Fedeli defunti
Il mese di novembre si apre con due celebrazioni significative: la solennità di Santi tutti i Santi e la commemorazione dei fedeli defunti. Il nostro traguardo e il cammino di ognuno. Oggi la Chiesa si ferma e fa memoria dei fratelli e sorelle che ci hanno preceduti nell’incontro finale con Dio.
Guardiamo al valore della preghiera e della S. Messa di suffragio:
“Il cristiano prega per i morti perché crede nell’esistenza di un’altra vita; crede che chi muore vive in Dio per sempre e prega perché questo incontro si avveri nella pienezza della gioia. Sant’Agostino ci esorta alla preghiera di suffragio: “una lacrima per i defunti evapora, un fiore sulla tomba appassisce, una preghiera, invece, arriva fino al cuore dell’Altissimo”…
In modo particolare, nella celebrazione eucaristica la preghiera si fa ancora più intensa: “Ricordati, Signore, dei tuoi fedeli, che ci hanno preceduto con il segno della fede e dormono il sonno della pace. Dona loro, Signore, e a tutti quelli che riposano in Cristo, la beatitudine, la luce e la pace” (Canone romano).
Ma perché la celebrazione eucaristia ha questo grande potere? La messa è donare ai nostri defunti il bene più grande, cioè Gesù stesso, il suo sacrificio, l’applicazione dei suoi meriti perché l’anima della persona scomparsa possa entrare nella gioia del Cielo. L’Eucarestia è ringraziamento, è richiesta di perdono e di aiuto; è l’invito che Gesù fa all’assemblea dei fedeli di unirsi al suo sacrificio e pregare anche per i defunti.
La celebrazione di ogni messa “…ci trova concordi in un duplice pensiero: quello del suffragio per i nostri defunti, e quello della nostra fede nella vita futura. Se il primo pensiero ci ricorda la pietà che dobbiamo avere verso coloro che ci hanno preceduto e ci rende solleciti del loro bene, il secondo pensiero risulta piuttosto rivolto al nostro bene, al conseguimento di quella saggezza che un cristiano sa derivare dal mistero della morte” (Omelia di Paolo VI, Sabato, 2 novembre 1963)”. (cfr.comunitàvillaregia)
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