La FOTO, il motivo della scelta:
Afghanistan: inaugurazione di un pozzo, realizzato dai militari italiani
Un immagine simbolica, che ci porta, con la mente, al pozzo della Samaritana, dove la donna incontrando Gesù, cambia il cammino e va verso una nuova esperienza di vita. Questo, per i nostri soldati è l’esperienza di essere accanto ai più bisognosi, con la disponibilità e l’apertura cristiana ricordataci dal Vangelo di oggi.
FOTO da: (Cfr. Stelladitalianews)
“PENSIERI CON LE STELLETTE”
sul Vangelo della Domenica
III DOMENICA DI QUARESIMA
Affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere».
Carissimi,
stare seduti presso il pozzo, mi porta con la mente ai nostri militari che stanno là, dove il bisogno chiama, dove le paure la fanno da padrone, dove il male e l’odio, la fragilità … porta una mancanza di pace e di sicurezza.
Stare seduto presso il posso, significa condividere la vita, diventando i samaritani, sulla strada di Gerico, diventando gli ascoltatori di quella donna che risponde a Cristo e nella risposta c’è una domanda, una ricerca di verità, di libertà, di pace.
“…Incontrando Gesù, la donna scopre Uno più grande e si mette a parlare del tempio, di fede e di adorazione. Si coinvolge in discorsi che noi ‘moderni’ fatichiamo ad afferrare interamente. Di quale tipo è dunque la sua sete? Chi la può soddisfare? Chi può calmare la fame e la sete di un bambino, il desiderio di un adolescente, l’attesa di un giovane, il bisogno di un malato, le speranze di un uomo maturo, le paure di una persona anziana? Quale pozzo, quale acqua? Quale colle, quale infinito, quale luna e quale stella possono riempire lo sguardo di Giacomo Leopardi? Quale universo corrisponde all’attesa del cuore umano? …”. (Cfr. Vatican Insider)
Questo incontro, pertanto, personale, con Gesù, per i nostri militari, che nella loro vita di servizio sono accanto agli ultimi, ai poveri, ai bisognosi, a quelli in pericolo … si concretizza la loro fede e la loro attiva partecipazione alla vita della Chiesa. La loro presenza, diventa l’acqua che Cristo ha promesso se ci fidiamo di Lui e per loro, il cammino verso la perfezione evangelica.
A Lui affidiamoci, pertanto, con lo spirito di servizio e di apertura, di dialogo e di accoglienza e non di giudizio o pregiudizio, ma di amore fraterno, di correzione fraterna e di disponibilità.
Buona Quaresima
15.03.20-III-Q@unavoce