La FOTO, il motivo della scelta:

Elicotteri dellAeronautica Militare in operazione

Uno scatto che incarna il Vangelo, quando ti abbiamo visto? Quando abbiamo visto chi ha bisogno e siamo andati a soccorrerlo, ad aiutarlo.

FOTO da: (Cfr. Marsalanews)

Militari a servizio dei fratelli 

 

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

XXXIV DOMENICA – NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
RE DELL’UNIVERSO –
Mt 25,31-46

“In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”

L’uomo moderno è un uomo sempre più conscio delle sue possibilità e del suo dominio sul mondo. Come far comprendere a quest’uomo che senza Gesù non può fare nulla? E in che senso e su che piano questo va inteso? A tali domande c’è un’unica risposta: i cristiani, che convivono con gli altri uomini, devono dare testimonianza dell’intimo legame che unisce concretamente la consistente verità delle realtà umane e la fede vivente in Gesù Cristo. Ubbidendo fino alla morte sulla croce, mettendo in pratica le beatitudini, entrando nella corrente universale dell’amore operoso (espresso nel vangelo dalle opere di misericordia) il cristiano lavora direttamente a restituire le realtà create alla loro verità e alla loro consistenza di creature.
La regalità di Cristo raggiunge direttamente le coscienze degli uomini e, per esse, si esercita su tutte le realtà create, rendendo l’uomo più libero di quanto lo era prima, meno gravato dal peccato e dalla schiavitù, più capace di esercitare rettamente sull’universo il dominio che egli detiene. (Cfr. Maranathà)

I Militari e militari cristiani, rispondono a questa domanda con il loro servizio, con la loro professionalità, la loro dedizione, attenzione e competenza. Mai come in questo tempo, di emergenza, dove vediamo diverse categorie attente e impegnate, senza soluzione di continuità, ad essere vicine alle persone, forse, facciamo fatica a vedere l’impegno, che sempre c’è, ma che anche in questo tempo non manca, per assistere e servire i cittadini e la nostra Terra, da parte dei nostri soldati.

Buona Domenica

22.11.XXXIVTO@unavoce

XXXIV T.O.

La LITURGIA, conoscere per partecipare:

Il Gloria è un canto di lode che segue immediatamente il Kyrie. Dopo aver domandato perdono, esultiamo di gioia nel Signore per la grande e infinita misericordia che ha per noi. Tu hai potuto verificarlo spesso. Quando qualcuno fa qualcosa di bello per te, tu senti il bisogno di ringraziare, di riconoscere la sua bontà, di dirglielo. E più la cosa è bella, più il ringraziamento e la riconoscenza sono profondi. Nel Gloria, il credente si unisce al canto di lode degli angeli nella notte di Natale: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”.

Il nome di Dio è magnificato per la sua alleanza con gli uomini che culmina nella venuta di suo Figlio e nella sua fedele presenza in mezzo a noi, nello Spirito. Il Gloria si sviluppa così in un ritmo trinitario. è ogni persona della Trinità che è oggetto di lode.

Non lo si canta durante il tempo di Avvento, che precede il Natale, perché in questo giorno possa assumere una particolare solennità. Questo vale anche per il tempo di Quaresima in rapporto al giorno della Pasqua.