Festa della Cattedra

 

“Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte degli inferi non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli” (Mt 16,18)

Domani sabato 22 febbraio celebriamo la festa della Cattedra di San Pietro, una celebrazione che ci unisce al Papa. E in questi giorni che vede il Pontefice ricoverato la nostra preghiera sale più fervida al Signore.

Questa festa ci porta a ripensare e a riconfermarci tutti all’unità nella e della Chiesa, una unità indispensabile per costruire il Regno di Dio, una unità di Chiesa che parte dall’unità tra di noi. Essere uniti nelle nostre famiglie nelle nostre comunità come società non una unità campanilistica o goliardica ma una unità di cuore che si esprime con gesti di questo tipo ma che devono prendere la forza nella fede in Dio e alla Sua Chiesa.

“Pietro, e i suoi successori, scelti quale “segno-principio visibile di unità”, riferimento al quale guardare per proseguire il cammino della vita con fiducia e sicurezza. Celebrare la “Cattedra” di Pietro, significa, perciò, attribuire ad essa un forte significato spirituale e riconoscervi un segno privilegiato dell’amore di Dio, Pastore buono ed eterno, che vuole radunare l’intera sua Chiesa e guidarla sulla via della salvezza”. (cfr. VaticanNews)

Non possiamo dire di essere credenti e non vivere la vita della Chiesa. Sentirci un’unica famiglia uniti a Pietro e ai suoi successori ci fa essere quei discepoli scelti da Cristo che portano nel mondo il Suo Vangelo.

Questo ci porta a ricordarci del Papa quale successore di Pietro scelto da Gesù per guidare la Chiesa e a lui la nostra preghiera per sentirci unti nelle nostre piccole o grandi comunità a lui in un’obbedienza figliale per camminare insieme verso il Signore.

Preghiamo per il Papa Francesco. Il Signore Lo conservi, Gli doni vita e salute, Lo renda beato sulla terra e Lo preservi da ogni male.

@unavoce – foto: fonte

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