“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA B.V. MARIA

Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio

Carissimi,

le donne nel mondo militare, ci riportano, con la mente e lo spirito, a quell’aspetto della vita che non può mancare. Qui non voglio intrattenermi con voi, su riflessioni di convenienza o di parte, ma solo offrire la lettura di questa festa dell’Immacolata, nella circostanza dell’inizio dell’anno Giubilare Lauretano, (domenica, a Loreto, apertura dell Porta Santa) alla luce di questa porzione di Chiesa che vive tra i militari.

La loro presenza, con quegli aspetti che le caratterizzano di donna e professionalità, attraverso la gentilezza, l’amabilità …  caratteristiche non solo femminili, ma certamente più evidenti in loro, ci riportano, senza “sdolcinamenti”, a quell’aspetto di amore, attenzione e carità, che il militare, uomo o donna che sia, ha nei confronti del povero, dell’uomo in difficoltà, del popolo che manca di sicurezza e stabilità. Lo sguardo fiero e gentile, attento e serio, ci offre quella sicurezza che viene dalla Fede nel Signore e l’impegno a fidarsi di Lui sempre, anche quando le cose non si capiscono.

Maria ha detto il suo “Si!” a Dio, queste persone, ci ricordano il “dovere” quotidiano, vissuto senza clamore, ma fatto con amore e dedizione.

Ora, alcuni passaggi di un Omelia del nostro Arcivescovo, con la speranza che possa aiutare a vivere questa festa e questo tempo di Avvento, con questo spirito:

“…  «Gioisci»: è quasi un ordine quello che oggi viene rivolto a noi come, più di duemila anni fa, a una piccola ragazza di nome Maria … guardiamo alla fedeltà di Maria che vogliamo imparare, imitare, implorare, certi che la nostra vita personale, familiare e interiore, ma anche lo stesso servizio, sarebbero compromessi da una mancanza di fedeltà … la fedeltà è profondamente legata alla gioia: per capire l’una dobbiamo, in un certo senso, capire l’altra; per obbedire all’una dobbiamo obbedire all’altra. E gioia non significa piacere, benessere, assenza di problemi… Se così fosse, non sarebbe legata alla fedeltà: è forse fedeltà quella che si limita ai momenti facili? Vogliamo, pertanto, imparare a vivere la gioia e la fedeltà come Maria, con Maria, in Maria.  «Gioisci perché ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te» … Non sarà questa la gioia che ha vissuto Maria quando ha capito che Dio abitava addirittura dentro di Lei? E non sarà questo che ha sostenuto sempre la Sua fedeltà, fino ai piedi della Croce? …  Come Maria, anche noi possiamo vivere questa gioia. Ed è quanto avviene in modo speciale proprio nelle Celebrazione dell’Eucaristia. Vedete, ogni Messa è e deve essere è un momento di incontro privilegiato con Gesù che può cambiarci la vita. Forse, a volte, noi vi partecipiamo per abitudine, per dovere, per desiderio… Ma c’è Qualcuno che qui ci aspetta, ci precede; c’è Qualcuno che, potremmo dire, è Fedele: non manca mai a nessun appuntamento e arriva sempre prima di noi. Si fa trovare… e ci fa ritrovare! Quante volte, per essere felici, andiamo a cercare falsi maestri, falsi idoli, addirittura i “santoni”, rimanendo ingabbiati nella paura, come ha ricordato Papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa. E se la gioia è accogliere in noi la presenza di Dio, la fedeltà è portarlo agli altri, facendosi vicini e donandosi ai fratelli. È la fedeltà del servizio che noi svolgiamo; è la fedeltà dell’amore che doniamo, specie a chi è nella paura e nella prova, nello sconforto e nella solitudine; a chi è vittime della violenza, della guerra, di calamità naturali… Sappiamo, però, che questo servizio e questo amore non sono facili: ci scontriamo tutti con le nostre debolezze, le paure, le comodità, l’orgoglio, l’egoismo, il peccato… Ma «Dio ci ha scelti per essere santi e immacolati nella carità» …”.

(Cfr. Omelia, SER Santo Marianò, Ordinario Militare, dicembre 2018)

Buona Domenica e buona Festa dell’Immacolata, Buon Giubileo a tutti.

8.12.19-Immacolata-@unavoce