Collaborazione

«una democrazia senza valori si converte facilmente al totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia». (Centesimus Annus)

 

Un anno si è appena aperto e abbiamo celebrato da pochi giorni il Natale del Signore che annuncia la Pace quella vera. In un tempo che ancora nubi scure di guerre adombrato il pianeta vogliamo soffermarci a riflettere sul valore della democrazia. Oggi parlare di cattolicesimo di valori cristiani nel sociale nella cultura sembra di bestemmiare con questa foga di laicità si rischia di perdere i fondamenti della cultura. La cultura cristiana o cattolica va al di là del clericalismo o della laicità, i cattolici portano in evidenza quei valori di democrazia che tutti desiderano.

Valori come rispetto uguaglianza dialogo accoglienza … ma se questi ce li ricorda il papa o la Chiesa un parte o un laico impegnato viene tacciato di bigottismo o di papismo senza accorgersi che i valori che il vangelo porta avanti e che la Chiesa custodisce e garantisce sono il tramite che attraverso le strutture che nel tempo e nella storia si sono venute a formare per salvaguardare questo messaggio cristiano del vangelo, che solo chi non vuol vedere, che si inserisce nella cultura mondiale e vediamo che quando questi valori umani e democratici vengono meno nascono conflittualità e odi che ci conducano a scontri dolorosi.

Quando gli ideali superano la logica del rispetto e prende il sopravvento solo quelle economica e di potere allora si cade nel baratro e molti soffrono.

La cultura cristiana è alla base per una vita in armonia e in pace elementi che tutti desideriamo, è un valore aggiunto alla cultura laica o che si definisce tale ma questo sembra sfuggire alla riflessione dei singoli e delle varie realtà sociali. Una cosa è confondere i ruoli un’altra è eliminarla a priori.

Se una cosa è buona in se che sia di destra o sinistra poco importa, le ideologie sono tutte rispettabili nella misura in cui rispettano e sono rispettose altrimenti non sono ide o valori ma sono imposizioni e sappiamo che la regola se non è compresa per un bene superiore viene subita e crea divisione, questo non significa che non la debbo rispettare e questo è un altro problema che però è alla base della convivenza. Le regole e i valori ci sono per una convivenza rispettosa reciproca che ci fa persone pensanti e umane nel vero senso del termine. Tutti sono liberi di pensarla come vogliono ma nessuno si può permettere di prevaricare un altro. In passato si sono fatti grossi errori da tutte le parti ora è il tempo di riflettere e le logiche di potere ed economiche devono essere a beneficio della collettività, ovviamente tutti devono fare la loro parte nel rispetto delle regole e del pensiero altri.

La laicità non sta nel togliere un simbolo che è patrimonio di più di un miliardo mezzo della popolazione mondiale ma semmai fa ricomprendere il valore del rispetto e delle singole culture.

Culture che hanno modi e tempi differenti di esprimersi sia nel sociale che nel religioso, le diversità sono una risorsa bella e intelligente che vissute nel rispetto reciproco senza confondere una cosa pe un’altra portano a una convivenza ideale.

Ora a noi cristiani e cattolici e che viviamo la vita della Chiesa non ci dobbiamo estraniare dalla vita scoiale ma semmai in questa presenza dobbiamo non perderci o sostituirci ma ricordarci i valori della nostra fede.

Un discorso semplice il mio e senza pretese di competenze ma solo con il pensiero di essere protagonisti della vita e della comunità civili e religiosa.

Tutti ognuno secondo il proprio credo e il proprio orientamento deve essere a servizio della collettività con la sua vocazione con le sue doti, pertanto i valori democratici non possono che essere condivisi perché sono anche valori cristiani che per noi diventano la strada per la santificazione. Fare il bene comportarci bene rispettare le regole far notare le cose che non vanno sono un valore sociale e cristiano.

@unavoce – foto: fonte

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