Per lodare Dio

La celebrazione cristiana è sempre celebrazione del mistero di Dio. È proprio questo che fa della celebrazione una liturgia, un evento (E. Bianchi)

 

Con l’inizio del nuovo anno liturgico che si differenzia da quello civile la Chiesa ci fa compiere un suo percorso nel quale ci fa rivivere la storia della salvezza. L’anno liturgico inizia con l’Avvento segue l’ottava di Natale e poi il tempo di Natale, si passa così al tempo Ordinario per poi arrivare al tempo di Quaresima a cui fa seguito la Settimana Santa la Pasqua l’ottava di Pasqua e poi il tempo Pasquale infine si arriva a proseguire il tempo Ordinario. In questo ci sono poi le feste e le solennità che danno risalto ad alcuni misteri della nostra fede: l’Immacolata Concezione (8 dicembre) Maria Santissima Madre di Dio (1º gennaio) l’Epifania (6 gennaio) San Giuseppe Sposo della Beata Vergine (19 marzo) l’Annunciazione del Signore (25 marzo) la Natività di San Giovanni Battista (24 giugno) i Santi Pietro e Paolo (29 giugno) l’Assunzione di Maria (15 agosto) Tutti i Santi (1º novembre)  a queste ci sono poi le solennità mobili: l’Ascensione di Gesù (quarantesimo giorno dopo la Pasqua, oppure la 7ª domenica dopo la Pasqua) la Pentecoste (cinquantesimo giorno dopo la Pasqua) la Santissima Trinità (prima domenica dopo la Pentecoste) il Corpus Domini (giovedì dopo la prima domenica successiva alla Pentecoste, oppure la seconda domenica dopo la Pentecoste) il Sacratissimo Cuore di Gesù (venerdì dopo la seconda domenica successiva alla Pentecoste) Cristo Re dell’Universo (ultima domenica dell’anno liturgico). Si celebrano come solennità anche il santo patrono (per noi il 10 dicembre la Madonna di Loreto) e l’anniversario della dedicazione della chiesa (per noi il 19 giugno), inoltre le Conferenze episcopali hanno facoltà di chiedere l’istituzione di altre solennità proprie della regione.

Durante l’anno poi “si fa memoria dei santi, in primo luogo della santa Madre di Dio, poi degli Apostoli, dei martiri e degli altri santi, in giorni fissi dell’anno liturgico, la Chiesa sulla terra manifesta di essere unita alla liturgia celeste; rende gloria a Cristo perché ha compiuto la salvezza nei suoi membri glorificati; il loro esempio le è di stimolo nel cammino verso il Padre” (cfr. CCC n. 1195)

Questo susseguirsi di anno in anno facendoci ripercorrere la storia della salvezza e ascoltare la Parola di Dio che è suddivisa in tre cicli di letture per le feste e le domeniche A-B-C e in due cicli di letture nel tempo ordinario anni pari e anni dispari più i tempi forti Avvento, Natale e ottava di Natale e tempo di Natale, Quaresima, Pasqua e ottava e tempo Pasquale e così in cinque anni viene proclamata tutta la sacra scrittura, con alcune aggiunte di testi specifici della sacra scrittura scelti per celebrare alcune feste e santi.

Santificare il tempo pregare durante il tempo è l’azione principale del cristiano che nella liturgia loda il suo Dio fa memoria della sua vita in mezzo a noi e ci fa rivivere l’esperienza vissuta con gli apostoli. Nella liturgia santifichiamo il tempo che viviamo e rinnoviamo la nostra fede nella lode a Dio. Conoscere le indicazioni e la struttura della liturgia ci permette di meglio camminare insieme e meglio partecipare alla preghiera comunitaria di tutta la Chiesa.

@unavoce – Foto fonte

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