Educare ed educarsi
Lo ha detto un grande saggio: “cultura della curiosità”, che non è lo stesso della cultura del chiacchiericcio, no, niente a che vedere l’una con l’altra. Cultura della curiosità, valorizzando l’arte di fare domande. È quello che ci insegnano i bambini nell’età dei perché. L’età dei perché. “Papà, perché? Papà, perché? Mamma, perché?” (Cfr. papa Francesco)
Educare non è mai stato facile ma questo non ci deve impedire di compiere questo dovere che tutti abbiamo dai genitori ai singoli dalle istituzione ai privati. Educare alla vita a leggerla in modo onesto e vero per diventare tutti protagonisti seri di essa.
Il tempo dei perché non dovrebbe mai finire, la curiosità non il chiacchiericcio come dice il papa, ma la curiosità fine alla conoscenza ci aiuterà a vedere le cose da un altro punto di vita.
Un famoso film ci ha riportato a questa necessità, salire sul banco di scuola per quanto indisciplinato è l’atteggiamento ci permette di vedere le cose il mondo e le persone da un altro punto di vita. E’ quello che Gesù ha fatto con le parabole ci ha messi nella posizione di leggere la vita con occhi diversi con gli occhi del cuore e intraprendere un cammino differente avere idee nuove e porsi nel mondo in modo completamente diverso portano beneficio a se stessi e agli altri.
Questo è quello che tutti insieme dobbiamo fare guardare il mondo e noi stessi e le nostre realtà piccole o grandi da un’0altra prospettiva prova a cambiare sguardo e forse scorgerai una luce nuova anche dentro di te.
Questo è quello che tutti ognuno al suo livello deve promuovere per costruire e partecipare nella costruzione di un mondo vero libero non condizionato da stereotipi infantili e che non danno nulla se non al momento, costruire un villaggio capace di educare ognuno è protagonista di questa educazione non facciamo finta di non accorgerci per non essere coinvolti, lasciamoci coinvolgere e con amore carità e intelligenza quella del cuore educhiamoci ad educare con l’esempio prima di tutto.
@unavoce – Foto fonte