Il respiro della vita
«Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù, è stata scontata la sua iniquità, perché ha ricevuto dalla mano del Signore doppio castigo per tutti i suoi peccati». (Isaia 40, 1-2)
Le parole del Profeta Isaia risuonano nel cuore del mondo che distratto cerca consolazione e guardando dal vivo o dagli schermi rimane incredulo che ancora l’orrore della guerra l’odio nelle società la mancanza di rispetto verso i meno fortunati i diversi i poveri gli immigrati sia così diffuso. Consolare è il verbo che dobbiamo vivere per contrastare tutto questo, una consolazione che desideriamo ricevere quando il nostro cuore è triste ma una consolazione che dobbiamo donare là dove il cuore piange.
Le parole della nuova Enciclica di papa Francesco “Dilexit nos” (apri il link e leggi) ci fanno da guida in questo atteggiamento che dobbiamo reimparare che dobbiamo educare ed educarci a vivere per donarlo oltre che riceverlo perché si consola con il cuore di Cristo che è il cuore della madre che abbraccia il figlio che è il cuore dell’amore vero che non chiede nulla in cambio se non vedere le persone felici.
Consolate il mio popolo, impariamo a consolarci gli uni gli altri con il cuore di Cristo consolare è essere misericordiosi ed è quel valore che ci fa uomini e veri cristiani. Facciamo risuonare in noi le parole dell’apostolo Paolo che scrivendo alla comunità di Corinto così diceva: “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione; perché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione”. (2 Corinzi 1,3-5)
Riscoprire il bisogno di consolazione ci fa ricomparire il bisogno di un amore vero libero pulito un amore come quello di Cristo, in questo amore noi potremo essere veri. Il respiro del cuore è il respiro della vita, il sorriso di un bambino ci infonde pace e serenità una parola buona uno sguardo amichevole fanno di noi persone capaci di consolazione e chi riceve riesce a recuperare quel respiro che si è fatto affannoso nella vita e che l’ha segnato.
Ci avviciniamo alla grande festa del santo Natale di Gesù guardiamo a quella capanna a quella immagine povera di cose e forse anche di persone ma di una cosa non era povera, dell’amore, quella è la consolazione del cuore di Maria e Giuseppe che accanto al loro figlio Gesù trasmettono consolazione e speranza ai pastori che nel freddo della notte scorgono una luce che li porta a ritrovare il senso della loro vita.
“Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel Mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. Io vi lascio la pace, vi do la Mia pace; Io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi” (Gv 14,26-27). Lui Gesù il Cristo è il Consolatore che ci ha lasciato nello Spirito santo, preghiamo lo Spirito santo perché aiuti il nostro cuore a vivere con il Cuore di Cristo.
@unavoce – Foto: fonte