Criocifisso ligneo conservato nella chiesa Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” – 15° Stormo

Preghiera quotidiana

È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti (Is 53, 2-5)

 

Permettetemi oggi di “raccontar-mi” e nel farlo vi darò qualche rimando che troverete in rosso, dove potrete leggere e così poter cogliere la vostra attenzione e invitarvi a conoscere, meditare e pregare. La vita del cristiano e del sacerdote in particolare credo debba essere caratterizzata dalla preghiera. La formazione ricevuta ci ha educati a organizzare le nostre giornate scadenzando gli impegni con i momenti di preghiera, una educazione rigida che oggi ringrazio di aver ricevuto perché rimanendo fedeli a quello stile, nonostante i miei limiti e molti errori umani personali e pastorali di servizio, sono quei momenti che danno senso alla mia vocazione e alla mia persona oltre che al servizio alla Chiesa. Una fedeltà che è passione che è amore nonostante le cadute continue.

Da sempre mi alzo presto e inizio la giornata con le preghiere in casa, le preghiere imparate e insegnatemi da bambino, mentre mi preparo per uscire e recarmi in chiesa, prediligo sempre la chiesa come luogo di preghiera e nell’attuale dove sono assegnato per il mio servizio ho una piccola ma accogliente chiesa dove al centro nell’area presbiterale c’è un bellissimo crocifisso in legno di epoca non ben precisata ma di fattura pregevole e mi fermo a contemplare senza dire nulla quasi incantandomi e la mente vaga ovviamente ma il pensiero che sempre mi coinvolge è: “Signore Grazie per quello che hai fatto e fai anche per me” e così mi fermo a pregare l’Ufficio delle Letture, le Lodi e la meditazione a cui segue la S. Messa se non la devo celebrare altrove a secondo degli impegni pastorali.

La giornata poi prosegue con le attività e a mezzogiorno recito l’Angelus o il Regina Coeli (tempo Pasquale) per poi ritrovarmi in Chiesa nel pomeriggio avanzato per l’adorazione Eucaristica, il S. Rosario che alcune volte recito camminando e la preghiera del Vespro, che sono raccolte nella Liturgia delle Ore di cui vi ho parlato e invitato a pregare anche voi in un recente articolo.

A sera prima di ritirarmi la visita al Santissimo Sacramento e la preghiera di Compieta chiudono la giornata e mi ritiro nella mia “cella”, mi piace chiamarla così non solo perché ambiente piccolo ed essenziale ma perché mi ricorda nella sua semplicità quel luogo di rifugio dal mondo e dalle sue attività per recuperare le forze e in quel luogo prima di addormentarmi recito le preghiera della nonna insegnatemi da fanciullo dalla mamma.

In questo vivere giorno per giorno i vari impegni ed attività cerco di trovare tempo anche per la lettura personale di vario genere sia laica che religiosa e in questi giorni mi è capitato tra le mani un fascicoletto dal titolo “La bellezza del Crocifisso” del Vescovo Douglas della Diocesi di Cesena-Sarsina che ho letto con gusto perché mi aveva colpito il titolo e se è vero che la copertina non fa il libro il titolo scelto mi ha coinvolto e ringrazio perché ho potuto fare una meditazione quaresimale molto bella che mi ha aiutato nella preghiera e così ho deciso, come dicevo poc’anzi, di “raccontar-mi” non per “vanagloria” come ci ha ricordato il Papa nella recente catechesi, atteggiamento da non seguire, ma per introdurvi a leggere questo fascicoletto e per approfittare anche voi per fermarvi a meditare in un momento di raccoglimento e di preghiera che certamente ognuno di voi vive quotidianamente.

Senza la preghiera la nostra vita si svuota, il nostro servizio diventa un mestiere e la vocazione qualunque essa sia diventa pesante e si rischia di non rimanere fedeli a quelle scelte fatte e questo vale per tutte le vocazioni e per ogni persona.

@unavoce