Lettera ai Giovani

 

«Cari giovani, sarò felice di vedervi correre più forte di chi nella Chiesa è un po’ lento e timoroso, attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci» (cfr. Papa Francesco Christus vivit, n. 164)

 

Cari Giovani,

siamo ormai entrati a pieno ritmo nella Settimana Santa e l’approssimarsi della Santa Pasqua, non per dovere ma per desiderio di starvi accanto e fare memoria con voi, mi suggerisce di pormi ancora di più come fratello maggiore – per rinnovare nel ricordo religioso, da cui scaturiscono poi questi giorni di festa – e raggiungervi singolarmente per un saluto affettuoso e rispettoso e suggerirvi poche parole che spero vogliate accogliere con amicizia.

Voi siete la vera forza delle nostre realtà che servono e difendono la Patria e i suoi cittadini. La nostra è una organizzazione piramidale e talvolta potreste avere l’impressione che nessuno vi veda ma sappiate che non è così, dal Comandante all’ultimo dei vostri superiori, siete bene noti e non per eventuali errori ma per la vostra capacità e professionalità che ovviamente cresce pian piano durante gli anni del servizio attraverso la vostra dedizione e passione che deve esserci e deve crescere anche e nonostante le delusioni che talvolta vi colgono improvvise.

Non sentitevi trascurati o ai margini perché quello che dico non sono solo parole vuote o di circostanza ma parole che vogliono riconoscere la vostra forza, senza di voi nessun servizio, operazione e attività può riuscire perché tutti, ognuno al proprio posto e con il proprio specifico incarico è determinate per la buona riuscita delle varie attività.

Siete giovani e questa non è né una colpa né un merito è la vita e questo tempo lo dovete vivere con coraggio e grinta. Se non saprete rischiare e tuffarvi nelle cose vivrete la vita a metà. Siate coraggiosi davanti alla vita e nelle vostre scelte non siate superficiali o banali, non siate paurosi o pigri, non guardate solo all’albero che cade ma anche al filo d’erba che cresce, in voi c’è la grinta necessaria per cambiare il mondo.

Siete in una età stupenda per tanti motivi, non trascurate nulla del vostro vivere, non limitatevi al lavoro e al divertimento coltivate interessi oltre allo sport, sappiate accorgervi ed essere fedeli nelle scelte che fate anche se constano fatica. Vivete l’amore con onestà e rispetto, il servizio con dedizione, la fede con devozione, la vita con impegno. Fedeltà, coraggio e determinazione vi faranno uomini e donne serie e capaci di affrontare la vita e viverla da protagonisti.

Il mondo talvolta ci ammaglia e il rischio però è di non concludere nulla volendo tutto e subito, ma senza impegno fatica e determinazione non si arriverà da nessuna parte e se anche potete pensare che il mondo sia dei furbi, il mondo e la vita è di chi sa viverla senza danneggiare nessuno con dignità una dignità che non è immagine ma sostanza.

In tutto questo l’aspetto religioso è per una grande maggioranza di voi non considerato ma sappiate che la vita ha due dimensioni che non si possono scindere una verticale e una orizzontale sappiate coltivarle sempre e abbiate coraggio e cercate la verità sempre nel rispetto dei modi dei tempi e del linguaggio che usate.

Siate aperti e intelligenti non discriminate nessuno fate le vostre esperienze e sicuramente farete anche i vostri errori ma sappiate rialzarvi sempre non siete soli noi più gradi ci siamo, genitori, famiglia, superiori, amici, Chiesa … prendetevi tempo per scegliere, un tempo però giusto e non infinito e poi portate avanti quello che vi siete proposti con serietà.

Forse noi adulti non sempre ci fidiamo di voi, ma il Signore Gesù Si, Lui si fida è ha scommesso su tutti noi offrendo la Sua vita, non essere sordo al Suo bene al Suo amore alla Sua amicizia. Le parole del Papa che vi ho citato in apertura possano essere l’augurio e la promessa, l’impegno e la collaborazione a costruire la vita la Chiesa il mondo migliore.

Ecco questo vi volevo dire, forse è scontato è inutile ripeterlo ma credo sia utile ridircelo invece per riprendere il cammino là dove forse un po’ di stanchezza ha preso il sopravvento e fatto rallentare il passo e assicuravi la mia vicinanza e il mio aiuto.

Le parole dell’Evangelista Giovanni (Gv 2,12-17) vi diano il giusto coraggio: “Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti e la parola di Dio rimane in voi e avete vinto il Maligno” e con questa forza e vitalità che vi contraddistingue intraprendete il vostro viaggio.

Buon cammino e Buone feste pasquali.

@unavoce

 

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