Evento comunicativo
Gli artisti di ogni tempo hanno offerto alla contemplazione e allo stupore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, presentandoli nello splendore del colore e nella perfezione della bellezza. E’ un indizio, questo, di come oggi più che mai, nella civiltà dell’immagine, l’immagine sacra possa esprimere molto di più della stessa parola.” (J. Ratzinger, Introduzione, Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica)
Nella ristrutturazione della nostra piccola chiesa Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” abbiamo messo oltre alle suppellettili ai fini liturgici alcune opere di artisti che sono vicini alla nostra comunità o parte di essa, lo scopo non è stato quello di abbellire ne è una conseguenza ma di dare un senso alle cose che arredano il luogo e che servono al culto trasmettendo così un messaggio, pertanto a partire dalla struttura rettangolare a disposizione abbiamo creato due quinte che delimitano e creano l’area presbiterale scegliendo il bianco come colore principale essendo il richiamo alla semplicità più evidente di quello che vogliamo trasmettere e il rosso purpureo scuro per richiamare il sacrificio di Cristo sulla croce e da questa semplice scelta ci siamo mossi per realizzare le opere che troviamo al suo interno e che oggi voglio riproporre per fare di questi oggetti l’occasione di una formazione e partecipare a chi frequenta la nostra comunità lo spirito con cui avvicinarci al Tempio di Dio lo stile e il modo per entrare appieno nella preghiera personale e comunitaria. Parleremo pertanto delle vetrate delle ceramiche e dei quadri.
LE VETRATE ISTORIATE: “LA GIOIA DELLA LUCE”: Il trittico delle vetrate, studio e opera di Alessandra De Benedittis, raffigura la gioia della luce che entra nella vita dopo il peccato, simboleggiato da una linea rossa continua che è spezzata da riquadri di vari colori dell’arcobaleno, ricordo di quel segno, che dopo il diluvio, preannunciava una vita nuova e una rinnovata amicizia con Dio, sono il tema che caratterizza l’opera. I monogrammi di Maria, MA sormontata da una Croce e i monogrammi di Cristo, XP (o Chi Rho (o Chrismon) è una combinazione di lettere dell’alfabeto greco, che formano una abbreviazione del nome di Cristo.) IHS (Iesus Hominum Salvator cioè Gesù Salvatore degli Uomini), intercalati dalle stelle, ricordano il Signore presente nel nostro cammino e Maria che ci accompagna su questa strada. Ancora, la linea rossa continua, segna la vita fatta di alti e bassi e intramezzata dagli altri riquadri colorati, che ci parlano di varietà delle persone che, se da una parte possono essere limitate e peccatrici, dall’altra dicono anche ricchezza di un cammino, inoltre i colori ci permettono di vedere il mondo con differenti sfumature e offrirci la possibilità di non trascurare le tante cose belle e differenti che ci sono in ognuno di noi e nel creato e accogliere tutti nel nome di Cristo e dalla sua Vergine Madre. L’opera che in un primo tempo era dipinta su vetro con il tempo si è deteriorata e nei recenti lavori di restauro sono state realizzate delle copie con stampa litografa su vetro sintetico, l’opera originale è conservata negli archivi della Parrocchia” (cfr. @unavoce)
LE CERAMICHE POLICROME: Qui riporto due elementi ma vi rimando a guardare la pagina con le altre indicazioni.
BATTISTERO: “Cotto ceramico policroma. Studio e realizzazione di Marigrazia Strafella. Il catino con il simbolo del pesce e la scritta IXOY∑, monogramma di Cristo, sull’esterno, ha, nell’interno, un blu cobalto con il XP, sempre monogramma di Cristo. Il significato della vita nuova (il Battesimo), espressa dai colori policromi, che come nelle vetrate, ci parlano, anche, di differenze, si fondono nel blu (cielo e dell’acqua) e stanno ad indicare la ricchezza che ognuno ha in se per intraprendere, al di là delle diversità, il cammino cristiano, in continua ricerca delle cose di lassù” (cfr. @unavoce)
AMPOLLE DEGLI OLI: “Studio ed opera in cotto ceramico colorato, di Marigrazia Strafella. Tre colori: Rosso, il Crisma, il fuco dello spirito – Verde, gli infermi, la speranza della vita – Blu, i catecumeni, il battesimo, l’acqua, segno della nuova vita”. (cfr. @unavoce)
I QUADRI:
“DIALOGO ONIRICO” “Opera contemporanea, (2020) che raffigura, raggruppando in una sola visione, tutti i Santi Patroni delle Forze Armate. Realizzato in tecnica mista su carta da Marigrazia Strafella, già artista conosciuta da noi, per le opere in ceramica. Al centro, la Vergine Maria, che racchiude le quattro devozioni: Beata Vergine Maria di Loreto, Santa Maria “Virgo Fidelis”, B.V.M. Madre della Divina Misericordia, B.V. Maria del Cammino. All’interno della raffigurazione quattro frasi, prese dalle rispettive preghiere: “Siamo uomini ma saliamo verso di te” – “Sii fedele sino alla morte” – “Fa che la terra tremi sotto il nostro piede veloce” – “Il suo materno amore ci sostenga”. Da sinistra a destra: San Lorenzo, San Camillo de Lellis, Santa Barbara, San Maurizio, San Cristoforo, San Marco, San Matteo, Arcangelo Michele, Arcangelo Gabriele, san Giovanni da Capestrano, Beato Francesco Faà di Bruno, San Martino da Tours, San Giorgio. (N.B.: Mancano San Nicola e San Giovanni XXIII)”. (cfr. @unavoce)
VIA CRUCIS: “Quindici Acquarelli, studio e opera di Serena Amendola, raffigurano, attraverso simboli, linee e colori, i momenti della via della Croce di Cristo. Il rosso del Signore, l’Azzurro di Maria e l’incontro con le donne, i simboli più evidenti che richiamano le stazioni, fanno da guida nella lettura dell’opera: il dito puntato, le tre diverse cadute, le mani di Maria che accoglie il figlio, il sudario, le donne, la veste tolta, il martello, i chiodi, la croce sola, il cireneo, la tomba vuota … creano quel linguaggio simbolico e riportano la nostra mente a quei momenti dolorosi della vita di Cristo e aiutano il nostro cuore a formulare la preghiera per rimanere con Cristo su questa strada”. (cfr. @unavoce)
SAN GIUSEPPE, EDUCATORE DI GESÙ: “Olio su tela del 1° Lgt. Leandro Ciccarelli, studio e adattamento dell’opera originale di P. Gianfranco Verri, della Famiglia del Murialdo. Adattamento con colori vivaci che raffigurano un San Giuseppe giovane che insegna il lavoro di falegname al Figlio Gesù. Un’opera che ha lo scopo di sensibilizzare alla devozione di San Giuseppe come modello di Padre che educa il figlio nei lavori della vita”. (cfr. @unavoce)
L’arte e la fede vanno di pari passo e la Chiesa come affermato dai papi da Paolo VI sino a Papa Francesco ha bisogno degli artisti e noi con le nostre semplici forze con i nostri parrocchiani e amici abbiamo cercato di realizzare questa comunicazione affinché l’annuncio evangelico prenda anche una forma plastica ed educhi a chi passando entra nella Casa del Signore.
@unavoce
Foto di Copertina @unavoce: particolare acquerelli della Via Crucis di Serena Amendola