Eucarestia, la Madonna il Papa, i tre amori bianchi di don Bosco

 

“Il primo amore di don Bosco, la Madonna. Si affidava a Dio pregando la Madonna, e rischiava tanto. Il secondo amore, l’Eucaristia. La pratica della liturgia ben portata avanti oggi nella famiglia salesiana si fa e si spiega bene, si fanno entrare i ragazzi nel mistero eucaristico. E anche l’adorazione, che tante volte i salesiani fanno. Questo è buono, anche il Papa lo fa. Perché don Bosco amava la Chiesa, la Madonna e la sua mamma. E a voi, donne consacrate, il mistero della donna nella Chiesa. L’amore al Papa non è amore solo a una persona, è amore a Pietro come testa della Chiesa. Come rappresentante dello sposo della Chiesa. Ma dietro a quell’amore bianco al Papa c’è l’amore alla Chiesa. […] Non dimenticate i tre amori bianchi. Non vergognarsi di parlare della Madonna, di fare l’Eucaristia e farla bene, e non vergognarsi della Santa Madre Chiesa. (cfr.donboscoland)

Sappiamo che don Bosco aveva il dono dei sogni, dove il Signore parlava a don Bosco un prete santo un uomo appassionato che nella sua vita e nelle sue opere ha voluto solo annunciare Cristo agli invisibili della Torino dell’800. Sogni che l’anno fatto essere quello che conosciamo un annunciatore dell’amore di Dio e da questa convinzione, impegno e attività nascono i Salesiani (una congregazione religiosa) che con le loro opere la loro presenza e il famoso progetto educativo preventivo assisteranno quei giovani un fondamento che ancora oggi è scuola di vita non solo con le scuole di formazione professionale ma con gli oratori gli istituti di formazione le università le parrocchie le missioni.

I sogni di don Bosco danno inizio anche a una bella tradizione quella della “Buona notte di don Bosco” è questa l’immagine più semplice ma efficace di voler portare Cristo a tutti. Don Bosco prima di tutto è stato un prete e ha voluto essere prete autentico senza perdere nulla di quello che era la tradizione l’impegno lo stile del prete aggiungendo tutta quella parte educativa che tutti consociamo.

Don Bosco è l’immagine del sacerdote che ho coltivato in me nella quale sono cresciuto da bambino nell’oratorio salesiano della mia città. Don Bosco modello del prete di ieri? No don Bosco è il modello del prete di oggi uno sacerdote nello stile vero attento alle periferie del mondo senza perdere la dignità della sua vocazione e mettendosi a livello dei suoi giovani ma senza dimenticare il suo ruolo educativo il suo amore per Cristo e solo in questa sua vera passione del suo sacerdozio è diventato il vero Apostolo dei giovani il vero seguace di Cristo. Ha vissuto la sua vocazione con pienezza con verità senza perdersi e nella sua serietà di vita è diventato testimone amico educatore e fratello.

Dicevo all’inizio alla fine del mese di maggio del 1862 fece il sogno dei tre amori bianchi, il sogno delle due colonne e questo mi suggeriscono queste povere parole per riproporre anche a me e a voi i fondamenti della nostra fede e lo stile del nostro cammino e della nostra sequela a Cristo.

Eucarestia, Maria e il Papa. Senza l’umiltà dell’Eucarestia senza l’amore di una Madre e la devozione al Papa rischiamo di perderci nell’amore del mondo, ma sappiamo che nel sogno dove intravede questi tre amori c’è una barca immagine della Chiesa una nave attaccata da tutte le parti ma dove questa ancora a tre punte la salva dagli attacchi del vuoto e del male. Questo ci offre tre criteri di discernimento per verificare il nostro cammino le nostre convinzioni la nostra fede personale e comunitaria. Allora mi domando e vi domando: siamo con umiltà in ascolto di Dio che passa nella nostra vita? Siamo seri sul fatto che Dio ha donato la sua vita per me per te per noi per ognuno di noi capaci di donare la nostra? Ci sentiamo vera Chiesa pur nelle periferie ci sentiamo Chiesa universale? Chiediamoci se siamo capaci di aprire il cuore se siamo educatori in casa nostra con i nostri figli nella comunità parrocchiale nella società.

“Nel sistema educativo di don Bosco riveste particolare importanza la predicazione, sia quella legata al contesto liturgico (l’omelia) o catechistico (le istruzioni della domenica pomeriggio), sia quella informale e familiare, come i discorsetti ai giovani prima del riposo serale (le “buone notti”). (cfr. donboscoland)

Abbiamo la fortuna di conservare la nostra chiesa Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” del 15° Stormo una reliquia di San Giovanni Bosco, possa la sua presenza aiutare il nostro cammino e la nostra crescita nell’amore a Dio e ai fratelli, così lo invochiamo intercessore presso Dio.

Ora ognuno di noi non perda questa bellezza di educare con la vita in ogni momento della vita e san Giovanni Bosco che ci ha dato l’esempio possa essere anche per noi il modello più vero per seguire Cristo per annunciare Cristo per vivere di Cristo e in lui realizzare le nostre vite le nostre vocazioni.

@unavoce – Foto: fonte

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