Madonna del Carmelo
Nel cammino del tempo estivo la Chiesa ci fa celebrare alcune feste e memorie della Beata Vergine Maria portandoci alla festa dell’Assunzione di Maria il 15 agosto, una bella tradizione che mi ha insegnato un mio antico vescovo: celebrare la Pasqua di Maria proprio a metà del mese di agosto e iniziare a vivere questo tempo con la sua quaresima iniziata il 6 luglio e la prima tappa è sicuramente quella di oggi, la Madonna del Carmine, la Madonna di Santa Teresa e di tutti i Santi del Carmelo, poi il 2 Agosto Santa Maria degli Angeli la Madonna di San Francesco e la festa del perdono e sostenuti dai grandi santi che ci accompagnano in tutto il mese per arrivare appunto al 15 Agosto: la Pasqua di Maria, così oggi il nostro sguardo è alla memoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, di seguito vi rimando a un po’ di storia per coltivare la nostra conoscenza ma vorrei portare la vostra attenzione su aspetto quello della famigliarità come ci viene presentato nel vangelo di questa celebrazione: “Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre». (Mt 12,46-50) Nel giorno della memoria (facoltativa) della Madonna del Carmelo, la liturgia presenta il brano di Matteo, riguardante il grado di “familiarità” con Gesù. Un grado che non è di sangue, ma di imitazione: “Chiunque fa la volontà del Padre mio…questi è per me fratello, sorella e madre”. Si entra a far parte della “sua famiglia” non per mezzo del sangue o comunanza religiosa, ma da una scelta libera e personale che si traduce nell’impegno a fare la volontà del Padre”. (cfr. VaticanNews)
“La festa liturgica della Vergine del Monte Carmelo fu istituita per commemorare l’apparizione del 16 luglio 1251 a san Simone Stock. Nel I libro dei Re si racconta che il profeta Elia, sul monte Carmelo, si radunò con alcuni uomini, per difendere la purezza della fede, e vincendo una sfida contro i sacerdoti del dio Baal. A partire da questa esperienza, si stabilirono gruppi di monaci che si rifacevano al profeta Elia, seguendo la regola di san Basilio: di questo c’è traccia nell’XI secolo, quando i crociati raggiunsero il luogo. Nel 1154 circa si ritirò sul monte il nobile francese Bertoldo, giunto in Palestina con il cugino Aimerio di Limoges, patriarca di Antiochia, e venne deciso di riunire gli eremiti a vita cenobitica. I religiosi edificarono una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine e presero il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. Il Carmelo acquisì, in tal modo, i suoi due elementi caratterizzanti: il riferimento ad Elia ed il legame a Maria Santissima. Inoltre, secondo la tradizione, qui la sacra famiglia sostò tornando dall’Egitto”. (cfr. VaticanNews)
Con il Battesimo siamo diventati figli di Dio, siamo diventati figli con una scelta libera ma si rimane famigliari di Dio con la nostra volontà ad amare il Signore conformandoci alla Sua volontà, vivendo alla ricerca delle cose del cielo, coltivando la nostra fede in Lui attraverso il cammino che la Chiesa voluta da Cristo ci propone. La memoria della Vergine del Monte Carmelo ci offre l’occasione per riconfermarci nell’amore a Dio nell’impegno alla vita di fede nella partecipazione alla vita della Chiesa. Il segno distintivo della venerazione della Vergine del Carmelo è lo scapolare – (un segno esteriore dell’amore per Maria, della fiducia che i suoi figli hanno in lei e dell’impegno a vivere una vita ispirandosi a lei). “Lo scapolare è segno dell’amore materno, permanente e stabile, di Maria verso i suoi fratelli e le sorelle carmelitani. Nel seguire la sua tradizione, soprattutto a partire dal secolo XVI, il Carmelo esprime la vicinanza amorosa di Maria al popolo di Dio mediante la devozione dello scapolare: segno di consacrazione a Lei, veicolo dell’aggregazione dei fedeli all’Ordine, e mediazione popolare ed efficace di evangelizzazione.” (Costituzioni Carmelitane No. 27)”. (cfr. Carmelitani)
-riportandoci su un tema che difficilmente affrontiamo o parliamo quello del purgatorio, così si legge nel catechismo della Chiesa Cattolica: “La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt’altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze e di Trento. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore: «Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c’è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro». (cfr. CCC. n. 1031)
Durante la nostra vita cerchiamo di coltivare la perfezione come ci insegna il Signore nella vita e attraverso la vita delle cose spirituali crescendo nell’amore a Dio e verso i fratelli per giungere a Dio al termine purificati, Maria è compagna in questo cammino e la devozione a Lei sotto il titolo di Madonna del Carmelo ci porta come in tutte le su apparizioni e in tutte le feste e memoria che la celebriamo a compiere questo cammino di purificazione della nostra vita dal male per essere veramente «concittadini dei santi e familiari di Dio» (Ef 2,11-22). In questo cammino vi invito a recitare il Santo Rosario, noi comunitariamente ci ritroviamo ogni venerdì nella nostra piccola Chiesa “Madonna di Loreto”, se vuoi puoi unirti anche in streaming sul canale della nostra Parrocchia o inviandoci la tua intenzione e pregheremo con te e per te.
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