La FOTO, il motivo della scelta:

Il Capo dello Stato, passa in rassegna il picchetto

Un’immagine semplice che, ad un primo sguardo, potrebbe non dire nulla, ma che nel dare onore a una persona e in questo caso al nostro Presidente della Repubblica, dice onore ad ogni persona, dice, con il suo passare in rassegna il picchetto, rispetto e gratitudine, per un “lavoro”, quello dei militari,  che sono a servizio di tutti per il bene di tutti, affinché la giustizia sia un bene per ognuno.

FOTO da: (Cfr. levittimedeldovereditalia)

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?

Li farà forse aspettare a lungo?

 

Carissimi,

se per il militare scegliere questa “vocazione” significa vivere un dovere che è servizio alle istituzioni libere della Patria e ai suoi cittadini, per un cristiano e militare diventa, allora, la strada per vivere il vangelo ogni giorno con autenticità.

Le parole di Luca oggi risvegliano nel cuore di ogni militare l’impegno ad essere autentici testimoni dei valori che la divisa racchiude: giustizia, rispetto, legalità, servizio, Patria,, Pace , sicurezza …

Come non vedere in questi uomini e donne con le stellette il valore che, intrinsecamente, racchiudono con la loro vita e il loro lavoro? Non lasciamoci coinvolgere da discorsi ideologici vuoti e fasulli che prendono da una parte o dall’atra solo per screditare il lavoro umile e nascosto che fanno.

In questa vita di sacrifici e d’impegno che forse non riusciamo a capire, c’è l’anima autentica di una Patria che vuole vivere nel rispetto e nella condivisione.

Per i militari credenti, di qualunque fede essi siano, la ricarica che ricevono dalla preghiera, che il volto di chi servono, gli offre ogni volta, diventa il vangelo autentico, la preghiera più solenne, il servizio più amorevole.

Le critiche di due chiese, due linguaggi … sono sterili, polemiche vuote, che cercano di confondere e dividere. Cristiano significa amore, servizio, condivisione, aiuto … qualsiasi lavoro diventa nobile, se fatto con il cuore e difendere e proteggere non è forse uno di questi? E i Cappellani così discussi, non sono solo sacerdoti a servizio della comunità, di una porzione di Chiesa? Si, ma, purtroppo, l’attenzione, per distogliere da quello che è in verità, cade sulle banalità, che semmai sono problemi solo di chi non le vive, perché non le sa vivere.

Viviamo il Vangelo con autenticità, lasciamo stare disquisizioni strane e impariamo ad amare servendo, senza tante polemiche, ma costruendo rapporti di amore, rispetto e collaborazione, questa è la pronta giustizia di cui il vangelo, oggi ci ricorda e ci invita a vivere.

Chiudo con una piccola citazione dall’Omelia del nostro Ordinario Militare, alla celebrazione commemorativa per il Generale Dalla Chiesa, a cui vi rimando, per la lettura integrale, le sue parole orientano questo servizio secondo la logica del Vangelo.

“i mali contro cui operò Dalla Chiesa imprigionano la persona umana, affascinano con il mito di una liberazione illusoria da un supposto potere dello Stato, della morale, delle strutture educative e religiose, ma poi non fanno che rivendicare per sé un altro tipo di potere, perseguito con ogni mezzo, specie quelli più violenti, a danno della legalità, del senso delle Istituzioni, della pace e della concordia”. Una “lotta contro il male”, dunque, “contro il demonio che ‘possiede’ uomini che se ne lasciano imbrigliare o che, semplicemente, sono stati a questo avviati, dentro strutture familiari e sociali che ne hanno indirizzato la crescita, una lotta contro il demonio della cultura mafiosa, lotta ancora in atto oggi”

Buona Domenica.

20.10.19-XXIX-T.O.@unavoce