per risposte vere

 

Imparare a porsi domande in un mondo che non vuole risposte è questa la chiacchierata che oggi vorrei offrire a me e a voi. Talvolta o quasi sempre noi cerchiamo risposte a tutto e su tutto ma il segreto è farsi la domanda giusta. L’uomo cerca risposte per la paura del dopo del domani del futuro e questo ci porta a delle sincrasie di vita che ci conducono poi dagli psicologi, oggi quasi una moda, senza avere poi risposte che cerchiamo perché il compito semmai della psicologia e farci fare le domande giuste e trovare in se stessi in noi le risposte.

Quando parliamo abbiamo la presunzione di sapere tutto e di avere risposte per ogni cosa ma di fatto non sappiamo nulla e non abbiamo risposte certe per nessun aspetto del vivere se non delle riflessioni delle supposizioni delle teorie che mutuiamo poi dai social o da discorsi ascoltai qui e là senza farci le domande giuste per trovare le risposte dentro di noi.

La curiosità e la ricerca ci aiuterà a farci le domande e a cercare le risposte. Una curiosità che non è il pettegolezzo ma è la curiosità delle cose che non sappiamo e quando ci capitano il più delle volte non ci pensiamo e non andiamo ad approfondire. Vaghiamo nel buio della nostra mente convinti delle nostre opinioni influenzabili dal primo strillone di turno dal primo venditore di una presunta verità senza riflettere e lasciandoci addomesticare.

Il bambino che chiede il perché in continuazione è l’animo che dobbiamo coltivare, chiedersi il perché farsi le domande anche quelle scontate e cercare le risposte dentro di noi e per fare questo dobbiamo viaggiare con la mente attraverso la cultura la lettura l’informazione e la formazione.

“Igor Sibaldi, autore ed esperto di filosofia e teologia, ci ricorda che tutti noi, da bambini, siamo stati dei veri esperti nell’arte del fare domande. Da piccoli ci chiedevamo il perché di tutto, senza dare mai nulla per scontato: la nostra immaginazione correva veloce, molto più veloce delle risposte che i nostri genitori o i nostri insegnanti ci davano, e non ponevamo limiti alle nostre possibilità di scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo e speciale”. (cfr. life-strategies)

Questo incosciente atteggiamento dovrebbe e potrebbe essere lo stile di sempre senza essere banali o infantili ma curiosi sì, curiosi di sapere facendoci le domande giuste. Un grande insegnamento ci viene da sant’Agostino ricercatore della verità “che, passando per i momenti più bui – dalle domande senza risposta e anche dalle azioni più disordinate”, che sono anche quelle di molti oggi – Sant’Agostino, che ha trovato Gesù Cristo, lascia l’arte della domanda e del dubbio per cercare il bene agli uomini di oggi, raramente cercatori di sé stessi, “afferrati dalla paura di vivere in pace in un mondo di guerra, affamati dal desiderio di guadagnare di più e bisognosi di un po’ di amore senza fedeltà”. “Cercatore appassionato di un volto” e poi “difensore di quella fede che è via al volto”, “dopo anni di pellegrinaggio mentale”, Agostino trova Dio “dentro di sé”, nel proprio cuore, come lui stesso scrive nelle Confessioni. “Il Signore era lì, dentro di lui ad aspettarlo. E allora perché non si sono incontrati? Perché era Agostino che non stava dentro di sé, ma era fuori. La bellezza lo abitava, la ricerca della bellezza, ma lui la cercava altrove”. Abituati a vivere “anche noi fuori di noi stessi, in un tempo costante di alienazione di sé”, attaccati ai telefonini, ai computer “che portano appunto al di fuori di noi stessi, alla voce di altri, pagati venditori di fumo”, imparando da lui, “dobbiamo diventare i maestri delle domande – ha esortato il porporato – coloro che suscitano domande, coloro che inquietano le versioni stereotipate che ci danno i media”. (cfr. Car. Gugerotti)

Ricerchiamo i “maestri invisibili” come alcuni studiosi della mente li definiscono, io vorrei aggiungere cerchiamo i nostri santi che ci parlano della verità e ci aiutano ad una introspezione indispensabile per il vivere quotidiano.

“Ecco cosa sono i Maestri Invisibili: rappresentano il nostro eccesso di intelligenza, la nostra occasione di accorgerci di cosa ci stiamo perdendo, di quanto possiamo dare e fare, di tutte quelle intuizioni straordinarie che possono stravolgere in meglio la nostra vita. Incontrarli, conversare con loro e fare le domande che ci portiamo dentro significa ampliare la nostra mente e diventare veramente chi vogliamo essere”. (cfr. life-strategies)

“Infine da “Agostino, il fine ragionatore, il musico della Parola, che sfocia in quel paradosso della fede in un Dio che si fa uomo e muore per l’amore che nutre verso ciascuno di noi”, c’è da apprendere che bisogna parlarsi da fratelli, “con dolcezza”. “Sia appassionata la vostra parola, ma per il fervore della carità, non per l’esaltazione della discordia”, diceva ancora il vescovo di Ippona, “parole modernissime”, ha concluso il porporato, che ha invitato a pregare il dottore della Grazia perché risvegli “la forza di guardarci dentro per scoprire la perla preziosa”, Cristo”. (cfr. VaticanNews)

Ricominciamo ad avere il coraggio di porci le domande giuste e cercare le risposte dentro di noi questo ci aiuterà a crescere a maturare e a ritrovare la dignità di chi siamo veramente. Figli a immagine di Dio.

@unavoce

 

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