La FOTO, il motivo della scelta:
Militari italiani nelle missioni all’estero
Un quadro direi suggestivo, dove i nostri militari, lontani da casa, in terre dove sono impegnati a difendere e proteggere, non dimenticano le loro origini, la loro fede e le loro tradizioni e come pastori sono una presenza di dignità per chi più povero.
FOTO da: (Cfr.ilmattino)
Militari come i pastori – Maria SS. Madre di Dio
“PENSIERI CON LE STELLETTE”
sul Vangelo della Domenica
MARIA SS. MADRE DI DIO – Lc 2,16-21
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Celebriamo oggi, in questa bellissima Festa di Maria ricordata come Madre di Dio, anche la giornata mondiale della pace la 54° da quando Papa Paolo VI la istituì.
“E nel nome di Maria, madre di Dio e madre degli uomini, che dal 1967 si celebra in tutto il mondo la «giornata delta pace». La pace, in senso biblico, è il dono messianico per eccellenza, è la salvezza portata da Gesù, è la nostra riconciliazione e pacificazione con Dio. La pace è anche un valore umano da realizzare sul piano sociale e politico, ma affonda le sue radici nel mistero di Cristo (cf GS, cap. V). La fede in Cristo, «autore della salvezza e principio di unità e di pace» (LG 9), appare evidente nella parte che il cristiano prende agli sforzi della umanità per la pace del mondo. La pace di Cristo non è diversa dalla pace dell’uomo: c’è semplicemente «la pace», e vale la pena spendere la vita per la sua continua ricerca. Il Magistero della Chiesa non ha cessato di attirare l‘attenzione sulla pressante necessità di fare della pace una dimensione effettiva della umana convivenza. Esso continua a rinnovare l’annuncio di quella pace che è poggiata sulla verità, la giustizia, l’amore e la libertà, «i quattro pilastri della casa della pace» aperta a tutti (Giovanni XXIII, 11-4-1963).
«E allora il Nostro messaggio raggiunge il suo vertice: mai più gli uni contro gli altri! Se volete essere fratelli, lasciate cadere le armi dalle vostre mani. Non si può amare con armi offensive in pugno» (Paolo VI, Discorso all’ONU, 4-10-1965). «Di fronte at difficile compito della pace, non bastano le parole… E’ necessario che penetri il vero spirito di pace… Genitori ed educatori, aiutate i fanciulli e i giovani a fare l’esperienza della pace nelle mille azioni quotidiane… Giovani, siate dei costruttori di pace! … Uomini impegnati nella vita professionale e sociale, spesso difficile per voi realizzare la pace. Non c’è pace senza giustizia e senza libertà, senza un coraggioso impegno per promuovere l’una e l’altra… Uomini politici, aprite nuove porte alla pace! Fate tutto ciò che è in vostro potere per far prevalere la voce del dialogo su quella della forza… Fate gesti di pace, anche audaci… poi tessete pazientemente la trama politica, economica e culturale della pace… Il lavoro per la pace, ispirato dalla carità che non tramonta, produrrà i suoi frutti. La pace sarà l’ultima parola della Storia» (Giovanni Paolo II, 21-12-1978).
(Cfr. Maranathà)
01.01.21Madre-di-Dio@unavoce
La LITURGIA, conoscere per partecipare:
Riconciliazione con se stessi e gli altri -2
… Con gli altri
Vediamo ora le implicazioni della Misericordia nelle tue relazioni fraterne. Innanzitutto, diciamo che riconciliato con te stesso, vedi le persone con uno sguardo positivo. In seguito, dopo aver capito l’infinita misericordia del Signore per te, non senti più la forza di partire in guerra contro coloro che hanno potuto farti del male. Poiché Dio ti perdona, rimette i tuoi debiti, anche tu perdoni e rimetti i debiti. Questione di giustizia e d’amore! Come incontro del Misericordioso, la Messa è una sorgente di pace per il mondo. Ti mette sul registro di una positiva intenzione di salvezza. Perché Dio ha fiducia e spera in te malgrado i tuoi falsi passi, il tuo sguardo sul mondo è cambiato. Non vedi più questo mondo come cattivo e oggetto di disgusto, ma aspiri ad amarlo, a raggiungerlo, con la speranza che custodisci in Lui.
L’esperienza del perdono di Gesù è il più sicuro mezzo d’essere alimentato nell’esercizio del perdono. La comunità cristiana, come comunità, nasce da questa esperienza fondamentale della misericordia divina, che ciascuno fa nella sua propria vita.