Un suono di speranza
I più scettici o i lamentosi cronici, i negativi esistenziali in ogni situazione sanno vedere solo il lato più triste delle situazioni senza godere il bello che c’è in un vento o in una giuornat fredda e di pioggia e questo non per mettere la testa sotto la sabbia ma per educarci ad essere migliori e per farlo non bisogna e non basta puntare il dito verso ciò che non va – e questo certo non significa non vederlo o non lavorare per estirpare il negativo che c’è nelle nostre vite e nella società – ma se sottolineiamo solo il nero e non guardiamo al bianco rischiamo di non vivere.
Il Natale ipocrita di chi dice che non serve essere buoni una volta all’anno, finti e formali in questi giorni e basta che è vero ma è un esempio di negativismo che è ormai di molti nel nostro tempo. Di ogni situazione si vuole vedere per forza il male i retroscena i secondi fini che il più delle volte sono solo nella mente dei mal pensanti perché questa è diventata la loro natura perché non credono perché non accettano perché credono di avere le soluzioni la verità in tasca volendo insegnare a tutti meno che a se stessi volendo giudicare tutti così da non farsi giudicare e sembrare quello che poi in verità non sono. Quello che evidenziano per esempio per questi giorni di festa in modo negativo non vedono però che poi è lo stile di vita di molti di noi che non fingono un perbenismo nel coltivano invide odi e risentimenti, ma si dedicano agli altri con generosità.
Ora credo che basterebbe per tutti scegliere di vivere le cose con altri occhi e non solo con quelli che vogliamo vedere noi ma fermarci a riflettere prima di parlare guardando ognuno alla propria esperienza e facendo tesoro di tutto quello che ci circonda persone ed eventi.
Cristiani autentici politici veri famiglie capaci di confronto amici sinceri impegno serio da parte di tutti, questo dovrebbe essere lo stile della vita.
Solo con questa capacità di mettersi continuamente in discussione e verificarsi confrontandosi con gli altri in serenità senza scontri fisici o verbali si può costruire qualcosa di vero e di bello una pace vera e una convivenza serena su questo pianeta così bistrattato e usato per i propri scopi da una parte e dall’altra. Onesti con se stessi prima di tutto riconoscendo pregi e limiti.
Il papa ha aperto la Porta Santa, un simbolo di apertura del cuore della vita della mente per accogliere l’amore e viverlo nel serviziocon la capacità della convivenza nel rispetto reciproco di usi e costumi tradizioni e abitudini che non vanno a penalizzare nessuno ma in questa logica necessaria di rispetto non dimenticando le regole che permettono una libertà onesta e non invadente un parlare capace di suscitare riflessione e non contrasto tanto per dirla in modo differente.
Senza questa attenzione al mistero della vita che sia religioso scientifico sociale si rischia di appiattire la vita e non godere il bello che c’è in ognuno di noi e attorno a noi. Recupera questa serenità interiore i fatti della vita nostri e del mondo, questi ci devono aprire gli occhi non solo per sapere le cose e tirarcene fuori ma per verificare ognuno di noi come vive e come facciamo vivere le persone accanto a noi.
Iniziamo così il cammino del Giubileo di speranza una speranza operosa caritatevole educata intelligente e il cuore recupererà quel respiro che sembra essersi assopito. Facciamo risuonare il Jobel dentro la nostra vita per aprire la porta del nostro cuore e lasciare entrare il vento leggero dello Spirito che rinnova ogni cosa.
@unavoce – foto: fonte