La FOTO, il motivo della scelta:

Missione Unifil – collaborazione educazione

Una foto che ci dice l’impegno delle FF.AA. ad aiutare i popoli in cuyi si è presenti per la salvaguardia della Pace, a oiperare su altri fronti, come l’educazione al fine di creare quel cuore di pace e serenità che li aiuterà a riprendere il cammino

FOTO da: (filodirettonews)

Militari, profeti di Speranza – IV T.O.

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Mc 1,21-28

Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, a Cafàrnao, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità 

 

“La storia della salvezza è storia di Dio che parla con il suo popolo; in questa storia il profetismo appare come una delle linee di forza che percorrono tutta l’esistenza di Israele come popolo, e caratterizzano la sua esperienza religiosa fin dai tempi di Mosè … Esistono ancora oggi i profeti? Quale è il loro compito nella Chiesa? Con quali segni si presentano? La visione della storia umana secondo la logica di Dio ci è data dalla parola che egli ha affidato alla comunità degli uomini. Tale parola non è sepolta in un libro, ma vive in una comunità; anzi costruisce la comunità e la comunità, rileggendo e attualizzando la parola, la arricchisce, l’approfondisce”. (Cfr. Maranathà)

Certo non ci mette a confronto con Cristo scegliendo questo tipo, per questa pagina, ma sottolineare il compito di ognuno di educare con il cuore di Cristo, con lo stile della sua vita e dei suoi modi, allora il nostro impegno ad essere profeti di speranza con chi è più in difficoltà insegnando diventa vero servizio vera testimonianza di amore e di cristianesimo.

Insegnare ed essere profeti, per chi porta le stellette, significa condividere il cammino, affiancarsi al fratello, stendergli una mano, aiutarlo a rialzarsi, a ritrovare la sua dignità.

Buona Domenica

31.1.2021-IVTO@unavoce

IV Tempo Ordinario

La LITURGIA, conoscere per partecipare:

Un po’ di … GALATEO – 2° Parte: Prima di entrare in chiesa, organizzarsi in modo tale da arrivare in chiesa con qualche minuto di anticipo, evitando ritardi che disturbano l’assemblea. Verificare che il nostro modo di vestire, e quello dei nostri bambini, sia adatto e rispettoso del luogo sacro. Nel salire la scalinata della chiesa cerco di lasciare alle spalle i rumori e le banalità che spesso distraggono mente e cuore. Assicurarsi che il nostro cellulare sia spento.Appena entrati ci si avvicina all’acquasantiera, si intinge la punta delle dita nell’acqua e si fa il segno della croce, con il quale si esprime la fede in Dio Trinità. è un gesto che ci ricorda il nostro Battesimo e «lava» il nostro cuore dai peccati quotidiani. In alcune regioni si usa passare l’acqua santa al conoscente o al vicino che si trova in quel momento a entrare in chiesa. Quando è il caso si ritira dagli appositi espositori il foglietto della messa e il libro dei canti. Ci si dirige con passo tranquillo a prendere posto. Se si desidera accendere una candela è questo il momento di farlo e non durante la celebrazione. Se non se ne ha il tempo, è meglio aspettare sino alla fine della Messa, in modo da non creare disturbo all’assemblea. Prima di entrare nel banco o mettersi davanti alla sedia, si fa la genuflessione rivolti verso il tabernacolo dove è custodita l’Eucaristia. Se si è impossibilitati a fare la genuflessione, stando in piedi si fa un inchino. Se si desidera e si è in tempo, ci si può fermare in preghiera dinanzi all’immagine della Madonna o del santo patrono della chiesa. Se possibile si occupano i posti più vicini all’altare, evitando di fermarsi in fondo alla chiesa. Dopo aver preso posto nel banco è bene inginocchiarsi per mettersi alla presenza del Signore. (Tratto dalla rivista: “Messaggero di Gesù Bambino di Praga” 35/2013) – FINE!