sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. (Marco 6,34)
Insieme, partecipare … democrazia. In questi giorni se ne sta parlando per merito alla 50° Settimana Sociale dei Cattolici a Trieste dove è intervenuto anche il Papa e mai come oggi ripensare a questo termine è importante non per un fatto culturale ma per ripensare il nostro modo di vivere e di vivere insieme appunto attraverso una partecipazione corresponsabile di tutti perché come ci ricorda il santo Padre nell’introduzione a un testo inedito del Papa sulla democrazia che è stato distribuito a Trieste in collaborazione Il Piccolo con la Libreria Editrice Vaticana “insieme è meglio perché da soli è peggio. Insieme è bello perché da soli è triste. Insieme significa che uno più uno non fa due, ma tre, perché la partecipazione e la cooperazione creano quello che gli economisti chiamano valore aggiunto, ovvero quel positivo e quasi concreto senso di solidarietà che nasce dal condividere e portare avanti, ad esempio nell’agone pubblico, questioni sulle quali trovare una convergenza”. (cfr. VaticanNews)
Mi torna alla mente il Codice Camaldoli che poi entro a far parte della Costituzione Italiana a cui fece parte anche il futuro Paolo VI, sono passati 81 anni è la sua fragranza ancora profuma nell’aria anche se forse poche sono le cose a cui abbiamo assistito che si sono realizzate con quello spirito.
Proprio di questi giorni è l’anniversario: “La memoria va a quei giorni, tra il 18 e il 24 luglio del 1943, quando alcuni intellettuali cattolici, sotto la guida di monsignor Adriano Bernareggi, si ritrovarono nel monastero benedettino di Camaldoli per confrontarsi e individuare linee programmatiche riguardanti la dottrina sociale della Chiesa, in particolare circa i temi del lavoro, della giustizia sociale, della libertà, del rapporto individuo-Stato”. (cfr. Chiesa di Milano)
Oggi parlare di democrazia sembra essersi dimenticato la sua matrice antica “Democrazia, lo sappiamo bene, è un termine nato nell’antica Grecia per indicare il potere esercitato dal popolo attraverso i suoi rappresentanti”. (cfr. VaticanNews)
Il Santo Padre all’Angelus così si è espresso: “E allora mi viene da dire: avete le “carte in regola” per affrontare questa sfida! Come cristiani abbiamo il Vangelo, che dà senso e speranza alla nostra vita; e come cittadini avete la Costituzione, “bussola” affidabile per il cammino della democrazia”. (cfr. VaticanNews)
Spunti di riflressione abbiamo sui quali vale la pena soffermarsi ancora a riflettere e a rivedere i nostri atteggiamenti le nostre scelte e come operiamo noi e ognuno di noi. Credo che potrebbe essere una bella lettura rileggere questi due testi e ripensare alla nostra democrazia, non solo pretendendo che chi è nel ruolo debba attenersi ma tutti insieme e con una partecipazione corresponsabile collaboriamo a costruire la Democrazia della vita con il rispetto della vita.
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