Preparare, discernere, lasciare crescere il Signore
“Quando verrai porta il mantello che ho lasciato a Troas da Carpo, e i libri, specialmente le pergamene.” (2 Timoteo 4:13)
Tenere lo sguardo alto è lo stile del Cristiano, e in questa luce che oggi voglio soffermarmi con voi sull’impegno a crescere e coltivare le cose di Dio. Il Papa, in una omelia, nella festa di San Giovanni Battista di qualche anno fa, alla quale ti rimando per la lettura integrale, spronava i cristiani a conoscere ciò in cui si crede attraverso tre vocazioni, prendendo esempio dal precursore di Gesù.
«Tre vocazioni in un uomo: preparare, discernere, lasciare crescere il Signore e diminuire se stesso. Anche è bello pensare la vocazione del cristiano così. Un cristiano non annunzia se stesso, annunzia un altro, prepara il cammino a un altro: al Signore. Un cristiano deve sapere discernere, deve conoscere come discernere la verità da quello che sembra verità e non c’è: uomo di discernimento. E un cristiano dev’essere un uomo che sappia abbassarsi perché il Signore cresca, nel cuore e nell’anima degli altri». (Cfr. Vatican.va)
Per arrivare a compiere questo cammino, per la serietà della fede e personale nel seguire il Signore, l’impegno, allora, che ognuno di noi deve metterci è quello di leggere e conoscere, studiare e riflettere, confrontarsi e vivere la vita della Chiesa appieno. Mille possibilità di percorsi di lettura e studio e qui ti rimando a una proposta, che non è ovviamente esclusiva, ma una tra le tante e un suggerimento, (tra mille che si potevano proporre) che io vivo da sempre educato in collegio in seminario e che ancora oggi mi accompagna nel mio cammino di formazione e di vita spirituale, per aiutarvi in questa crescita è LA RIVISTA: “La Civiltà Cattolica” che il Papa, da buon Gesuita, ha definito: “Una rivista unica nel suo genere”. Anzi una esperienza “comunitaria e intellettuale”, pagine che nutrono l’anima e la mente”. (Cfr. Papa Francesco). Una rivista che tutti dovremmo conosce, abbonarci e averla nelle nostre case, biblioteche, librerie, uno sguardo sul mondo, la chiesa, la vita, la società … attraverso occhi saggi ed esperti che ci aprono al mondo e alle cose del mondo con lo sguardo di Dio. Quindi un percorso di crescita attraverso il consiglio di alcune letture, una rivista e a pie di pagina vi consiglio anche altri libri che possono aprire la nostra mente a coltivare un profondo rapporto con Dio.
PROPOSTA: “Quante volte, ci è sembrato dopo aver letto un libro cristiano (o presunto tale) di aver girato a vuoto, di non aver trovato quello che stavamo cercando, in sostanza di aver perso tempo. Vorremmo, per questo, poterti aiutare ad evitare di “perdere tempo”, in un’era nella quale purtroppo sono stampati fin troppi libri, dai più bizzarri ai più noiosi : “Figlio mio, sta’ in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; molto studiare è una fatica per il corpo” (così si esprime l’Ecclesiaste alla fine del suo Libro). Premettiamo che siamo convinti che il libro che per primo dobbiamo meditare, utile alla nostra salvezza e crescita spirituale, sia indubbiamente la Bibbia; e i libri sotto elencati si trovano qui proprio perché fondati sulla Scrittura”. (Cfr. svoltaonline)
TRE LIBRI PER VOI: DISCORSO SU SAN GIUSEPPE di Bernardino da Siena a cura di Carmine Di Giuseppe
Il discorso di Bernardino da Siena su san Giuseppe è un ritratto esemplare dello sposo di Maria, con il quale il santo frate francescano propone ai contemporanei e ai posteri il padre putativo di Gesù come nuovo e originale modello di paternità e di santità. L’avventura umana di Giuseppe di Nazareth è legata principalmente a un sogno, che ha cambiato tutta la sua vita. Un sogno che lo immette in un percorso nuovo, un cammino di santità che contraddistinguerà tutta la sua esistenza e oltre. Eppure, nonostante la sua posizione e la sua importanza, di Giuseppe sappiamo pochissimo. Sembra quasi un silenzio intenzionale quello operato dagli evangelisti sulla sua figura, che non è affatto marginale e neppure secondaria nella historia salutis. La sua presenza e il suo ruolo sono stati, infatti, determinanti per l’attuazione e lo sviluppo del disegno divino: Giuseppe è l’uomo che con il suo fiat ha permesso al sì di Maria di collocare il Verbo incarnato nel tempo e nella storia, dando così compimento alle attese messianiche. Il discorso De sancto Joseph sponso beatae Virginis di Bernardino da Siena non può assolutamente essere classificato come un testo frutto di una riflessione teologica e dottrinale di un determinato periodo storico e di conseguenza relegarlo al passato. I temi proposti al suo interno sono, infatti, straordinariamente attuali.
Bernardino in questo sermo, con acume e grande sensibilità, ha delineato e ci ha mostrato, sulla scorta delle sue fonti, la grandezza di Giuseppe quale sposo di Maria ma anche, e soprattutto, quale padre terreno di Gesù
LASCIAMO PARLARE I TESTIMONI Meditazioni per il tempo pasquale
“Ho pensato questo piccolo volume di meditazioni, direbbe Tommaso, per provare a cogliere il «valore di ciò che si vive. Ossia, se si debba prima sperimentare per credere». Ho provato così a mettermi nei panni di alcuni testimoni della Resurrezione di Gesù, per fare dire a loro che cosa è la Pasqua: con le loro parole e attraverso ciò che quell’evento enorme ha agito nelle loro esistenze concrete”. (Diego Fares S.I.) Donne e uomini, animali e angeli diventano nella meditazione di p. Fares i testimoni della Pasqua, senza prediche o definizioni in punta di dottrina. Un piccolo «vangelo apocrifo», che non può essere proclamato dall’ambone, ma che può andare benissimo per una cena tra amici: una buona notizia.
LA FINE È IL MIO INIZIO di Tiziano Terzani
Un monaco zen siede nel silenzio della sua cella, prende un pennello e con grande concentrazione fa un cerchio che si chiude, l’ultimo gesto della mano su questa terra. Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos’è stata la sua vita e di cos’è la vita: «Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto», dice. Così, all’Orsigna, sotto un albero a due passi dalla gompa, la sua casetta in stile tibetano, in uno stato d’animo meraviglioso, racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. Ai giovani in particolare ricorda l’importanza della fantasia, della curiosità per il diverso e il coraggio di una vita libera, vera, in cui riconoscersi. La sua proverbiale risata e la tonalità inimitabile della sua voce, che qui si è cercato di restituire intatte, lasciano trasparire la serenità di chi non lotta più, felice di un’esistenza fortunata, ricca di avventura e amore. Questo libro è un testo unico che racchiude tutti i suoi libri precedenti, ma anche li precede e li supera. «Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte.»
Foto di Copertina: Papa Francesco Giubileo dei Militari