Società alla deriva
“Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore” (Efesini 5:17)
Siamo una società approssimativa. Ci fidiamo della prima teoria della prima, così detta, verità di alcuni senza verificare senza conoscere e da questo pressapochismo iniziamo battaglie e discussioni ingenerando confusioni e liti. Non solo siamo superficiali ma ci lasciamo trattare da tali dagli altri che non sapendo parlano e noi crediamo a quello che dicono senza neppure il beneficio del dubbio o l’impegno a verificare.
Lo vediamo ogni giorno da ogni parte della nostra società da chi si professa esperto facendosi chiamare opinionista che poi non è altro che un tuttologo che ovviamente non solo non sa nulla di preciso ma proprio per questa superficialità congenita parla e sparla e chi ascolta fa altrettanto.
Cari amici questo significa farci prendere in giro e guidare da incompetenti senza che ce ne accorgiamo. Ora sarà importante prima di parlare conoscere e pensare e poi decidere, sarà importante dare credito a chi ha il ruolo di guida e anche a questi verificando la loro autorevolezza non perché strillano o sono in un determinato posto ma perché vivono in prima persona. Questo vale nel quotidiano sia a livello personale sia civile che religioso. Crediamo al primo che capita perché ha ricevuto diversi like per non credere poi per esempio al Vangelo, crediamo ai così detti pensatori della tv ma non ai professionisti seri dei vari settori e per questi pretendiamo dimostrazioni scientifiche.
Siamo veramente un popolo “dalla dura cervice”. Tale situazione ci deve ricordare allora che è importante conoscere le cose. La vera schiavitù è non sapere e non si tratta solo di una formazione culturale penso alle scuole ma alla formazione personale di conoscenza delle situazioni. Siate curiosi informatevi documentatevi sui siti uffici, confrontate le notizie e i fatti e poi fatevi una vostra opinione senza presentarla come verità assoluta ma come vostro pensiero.
Lo dico per la vita quotidiana nel leggere e ascoltare la cronaca e i fatti ma lo ricordo anche e soprattutto per la vita della Chiesa, non giudichiamo le situazioni senza conoscere bene i fatti non diamo credito al primo sciocco anche della chiesa che pensa di dire e fare la cosa giusta. Nella dinamica della vita della Chiesa abbiamo dei riferimenti istituzionali che sono il papa e il vescovo questi devono fare da riferimento e anche per questi sempre confrontandoli con il Vangelo, le tradizioni e le leggi della Chiesa. Impariamo a non essere superficiali e approssimativi ma competenti e attenti in ciò che siamo in ciò che crediamo in ciò che viviamo.
@unavoce
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