della Fede
Oggi è la giornata internazionale del “Tolkien Reading Day” e la porto alla vostra attenzione in questa sezione del nostro sito “alza lo sguardo” anche se può sembrare fuori poso proponendovi una lettura di una conferenza tenuta dal Card. Biffi che ci porta a leggere o rileggere un classico dell’autore inglese che anche se pensato per ragazzi è utile anche agli adulti in una visione di fede che forse può sfuggirci e non essere compresa. IL mondo fantasioso dell’autore possiamo invece leggerlo in chiave cristiana non solo perché l’autore lo era ma le trasposizioni aiutano ad alzare lo sguardo e vivere una vita alla ricerca sempre del bene e del bello.
“Più profondamente Tolkien si imponeva alla mia attenzione per la sua robusta certezza che il bene e il male sono tra loro incompatibili; che nella storia umana è in atto un assalto tremendo da parte delle forze della perversione; che l’esistenza è drammatica e non ci si può cullare in un irenismo zuccheroso. In una cultura dove tutto è mescolato e grigiastro, dove pare che la vita sia un gioco insulso senza scopo e senza regole, dove c’è molta comprensione per tutto tranne che per le ragioni della verità, l’universo presentatone da Tolkien mi appariva come un forte e provvidenziale richiamo all’autenticità degli esseri, dei principi, delle intrinseche finalità; autenticità che resta valida e intatta, pur quando viene obnubilata in una confusione soddisfatta e addirittura ostentata. Questi erano i miei pensieri di vent’anni fa, ma niente da allora mi ha convinto a modificarli. Mi sono in seguito reso conto che l’opera di Tolkien corre il serio pericolo di qualche malinteso interpretativo. Il primo è quello di venire confinata nella letteratura per ragazzi. Non che ci sia qualcosa di disonorante in questa collocazione: anzi, dal momento che i “piccoli” sono i più agevolati nella comprensione dei misteri del Regno, diventare come loro significa mettersi nelle migliori condizioni di accedere alla verità. Del resto, quando un libro nativamente destinato ai bambini arriva ai fastigi dell’arte vera e della poesia sostanziale, finisce immancabilmente coll’essere nutrimento spirituale di tutti. Troviamo l’esempio più clamoroso ne Le avventure di Pinocchio. Ma se la questione del senso dell’esistenza, della scelta tra il bene e il male, dell’impegno che ci è richiesto perché non divengano insulsi i nostri giorni, riguarda sempre l’uomo maturato, che è in grado di capire e di decidere, allora bisogna dire che la narrativa di Tolkien è essenzialmente “per adulti”. Essa può incorrere però in una seconda e ben più grave disavventura, ed è quella di essere classificata come “reazionaria” e posta al servizio di una parte politica ottusamente illiberale. E non si potrebbe dare travisamento più radicale. Non c’è nulla che sia più rivoluzionario, più rinnovatore, più emancipante della verità; ed è la verità delle cose a essere cantata in questi libri, oltre la veste variopinta della fiaba. Infine, nella nostra cultura senza riferimenti oggettivi e senza valori assoluti, quelli che – come Tolkien – ancora ritengono di dover discernere tra il bene il male, e persistono a ritenere che tra il bene e il male non si possa concludere alcun armistizio, corrono sempre il rischio di venir accusati di “manicheismo”; che è invece tutt’altra cosa. Ma su questo punto specifico avremo la fortuna di avvalerci della competenza del Padre Guido Sommavilla”. (cfr. Intervento di Sua Em.za Card. Giacomo Biffi)
“Il Signore degli Anelli è stato sicuramente un’innovazione nel campo della letteratura; l’idea è nata dall’amore di un padre che per colpa della guerra viveva lontano dai propri figli ma stava vicino a loro attraverso le sue storie. Nel corso della stesura del romanzo Tolkien, oltre che al parere dei figli, si è affidato anche a confronti con il suo padre confessore. L’idea di riproporre e talvolta inventare creature fantastiche, così dettagliatamente descritte e inserite in ambientazioni altrettanto ben formate è l’esempio lampante di come la creatività umana non abbia limite”. (cfr. notedipastoralegiovanile)
Una bella occasione per leggere e appassionarsi alla lettura e in questa opera per vivere ogni situazione con quella fantasia necessaria a fare della vita un’avventura meravigliosa così come Dio l’ha pensata alla luce del vangelo della fede e della vita della Chiesa. Non una fantasia che toglie dal reale ma che ci cala a riflettere sulla vita sul bene e il male sul affidarsi a dio sul vivere in cammino verso il Signore sempre con coraggio e fede.
@unavoce – foto: fonte