Due eventi, unico messaggio

 

In occasione della ricorrenza del 17 marzo del 1861, giorno in cui è stato proclamato a Torino il Regno d’Italia, si è celebrata la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.

Il 19 marzo, festa di san Giuseppe, inizia l’anno per la famiglia, nel quinto anniversario dell’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”, sull’amore nella famiglia, pregando per intercessione dello Sposo di Maria e Padre putativo di Gesù.

Due circostanze che mi portano a soffermarmi con voi, due eventi che possono sembrare non collegati o rischiare di collegarli forzatamente, ma credo, agli occhi di chi serve uomini e donne che indossano una divisa a servizio delle libere istituzioni di una Nazione, che i due momenti possano trovare un punto d’incontro nel creare una mentalità e soprattutto quella coscienza, cuore, anima che fa di un cittadino non semplicemente l’abitante di un territorio, ma il protagonista di una storia, di una nazione, di un popolo, del mondo stesso.

Una unità nazionale che nasce da un periodo burrascoso portandoci al risorgimento, parole che ci parlano di speranza e senza fare un’analisi storico-politico-sociale ma ideale, ci riporta a un desiderio di ricominciare e ricominciare in modo migliore.

Una unità, un inno, una bandiera, simboli di un desiderio di sentirsi parte di qualche cosa, di esprime unione, gioia, orgoglio, ricchezza e valore che non può non riportarci al significato di un anno dedicato alla famiglia, non tanto come oggetto di attenzione, ma soggetto che deve crescere alla luce di valori come unità, fedeltà gioia, rispetto, amore, capacità di donarsi e riconoscere in questa la linfa della sua stessa vita. Non sono forse un cammino che educa, che porta a comprendere, a impegnarsi, a costruire un bene grande che va, di là dalla propria mano, ma abbraccia la società, la chiesa, il mondo?

Due occasioni che ci suggeriscono e ci invitano a ricominciare a camminare con uno sguardo alto, impegnandoci a tutti i livelli a uscire dal buio per camminare nella luce e nella verità.

In un tempo dove tutto è in discussione, dove paure e difficoltà portano disequilibri più accesi di quelli già esistenti, dove ci si punta il dito, l’uno contro l’altro, creando tensioni e facendoci ricadere in un passato, neppure troppo lontano, con un futuro che rischia di essere più buio del presente, ritengo che ricercare i veri valori di servizio, amore, rispetto sacrificio, unità possa servire a tutti, credenti o laici, di tutto il pianeta.

La pace nasce nel cuore e nei gesti piccoli dei grandi e dei gesti grandi dei piccoli.

Questo ci ha insegnato Cristo e dopo di Lui molti leader lo hanno imitato credenti e non, ma forse non abbiamo guardato con attenzione, non abbiamo ascoltato con il cuore. Questo tempo ci aiuti a camminare nella direzione della verità.

@unavoce

 

Foto di Copertina: 15° Stormo SAR in montagna. Con l’83° Gruppo

Lo sguardo alto per professione, ma addestrati nel cuore a viverlo e proteggerlo.