Ad essere felici
“Nonostante tutto, vale sempre la pena seguire su questa strada il Signore, lasciarsi sedurre da Lui, spendere la vita per il Suo progetto. Possiamo guardare a Maria, questa giovane fanciulla di Nazaret che, pur essendo turbata all’annuncio dell’angelo, sceglie di rischiare l’affascinante avventura della chiamata, diventando Madre di Dio e Madre dell’umanità. Con il Signore non si perde mai nulla!” (cfr. Cardinal Lazzaro You Heung-sik)
Domenica sarà la 61a Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni così vorrei portare la vostra attenzione e la vostra preghiera sulla vocazione sacerdotale e apro con questa citazione, che prendo dal Sito Vatican News il Social del Papa al quale vi rimando per la lettura integrale, dell’intervista che L’Osservatore Romano, il quotidiano ufficiale della Santa Sede, ha rivolto al Prefetto del Dicastero per il Clero, il Cardinal Lazzaro You Heung-sik, con la prima domanda: “Cos’è la vocazione?”. Credo che le parole del porporato siano molto significative prima di ogni altra considerazione: essere felici, una vocazione comune all’umanità.
“Prima di pensare a qualsiasi aspetto religioso o spirituale, direi questo: la vocazione è essenzialmente la chiamata a essere felici, a prendere in mano la propria vita, per realizzarla pienamente e non sprecarla. Questo è il primo desiderio che Dio ha per ogni uomo e donna, per ciascuno di noi: che la nostra vita non si spenga, che non vada perduta, che possa brillare al meglio. E, per questo motivo, Egli si è fatto vicino nel Suo Figlio Gesù e vuole attirarci nell’abbraccio del Suo amore; così, grazie al Battesimo, noi diventiamo parte attiva di questa storia d’amore e, quando sentiamo di essere amati e accompagnati, allora la nostra esistenza diventa un cammino verso la felicità, verso una vita senza fine. Un cammino che poi si incarna e si realizza in una scelta di vita, in una missione specifica e nelle tante situazioni di ogni giorno”. (cfr. VaticanNews)
In questa vocazione comune ci sono le vocazioni particolari e domenica pregheremo per le vocazioni sacerdotali e a questo proposito vi riporto un articolo già apparso su questo nostro Sito dal titolo: “Vocazione – diventa sacerdote e cappellano militare”.
La Chiesa Ordinariato Militare in Italia, ha una sua Scuola Allievi Cappellani Il Seminario Maggiore “San Giovanni XXIII” dove si preparano i futuri Sacerdoti e Cappellani Militari. Nell’articolo a cui ti ho rimandato troverai un invito che rivolgo con la pagina del Vangelo di Luca, immagine forse di quella vocazione specifica a servire i fratelli in divisa.
“La specificità del cappellano militare è quella di possedere una capacità relazionale immediata e passionale con la quale accogliere il prossimo ed il cambiamento in un clima stabile di serenità, senza pregiudizio; egli deve essere accogliente con tutti e libero da ogni situazione e luogo. Per testimoniare Cristo ed il suo Vangelo, si fa uno coi militari verso i quali è destinato il suo ministero, sposa i valori e la vita di questo mondo particolare e ne condivide fatiche e gioie”. (cfr. Mons. Giuseppe Mani)
Dico ai giovani non abbiate timore o vergona a rispondere al Signore che chiama, dico alle famiglie non abbiate remora a lasciare che i vostri figli scelgano il Signore. Rivolgiamo la nostra preghiera per i sacerdoti, pregate per il vostro cappellano il vostro Parroco i nostri pastori i Vescovi, il papa e ogni ragazzo che si sta preparando al sacerdozio, a quelle persone uomini e donne che stanno scegliendo di consacrare la vita al Signore e al servizio ai fratelli.
Chiudo questa semplice pagina con l’invito a leggere il Messaggio del Santo Padre per questa giornata.
@unavoce
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