Ringraziamento
“Si tratta di un Inno che ha origini antiche, tanto da essere definito “l’Inno per eccellenza della Chiesa”. Secondo alcune ricostruzioni non confermate ufficialmente dalla Chiesa circa le sue origini, sarebbe stato composto addirittura da Sant’Agostino e Sant’Ambrogio: è l’inno di ringraziamento e, proprio per questo motivo, lo si canta durante la celebrazione del 31 dicembre”. (cfr.lalucedimaria)
Anche la nostra comunità si ritroverà al vespro di questo ultimo giorno dell’anno per recitare l’inno del Te Deum per ringraziare il Signore di questo anno. Una preghiera che sale solenne per ringraziare e per rinnovare il nostro affidamento a Dio.
“Ha i tratta di un ringraziamento non rutilante, piuttosto è espressione di un’accettazione paziente della durezza che riserva la vita sulla terra. La vita umana non è nulla se non viene sostenuta dalla misericordia del Signore. Perché tutto è nulla se non c’è la sua pietà, affinché non siamo confusi in eterno. E proprio con queste parole, infatti, si chiude l’inno”. (cfr. VaticanNews)
“Noi ti lodiamo, Dio,
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre,
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni
della tua gloria …” (Scarica il testo)
Possa la preghiera solenne in queste ultime ore dell’anno solare rinnovarci nello spirito infondere speranza e orientare il nostro cammino per il nuovo anno.
Buon anno a tutti voi che ci avete seguito su queste pagine povere e semplici di questo sito.
@unavoce – Foto: fonte