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«Amatevi, come io vi ho amato» (Io. 15, 12)

 

Come chiamiamo la Santa Messa, l’Eucarestia speso diciamo: “la comunione”, si!, comunione, una “comunione con Cristo, dunque, l’Eucaristia, come sacramento e come sacrificio: ma anche comunione tra di noi fratelli, con la comunità, con la Chiesa … E davvero, l’Eucaristia intende fondere in unità i credenti, i credenti che siamo noi, uniti a tutti i fratelli del mondo. È un’altra carità, questa: pur partendo da Cristo, essa dev’essere esercitata da noi. E la celebrazione dell’Eucaristia è sempre principio di unione, di carità, non solo nel sentimento, ma anche nella pratica …Perciò l’amore che parte dall’Eucaristia è un amore irradiante: ha un riflesso nella fusione dei cuori, nell’affetto, nell’unione, nel perdono; ci fa capire che bisogna spendersi per i bisogni altrui, per i piccoli, per i poveri, per i malati, per i prigionieri, per gli esuli, per i sofferenti …”. (cfr. San Paolo VI)

Per questi motivi la S. Messa è per noi cristiani il culmine e la fonte da cui promana tutta la nostra energia e di tutta la Chiesa. Vediamo però che non solo i giovani ma anche gli adulti non sono fedeli alla S. Messa, credo che sia necessario allora che ci motiviamo nella fede.

Ognuno nel suo ruolo educativo deve far comprendere il valore delle cose e della vita. Bisogna educarci ed educare al senso del sacro. La celebrazione non è una recita teatrale non è un concerto non è una conferenza ma è un luogo sacro e per educare al sacra si inizia in casa. Educare al rispetto dei luoghi dei momenti delle situazioni attraverso un dialogo costruttivo un comportamento adeguato secondo il posto in cui mi trovo. La chiesa e la celebrazione non sono uno stadio e una partita di calcio né un teatro con l’opera lirica ma è un luogo sacro dove atteggiamenti abiti e tempi ci educano in se stessi a comprendere che stiamo compiendo qualcosa di importante e di sacro.

Ogni genitore ha il suo modo di educare al sacro importante però sarà motivare la fede con la propria testimonianza e da questa fede attenta e puntuale aiutare alla partecipazione alla preghiera comunitaria e questo parte dalla nostra testimonianza dalla nostra fede.

Se Dio è messo al secondo terzo … posto ad ogni altro impegno allora tutto il resto dominerà la nostra vita e noi non saremo capaci di dare le giuste priorità. Perché i vostri figli non vengono più a Messa? Forse basterebbe partire dall’esempio e dall’importanza che gli date voi, se alla prima situazione alla prima comodità o decisione di fare altro evitate e accantonate la S. Messa sicuramente non aiuterete al valore della fede ma sarà solo un gesto rituale che oggi va e domani si può mancare perché c’è prima la gita la passeggiata la partita la vacanza …

La fede è fedeltà e fiducia in qualcuno e non in qualche cosa, l’amore non è a tratti a corrente alternata ma è costante è c’è sempre e si deve vedere e percepire anche nelle difficoltà anche quando questo significa fare scelte difficili. Perché i vostri figli non vanno in chiesa? Renderli partecipi è sicuramente un passo che si può compiere ma non è ancora compresa l’importanza perché forse è solo un fare qualcosa tanto per essere impegnati ma con il tempo anche questo finisce.

Dobbiamo insieme ripartire dalla fede: credo o non credo? è la domanda che ci dobbiamo fare. Sicuramente questa è la prima domanda alla quale dobbiamo dare una risposta seria vera fatta di testimonianza a noi stessi prima di tutto.

La comunità cristiana vive nella e della Chiesa come una famiglia dove l’esserci è importante per condividere per scambiare amore e confronto. In casa se i figli o anche noi manchiamo ad alcuni appuntamenti loro non saranno integrati perché prima di loro voi non lo siete, pertanto basterà una distrazione: amici telefono pigrizia nervosismo … per mancare alla tavola agli appuntamenti della famiglia stessa e questo non educa … l’importanza delle cose è data dalla testimonianza costante e fedele alle cose che costituiscono una comunità che sia famigliare società o Chiesa.

La Santa Messa per noi cristiani è tutto questo, mancare è segno di non aver compreso in chi crediamo e aver ridotto Gesù a qualcosa da fare e non ad una Persona da amare e questo non ci farà comprendere la vita e le scelte che facciamo. L’amore è alla base di tutto.

@unavoce – foto@unavoce: il campanile Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” – 15° Stormo

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