“Il fumo di satana”

“Oggi è di tutti giorni criticare la Chiesa, sottolinearne le incoerenze, i peccati, che in realtà sono le nostre incoerenze, i nostri peccati, perché da sempre la Chiesa è un popolo di peccatori che incontrano la misericordia di Dio”. (cfr. Papa Francesco)

 

Le parole del Papa San Paolo VI che ho messo a sotto titolo pronunciate negli anni del dopo Concilio sono sempre attuali. Impera un secolarismo un voler cancellare Dio dalla vita dell’uomo e cancellare tutto quello che parla di Lui.

«Non ci si fida più della Chiesa. Ci si fida del primo profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale. Per rincorrerlo e per chiedere a lui se ha la formula per la vera vita. È entrato, ripeto, il dubbio nella nostra coscienza. Ed è entrato per finestre che dovevano essere aperte alla luce: la scienza!». (cfr. aleteia)

Oggi ancora quado si parla di Chiesa si pensa sempre al potere ai complotti alle manipolazioni ai soldi all’intromissione nelle società civili e molti che non sono credenti si riempiono la bocca, presunti storici e pensatori liberi o meno criticano con un’avversione a priore alla Chiesa.

Ora sappiamo e non c’è bisogno di essere di parte per sapere che la Chiesa voluta da Cristo e strutturata dagli uomini durante la storia è fatta appunto da persone che pur con un grande dono l’Ordine Sacro rimango tali con i propri limiti e difetti per quanto ci si sforzi di essere il più possibili conformi al vangelo e al Signore, ma questo non giustifica la non obiettività dei fatti. Pertanto ora parlare di Chiesa se la estrapoliamo dal periodo storico e non consociamo se non per sentito dire anche da chi studia si rischia di fare una gran confusione e malignare di tutto e di tutti senza criterio con il solo intento di distruggere.

Ora la Chiesa “Ecclesia semper reformanda est”, una delle affermazioni fondamentali del protestantesimo in particolare di Martin Lutero, ha la convinzione che debba sempre essere in continua verifica di se stessa per rimanere fedele ai suoi principi fondanti, un principio che anche la Chiesa Cattolica assume sempre e mai come in questo tempo di Sinodo è in discussione s’interroga e verifica tutta la sua azione per rinnovarsi rivedersi riaffermare il suo ruolo ed eliminare i limiti che l’anno portata talvolta nella storia a cadere e a fallire nel suo intento, però non dobbiamo dimenticare che la Chiesa di Cristo non finirà mai cambierà passeranno papi ed ecclesiasti ma rimarrà purificata e rinnovata alla luce del Vangelo e dei segni dei tempi in cui vive.

Le sovrastrutture che si sono venute a creare nella e oltre la bimillenaria storia fanno parte della storia stessa e possiamo solo leggerla studiarla e prenderne atto con la lungimiranza di non commettere gli stesi errori e prevenire quelli futuri ma non può venir meno al suo ruolo in dialogo con il mondo attraverso il linguaggio del mondo c on lo stile del vangelo: giustizia nella carità verità nella carità ma sempre giustizia e verità per tutti e con tutti.

Gli strumenti che usa sono a questo adattati secondo i tempi quindi potere e ricchezza fanno parte di una struttura umana che è necessaria per rimanere in dialogo con il mondo povero e ricco.  Per questo la Chiesa è in tutti i settori della vita dell’uomo per non perdere nessuna possibilità per non far mancare la logica umana e spirituale della natura umana a nessuno e in questa Chiesa i vari carismi e santi ci guidano in questa presenza.

Il compito della Chiesa è salvaguardare i cristiani dove vino, annunciare al mondo il messaggio evangelico ed essere strumento di dialogo tra religioni varie, tra poteri vari tra società e culture diverse perché si possa vivere in pace. Poi se qualcuno vuole vederci congiure complotti poteri forti ecc. libero di farlo ma ridicolo soprattutto se si erge a professore di storia o chissà con quale qualifica vuole mettere davanti, dando credito alle sue parole. Ciò non toglie che gli errori sono stati fatti e se ne faranno ma se rimaniamo conformi al Vangelo “il fumo di santa” non potrà mai distruggere il bene, proverà a dividerci ma se rimarremo nell’amore e con amore vincerà sempre il Bene.

La Chiesa sarà sempre criticata e avrà chi si scandalizza e se ne va e altri che rientrano, la Chiesa non muore se rimane sveglia nell’anima dei credenti, espressione questa usata dal Sacerdote teologo e filosofo italiano naturalizzato tedesco Romano Guardini che così iniziava una delle sue conferenze nel 1921 per l’associazione laureati di Bonn. Criticare la chiesa diceva il santo giovane Carlo Acutis è criticare se stessi essedo la Chiesa dispensatrice dei tesori per la nostra salvezza.

Va di moda parlare male della Chiesa sia gerarchia che comunità universale di cristiani cattolici, va di moda parlare male del papa e dei vescovi dei preti e dei cristiani e in più parti del mondo ancora i cristiani soffrono martirio e privazioni solo perché cristiani. Ora a quelli che desiderano vedere il male ovunque credo che debbano con onestà leggere la storia per quello che è e iniziare a leggere la storia contemporanea per quello che è. Parlar male è facile si punta il dito e non si fa nulla, comodo troppo comodo e questo vale sia nella Chiesa che nelle società civili nelle famiglie e nei gruppi. E’ ora di parlare meno e lavorare di più per il bene comune per la pace per rimettere Dio al centro della vita dell’uomo nel rispetto delle singole religioni e culture insegando a quelli che dovrebbero governarci che l’autorità la si guadagna con l’autorevolezza e l’autorevolezza viene dall’esempio e non da parole vuote che troppo spesso vediamo in tanti anche nelle nostre piccole comunità scimmiottando i grandi poteri che ci circondano come anche in Europa quell’Europa costruita dai cristiani che se ne dica e se ne pensi, che viene usata per dare spazio a incompetenti e umiliando la storia di popoli che l’hanno costruita e dividendola con parole vuote di finta unità.

“Domandiamoci se, in fondo al cuore, noi amiamo la Chiesa come è: popolo di Dio in cammino, con tanti limiti ma con tanta voglia di servire e amare Dio … solo l’amore ci rende capaci di dire pienamente la verità, in maniera non parziale; di dire quello che non va, ma anche di riconoscere tutto il bene e la santità che sono presenti in essa, a partire proprio da Gesù e da Maria”. “Camminare con la Chiesa”, ha proseguito a braccio: “la Chiesa non è quel gruppetto di preti che comanda tutti, no, è tutti noi: custodirci l’uno all’altro, a vicenda”. Di qui l’invito del Papa a domandarsi: “Io quando ho un problema con qualcuno lo custodisco, oppure lo condanno e lo distruggo? Custodire”. (cfr. aleteia)

@unavoce

 

Foto di Copertina: fonte