Dono prezioso

Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. (Lc 19, 41-42)

tutti piangono ma pochi hanno la “grazia di saper piangere” perché “sono proprio le lacrime che ci preparano a vedere Gesù” con il cuore (Papa Francesco)

 

Quasi tutti se non tutti, non si fanno vedere a piangere. Molti possono essere i motivi delle lacrime: uno spirto gentile, che sa commuoversi e appassionarsi, si può piangere per dolore o per gioia per commozione o per patos … guardando un film, ascoltando una musica, parlando con qualcuno o di qualcuno ma solitamente in ogni caso ci vergogniamo e non vogliamo farci vedere nelle nostre fragilità ritendo che le lacrime siano un segno di debolezza o di fragilità, invece credo che sia solo segno di passione di amore di coinvolgimento nella vita nostra e degli altri. Le lacrime sono comunque certamente espressione emotiva del vivere e non solo una protezione degli occhi come ci spiegano i medici.

Talvolta parlando la voce s’incrina e gli occhi diventano lucidi perché ci sono elementi che ci commuovo o ci ricordano la nostra vita e credo che questo possa essere un dono di umanità. Un segno che le situazioni della vita sono importanti e si hanno a cuore. Certamente ci sono lacrime e lacrime, quelle di dolore hanno un sapore differente ma comunque esprimono un disagio una situazione che ci fa star male, quelle di gioia o di passione o di compassione di empatia ci scaldano il cuore e ci aiutano a fermarci a riflettere.

Non voglio introdurmi in un settore medico o piscologico del pianoto (ancora agli albori come studio sul valore o meno delle lacrime c’è qualche letteratura che ne parla ma nulla di certo se non a livello scientifico) ma oggi voglio solo andare al di là di questo aspetto anzi non affrontarlo proprio non solo perché non è il mio campo ma perché lo scopo è quello di sottolineare la capacità di essere sensibili di sapersi accorgere di condividere di patire con.

Non parlo delle lacrime del taglio delle cipolle o del moscerino o il vento che entra negli occhi ma di quelle lacrime che mostrano la nostra umanità che abbiamo le lacrime che rivelano dei sentimenti dei valori.

“Al mondo di oggi manca il pianto! Piangono gli emarginati, piangono quelli che sono messi da parte, piangono i disprezzati, ma quelli che facciamo una vita più (o) meno senza necessità non sappiamo piangere”. (cfr. Papa Francesco)

Argomento difficile forse e discutibile ma al di là del pianto che sia per dolore o per la vittoria di una squadra o per un film romantico o un dramma reale una finzione cinematografica un’armonia o un canto, significa che abbiamo un cuore capace di stupirsi e questo credo che sia l’inizio della capacità di fermarci a pensare e a rivolgere lo sguardo in alto e oltre quello che vediamo per dar spazio a Dio. Lacrime di pentimento lacrime di gioia lacrime di condivisione lacrime di amore amicizia passione … Si piange per differenti motivi importante è non nascondere i nostri sentimenti, piangere quando preghiamo quando contempliamo quando rivolgiamo lo sguardo a Cristo che dalla croce ci guarda con amore non è un limite ma un dono.

@unavoce – foto: fonte

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