La FOTO, il motivo della scelta:

L’Ordinario Militare Santo Marcianò, durante na celenrazione Eucaristica

Per rimanere in Lui, bisogna educare a LUI. Uno scatto che ci parla di impegno, di annuncio, di educazione del cuore e dell’anima e di vita di preghiera per “rimanere in Lui”.

FOTO da: (Cfr. vaticannews.va)

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.

Carissimi,

celebrare la festa del Copro e del Sangue del Signore Gesù, ci porta, con il cuore e la mente, a pensare al gesto supremo di amore che Dio ha compiuto per ognuno di noi. Per Amore è salito sulla croce e per amore è risorto per rimanerci accanto.

Questo è lo stile di Dio ed è il cammino che ogni cristiano deve vivere per essere come il Signore ci vuole. I nostri militari, con il loro servizio e la loro dedizione, sono immagine di questo amore che rimane nel loro cuore ed è donato agli altri. Le parole del nostro Pastore, meglio ci aiutano a comprendere il cuore di questa porzione di Chiesa, che vive tra i militari. 

“Nel mondo non esistono solo i potenti, i sovrani ingiusti, cioè coloro che gestiscono la cosa pubblica come fosse privata; nel mondo esistono anche quei poveri ai quali, nelle beatitudini, Gesù dirà che ‘appartiene il regno dei cieli’ … Un regno che certo “non attira l’attenzione” ma “già c’è, mescolato agli orrori dell’umanità che sceglie la violenza, alla corruzione dei poteri istituzionali che troppo spesso non si aprono al bene comune … Un impegno scelto per amore, contro il quale a malvagità non prevale e che ha saputo dare ai nostri caduti la forza di vivere e di morire … Uomini al servizio di un regno di giustizia cioè di qualcosa che deve ordinare e servire il mondo. Un principio di organizzazione della città terrena, di difesa dell’ordine pubblico, di promozione della vita sociale, di salvaguardia della dignità umana, necessario perché la vita si svolga nella sicurezza, nella stabilità, nella pace.  Uomini che si confrontano … le condizioni attuali della società mondiale, dove si riscontrano tante iniquità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate, private dei diritti umani fondamentali, il principio del bene comune si trasforma immediatamente, come logica e ineludibile conseguenza, in un appello alla solidarietà e in una opzione preferenziale per i più poveri, come scrive il Papa nell’Enciclica ‘Laudato si’. È con questa sapienza, con questa contemplazione della dignità umana, che i nostri fratelli caduti hanno servito la causa della pace, pagandola di persona con la propria vita e la propria morte, pagando di persona! Intuendo, cioè, che, come la guerra, anche la pace non è fatta solo di grandi sistemi, di trattati internazionali, di equilibri strategici. È fatta prima di tutto di persone che scelgono o di piegarsi al regno dei potenti di questo mondo oppure di servire il regno dei poveri. Poveri sono ancora oggi  coloro i quali, senza possibilità di scelta, diventano vittime innocenti di una violenza decisa da altri. Ed è nella solidarietà a tale povertà che i nostri militari ancora oggi operano nelle Missioni di sostegno alla Pace …”. (Cfr. Omelia Ordinario Militare)

Con questo spirito celebriamo l’odierna Solennità e con devozione ci avviciniamo all’Eucarestia, certi che mangiare di Lui ci offre la forza per essere testimoni con la vita di questo amore. 

Buona Domenica

14.06.20-CorpusDomini@unavoce