Di te stesso

 

Ridere e non deridere, condividere e non dividere, parlare e non sparlare. A volte basta una sillaba per fare la differenza tra eleganza e volgarità. Una bella frase che ricorda a me e a voi quanto le piccole cose possano fare la differenza. Un piccolo gesto val più di mille attenzioni di mille iniziative di mille parole a cui non fanno seguito scelte concrete.

Educhiamoci a dare valore alle piccole cose ai piccoli gesti a parole gentili a uno sguardo profondo alla dolcezza di tratti e gesti alla eleganza dei modi che sembrano ormai superati alla ricchezza del nostro linguaggio che può offrire amore serenità simpatia.

Se non rischiamo più ad accorgerci a stupirci a godere delle piccole cose alla ricerca di grandi eventi di grandi gesti di grandi momenti rischiamo di non vivere il presente alla ricerca di un futuro che fatica ad arrivare e perderemo la memoria del passato la speranza del futuro e vivremo solo la lamentela del presente.

Questo non significa non vedere le cose non guardarle in faccia per quelle che sono ma significa affrontare e vivere la vita con intelligenza quella intelligenza che è fatta dalla conoscenza dal mettersi in gioco dall’impegno costante e fedele dal fare delle scelte coraggiose ma senza la superbia di chi crede di essere arrivato e avere la verità in tasca ma di quelli che sanno accorgersi e stupirsi di quello e di chi li circonda.

Nelle piccole cose quotidiane che si fanno e si ripetono sta la grandezza del nostro vivere equilibrato. Se ogni giorno è il giorno allora quel giorno è unico irripetibile e stupendo dono da vivere e condividere dono da gioire e non guaire giorno di incontro e non di scontro.

Ognuno di noi può fare la differenza, rispetta e sarai rispettato. Il mondo può essere un posto meraviglioso se ognuno fa la sua parte senza pretendere e non fare, senza sentirsi onnipotente con diritti e senza doveri.

Sii il meglio di te stesso, non aprire la bocca confermando la stupidità della vita, aprila per confermare la bellezza di essa e la tua intelligenza.

Ti lascio una bella poesia di Douglas Malloch: Sii il meglio

Se non puoi essere un pino in cima alla collina,
sii una macchia nella valle, ma sii
la migliore, piccola macchia accanto al ruscello;
sii un cespuglio, se non puoi essere un albero.

Se non puoi essere un cespuglio, sii un filo d’erba,
e rendi più lieta la strada;
se non puoi essere un luccio, allora sii solo un pesce persico-
ma il persico più vivace del lago!

Il vangelo ci indica la strada che possiamo percorrere per essere il meglio di noi: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». (Mt 22, 37- 40). Rimettiti in gioco e dai il meglio di te stesso.

@unavoce – foto: fonte

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