Inizia oggi
Quali sono i pensieri che più di tutti ci tolgono il sonno e la serenità? Penso ai genitori sono i figli penso ai figli sono il successo e la realizzazione penso agli altri a tutti la malattia la guerra … la morte. Tutto vero però non noto un grande impegno né in un caso né nell’altro ma tanta teoria tante parole di accusa o di analisi … ma poco impegno concreto ad educare e ad educarci a vivere sereni costruendo giorno per giorno pace e serenità affrontando le tappe della vita in modo serio. Iniziamo oggi ad educare i figli ai valori del rispetto dell’accoglienza dell’impegno della fedeltà, i figli ad ducarsi a rimboccarsi le maniche a studiare e lavorare con serietà educhiamoci tutti a creare relazioni belle tra amici con una compago/a di vita, acora per tutti parlando di pace di salute e di vita con convinzione per costruire pace prima di tutto in casa nostra negli ambienti lavoro tra le persone amiche o conoscenti, capaci di attenzione nelle malattie in modo vero sereno e non spasmodico conducendo poi vite disordinate, paura della morte ma con rispetto delle regole di vita vera.
Se non camminiamo così sarà difficile che andremo da qualche parte. Forse, allora, è il tempo per tutti di ripensare allo stile delle nostre vite a cosa facciamo a come lo facciamo a cosa diciamo a come ci poniamo difronte alle varie situazioni della vita quotidiana. Come cristiani queste riflessioni che non vogliono solo essere un parlare tanto per parlare ma hanno l’ambizione di aiutarci a fermarci a riflettere e rimetterci in gioco in modo differente autentico vero e non solo pretendendo ma facendo in prima persona.
La pace non possiamo costruirla per gli altri e non viverla tra di noi, la salute non possiamo pretenderla se poi non ci mettiamo in un solco di stile di vita onesto semplice educato sano a tutti i livelli non solo di ambiente e o cibo ma di ogni aspetto della vita, nella vita non puoi evitare la morte destino di tutti ma puoi viverla da vero protagonista senza dimenticare che siamo tutti di passaggio pertanto egoismi individualismi servono a poco.
Lo stile di vita sarà la condivisione e la collaborazione, il rispetto reciproco, il valorizzarci gli uni gli altri, la capacità di riconoscere i pregi e i limiti senza permalosità ma con la voglia di vivere bene senza egoismi ma insieme tra famiglie tra amici tra città e villaggi tra nazioni di culture religioni e colori differenti. Questa fratellanza questi pensieri positivi alimenteranno buoni gesti e scelte positive.
Educhiamoci a pensare il bene non a vedere e sottolineare solo il male. Prova, ti stuprai di te stesso e provare significa impegnarsi seriamente e non aspettare che siano gli altri, significa arrivare a sera stanchi per le cose che abbiamo fatto senza abdicare ai nostri impegni.
I genitori siano tali e non amici, gli amici siano tali e non superiori, i colleghi siano tali e non prepotenti … questa è la strada per una società differente dove le moderne scienze e riflessioni aprono al bene di tutti e non al successo apparrete, poi, di qualcuno.
Cambia registro di marcia e starai meglio tu e staranno meglio gli altri che ti vivono accanto. Il vecchio proverbio dei nostri nonni “non rimandare a domani quello che puoi fare oggi” ha una grande sapienza in se, non essere avaro nel dire amore e bene, nel ringraziare e nel donare, oggi non domani o dopo domani … oggi sii felice di quello che sei e di quello che hai.
@unavoce – foto: fonte