La Quaresima

 

Per una liturgia partecipata in questo tempo sottolineeremo alcuni aspetti della nostra celebrazione domenicale. Se pur piccola la nostra chiesa e la nostra comunità non mancano gli elementi essenziali per una celebrazione dignitosa e coinvolgente spiritualmente. Con questi pochi mezzi ma con il desiderio e l’impegno di celebrare sempre meglio le nostre assemblee liturgiche in questo tempo daremo rilievo ad alcuni gesti e momenti della celebrazione.

“Il legame con la Pasqua e la costante celebrazione del mistero pasquale, il cammino di iniziazione, l’indole penitenziale (personale e comunitaria), la centralità dell’ascolto della Parola e la carità. La sobrietà di questo Tempo potrà aiutare a rendere maggiormente espressivi alcuni gesti o momenti propri di ogni celebrazione eucaristica”. (cfr. Introduzione al Tempo Quaresimale)

Pertanto daremo risalto alla processione di ingresso, che ci ricorda e simboleggia il cammino del popolo d’Israele verso la terra promessa e sarà caratterizzato dal portare l’Evangeliario solennemente a ricordarci che sulla Parola di Dio si compiono la nostra vita.

Poi daremo risalto all’ascolto che sarà reso maggiormente messo in evidenza dal silenzio vissuto con maggiore impegno e che dispone il cuore ad accogliere la Parola che chiama a conversione, pertanto saremo attenti al silenzio dell’inizio della celebrazione, all’atto penitenziale, all’invito alla preghiera, prima della Liturgia della Parola, dopo l’omelia e nel ringraziamento dopo la Comunione.

Il tempo quaresimale è poi caratterizzato che dalla sobrietà anche liturgica che prevede di non recitare l’Inno di Gloria, tranne che nelle solennità e nelle feste e di non cantare l’alleluia al Vangelo che verrà sostituito con un’altra acclamazione, inoltre i paramenti del sacerdote saranno di colore viola che ci ricorda il tempo penitenziale e anche la sobrietà dei lini dell’altare saranno un altro segno che caratterizzeranno questo tempo.

Inoltre l’indole battesimale della celebrazione la sottolineeremo utilizzando il simbolo detto “degli apostoli” che ci richiama alla professione di fede fatta nella celebrazione del nostro Battesimo.

In questo tempo daremo risalto poi all’offerta che Cristo fa di sé al Padre, sorgente di ogni carità, che esprimeremo nella processione offertoriale portando pane e vino, il cestino con le intenzioni di preghiera che ognuno porterà e il cibo per i poveri.

La sobrietà del Tempo quaresimale suggerisce di vivere in modo diverso anche la Preghiera universale, pertanto al posto dell’acclamazione dell’assemblea al termine di ogni invocazione faremo seguire un momento di silenzio orante comunitario.

Infine al termine della celebrazione la benedizione verrà introdotta all’Orazioni sul popolo, con le quali la Chiesa accompagna il cammino di conversione e penitenza dei fedeli ed esprime la sua cura materna, implorando da Dio il bene di cui ha bisogno.

Piccoli gesti esteriori per una vita spirituale interiore più attenta e una celebrazione comunitaria più efficace.

@unavoce

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