Ascolta il Signore
Oggi sembra fuori moda parlare di vocazione soprattutto se questa porta a pensare di rispondere al Signore che chiama a dedicare tutta la vita a Lui, ma il Signore chiama ognuno di noi a realizzare la propria vita il problema sono l’ascolto e le risposte. Fatichiamo ad ascoltare e ascoltiamo solo quello che fa comodo e purtroppo in molti lo vediamo: matrimoni che non si fanno e quelli che si fanno sono messi in discussione, lavori che non ci appagano guardando solo a un aspetto e non all’insieme e tra questi c’è quello del sacerdozio. I giovani che vogliono diventare sacerdoti sono pochi e per differenti motivi. Ora qui non è mia intenzione fare un analisi ma solo portare la mia esperienza e la gioia della mia vita con il Signore come sacerdote.
Ricordo la mia vocazione quando bambino e ragazzo frequentando l’oratorio salesiano della mia città mi appassionai alla vita dei sacerdoti che erano con noi. Il loro entusiasmo il loro sorriso l’esserci sempre nelle nostre vite e in quelle delle nostre famiglie saper poter contare su di loro per una mano per un consiglio … mi portarono ed aiutarono a capire questa vita che poi pina piano si concretizzò rispondendo ed entrando così nel Seminario della mia Diocesi. Ricordo i dialoghi con don Pietro era il sacerdote al quale lo dissi prima di tutti con quale serenità e con quale libertà mi parlò di tutto e con semplicità e normalità face sempre più crescere in me il desiderio di diventare sacerdote. Così dopo le scuole medie entrai in seminario. Furono anni stupendi che ancora ricordo con immensa gratitudine e gioia, non mancarono difficoltà e problemi, si cresceva li in quel luogo bellissimo un convento del 400 con un gruppo di superiori severi ma amorevole tanti compagni alcuni li perdemmo durate gli anni della formazione ma con i quali siamo rimasti buoni amici anni di studio e di verifica del cammino spirituale e culturale. Una educazione rigida ma che oggi ringrazio e che comunque ricordo con piacere, i tempi e ritmi delle giornate erano parte di noi e più si andava avanti e più la formazione entrava nello specifico e più ci appassionavamo. Preghiera studio servizio pastorale vita di comunità … qualche ombra legate al carattere mi crearono qualche problema qualche limite intellettuale qualche stop ma con costanza e determinazione e delle guide capaci mi portarono al termine di questo cammino diventando sacerdote. Una vocazione che ringrazio Dio di avermi dato e che se pur indegnamente cerco di vivere con e tra i molti errori.
Ho seguito un sogno ho verificato in me e con i superiori la chiamata mi sono messo in discussione e alla fine siamo arrivati al termine della formazione e iniziato il cammino. Celebrare l’Eucarestia, dirigere spiritualmente le persone essere di conforto organizzare attività per avvicinare tutti parlare con tutti era il mio sogno ed è diventata la mia vita: portare persone a rivedere la loro vita a ritrovare l’entusiasmo ad essere protagonisti del loro cammino con eleganza bellezza impegno per creare un modo bello per rispondere ognuno alla propria vocazione facendo comprendere il grande amore che Gesù ha per ognuno di noi.
La vita non è facile per nessuno e ogni vita ha i suoi chiari e scuri ma l’onestà con cui la viviamo farà la differenza. Oggi un giovane non diventa sacerdote non per mancanza di fede, semmai per mancanza di frequentazione delle cose sacre e si trova in difficoltà perché deve rinunciare a qualche cosa ma nella vita ci sono e ci saranno sempre rinunce da fare e impegno da profondere se si vuole raggiungere degli obiettivi.
Caro giovane non pensare a quello che lasci solamente ma pensa anche a quello che diventi a quello che puoi essere per te e per le persone che incontri. Una spalla una mano un aiuto una voce per il mondo per altri giovani per altre persone famiglie amici. La fede in Gesù non è una filosofia di vita è una persona concreata che servi negli altri con la tua vita a servizio di Dio.
Non chiudere il cuore e le orecchie non essere egoista il Signore non parla dalle nuove ma parla nella tua vita con la tua vita e nelle situazioni della tua vita, un ‘incontro una parola un avvenimento, la Sua voce è nel tuo cuore se saprai aprirlo alla vita capace di fare capace di sbagliare capace di amare capace di soffrire … allora saprai risponderGli. Questo è il cammino della realizzazione di ogni vita di ogni vocazione.
Fai qualcosa che ti piace che ti costi fatica e che serva agli altri e saprai sentire la voce di Dio che pasa nel tuo cuore. Non temere di rispondere al Signore che ti chiama. Nessuno è perfetto ne la Chiesa ne i singoli sacerdoti e cristiani e nessuna vocazione o vita che sceglierai sarà perfetta e senza ostacoli, con chiari e scuri con limiti e problemi … ma con il Signore tutto si può affrontare e vivere in modo vero pieno e felice.
Io sono felice e senza meriti ringrazio Dio e mi lascio usare perché Lui porti amore nelle persone, l’errore nasce solo quando pensi di sostituirti a Lui. Ama e infondi amore diventando sacerdote, verificati con il tuo parroco con il tuo cappellano e mettiti in dialogo con loro per verificare la voce del Signore che bussa alla porta della tua vita. Lui ha bisogno delle tue mani del tuo viso di tutto te stesso per portare il mondo a vivere come veri figli Suoi nella pace e nella fratellanza nell’amore e nella serenità consapevoli che abbiamo un tempo lungo o corto da vivere da veri uomini e donne capaci di rispetto e condivisione sapendoci amare solo se sapremo amore con Lui se sapremo sentire che Lui ci ama sempre.
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