Educarci

È nel profondo del cuore la radice di ogni bene, e, purtroppo, di ogni male. (Papa Paolo VI)

Immaginatevi che tutto ciò che fate sia l’ultimo atto di vostra vita, decisivo in una eternità di bene o in una eternità di male. (Maria Maddalena de’ Pazzi)

“non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi” (da Il Piccolo Principe)

 

Ognuno di noi è come la cronaca quotidiana: guardiamo e ci soffermiamo solo sulle cose che non vanno. Psicologicamente queste notizie colgono la nostra attenzione e i guai offrono motivo di critica e di giudizio per tirarcene fuori, lo sforzo però oggi è quello di invitarvi a vedere il filo d’erba che cresce e non solo l’albero che cade. L’eterno conflitto e ricerca tra bene e male è il tema della filosofia dalla notte dei tempi ed è insito nella natura dell’uomo ma qui non voglio fare una lezione non ne sarei capace ma aiutarci insieme a superare questa contraddizione e questo limite che condiziona la nostra vita rimettendo al centro il bene e Dio per arginare e togliere il Male e l’assenza di Dio nella nostra vita.

Educarci a verificare le notizie prima di giudicare e di non soffermarci solo sul male ma vedere il bene e cercare il bene che c’è in mezzo a noi. Anche nella vita della Chiesa e sui social si parla di lei ma il più delle volte solo ed esclusivamente per sottolineare i limiti e difficilmente e non per segnalare il bene.

Nella storia è sempre stato così ma insieme ai tanti limiti ci sono figure che ci ricordano il bello e il bene, figure di santi e persone buone che ci hanno ricordato questo e ce lo ricordano ancora oggi. Insieme alla guerra c’è chi aiuta questi popoli, insieme alle pestilenze e malattie c’è chi si dona a queste situazioni per confortare e sono persone di ogni razza cultura e religione.

Il bene c’è in mezzo a noi ma fatichiamo a vederlo presi solo a sottolineare le cose che non vanno. Come cristiani non solo dobbiamo andare contro corrente ma dobbiamo seminare pace e amore serenità e capacità di vedere oltre lo sguardo normale e guardare con il cuore per riconoscere le cose per quello che sono.

Noi seguiamo i social e i tg i giornali ma difficilmente andiamo a vedere testate cattoliche e così difficilmente sappiamo il tanto bene che viene messo in gioco dai cristiani dalla Chiesa e vediamo solo il nostro orticello e faticando ad avere uno sguardo più largo non arriviamo mai così con lo sguardo all’orizzonte.

Cerchiamo le cose belle che ci sono attorno a noi e dentro di noi, verifichiamo le notizie leggiamo oltre le parole e nel nostro comunicare impariamo ad essere positivi offrire speranza sottolineare il bene e il bello, l’amore e la passione. Ognuno di noi può essere voce di chi non ha voce può essere testimone di speranza può educare al bene e leggere la vita nel bene.

La speranza cristiana la fede in Gesù l’appartenenza alla Chiesa la vita della comunità devono essere gli strumenti per vivere le nostre vite in modo autentico vero bello e nonostante le difficoltà scorgere i tanti doni che la vita ci ha riservato. Impariamo ad essere luce nel nostro e nel cammino di chi incontriamo. “Gareggiate nello stimarvi a vicenda” ricorda san Paolo (Rm 12, 10) nelle sue lettere, impariamo allora a parlare tra di noi e di noi e degli altri in una luce bella e non solo nei limiti e difetti. Tutti ne abbiamo e tutti abbiamo commesso errori o li commettiamo ma questo non deve chiuderci ma aprirci e impegnarci a migliorare. Questo modo di vivere la vita può essere l’inizio di uno sguardo nuovo davanti a quello che accade. Non significa non vedere le cose sbagliate non significa far finta di nulla davanti agli eventi ma non limitarci solo a sottolineare quello che ci divide ma cercare anche ed evidenziare quello che ci unisce e da li ripartire.

@unavoce

 

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