

Non è qui l’intento di spiegare come è nata e tutta la struttura con tutti i suoi risvolti per quanto interessante e utile per comprendere il servizio che svolge la Diplomazia Vaticana ma solo ricordare il suo prezioso servizio.

La possibilità di essere in dialogo allo stesso livello con i governi e le organizzazioni del mondo, la possibilità di dare un consiglio, di chiedere un aiuto, di ragionare sul rispetto e la convivenza, la possibilità di ricordare i valori inalienabili dell’umanità … un lavoro di proposta, di collaborazione e molte volte di mediazione importante utile e talvolta l’unica via per risolvere diatribe, conflitti, e situazioni critiche.

Perché questo quindi, come abbiamo accennato, per salvaguardare i cristiani nel mondo ma anche per ricordare al mondo il rispetto che l’uomo deve avere sull’uomo.  I notiziari poco parlano di questo certo è il pensiero del Papa che viene portato vanti e noi sentiamo dalle cronache ricordare che il santo Padre ha chiesto la pace ecc. poi dietro a Lui tutto una struttura al pari delle altre per assicurare quanto dicevamo.

Ora un semplice accenno che deve aiutarci a comprendere senza giudicare o criticare il prezioso lavorio che la Segreteria di Stato Vaticana fa nei rapporti con gli altri Stati e Organizzazioni Internazionali affinché rimanga nel mondo un equilibrio sostenibile. La storia di questo servizio è luna e complessa con alti e bassi non sempre si riesce a far dialogare e ragionare le parti in causa ma senza dubbio rimane un “arbiter” fondamentale nel dialogo internazionale tra culture tradizioni popoli e nazioni su questa terra. Oggi la Santa Sede, il Papa, intrattiene rapporti diplomatici (dati recenti) con più di 184 Nazioni più Unione Europe e Sovrano Ordine di Malta di tipo bilaterali quindi scambio delle credenziali, 7 osservatori permanenti presso organizzazioni e organismi intergovernativi e internazionali e 5 regionali, 14 stati non mantengono relazioni diplomatiche ufficiali ma ci sono commissioni di lavoro e relazioni ufficiose, 7 delegati apostolici, 1 delegato pontificio, facendo i conti in pratica  con esclusione come accennavamo ad alcun i che non ha rapporti diplomatici ufficiali è presente in tutto il pianeta e in quasi la totalità di tutte le organizzazioni mondiali. Tutto questo lo dico per far comprendere il lavorio che c’è e del peculiare servizio che viene svolto non tanto per il Papa in quanto tale ma per quello che rappresenta per i Cristiani e per ogni Cristiano che vive su questa terra e nel rispetto reciproco delle leggi locali per poter professare la sua fede e per tutti i credenti, una voce che riassume la voce di tutti.

Un servizio che è per l’uomo, per la pace tra i popoli nel rispetto del pianeta e delle regole internazionali per una convivenza pacifica, corretta e fraterna di condivisione e rispetto, pertanto la nostra attenzione e la nostra preghiera per tutte queste persone religiosi e laici che lavorano per realizzare questo perché, citando le parole del Segretario di Stato Vaticano “Giungere al traguardo della «vera pace sulla terra» significa per la Chiesa dare compimento alla storia della salvezza”. (cfr. o.c.)

@unavoce

 

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