Uno sguardo ad alcuni eventi
Con questa semplice rubrica, di tanto in tanto, vorrei riportarvi alcune notizie che possono interessare la nostra comunità con le stellette, roveniente sia dalla nostra Chiesa Ordinariato Militare che dalle Forze Armate, sia dalla Chiesa universale che dal mondo. Fatti, appuntamenti, persone, ricorrenze … tutto concorre al bene e alla riflessione per vivere da protagonisti nel mondo con lo sguardo verso il Signore.
ORDINAZIONE PRESBITERALE PER LA CHIESA ORDINARIATO MILITARE
Sabato prossimo alle 17.00, in piazza Mitrano a Locorotondo (Ba), l’Ordinario Militare per l’Italia, Santo Marcianò, ordinerà sacerdote Giovanni Mizzi. Il novello presbitero, nato a Modugno nel 1995, dopo aver frequentato il Seminario Maggiore dell’Ordinariato Militare alla Cecchignola, sta continuando gli studi teologici presso l’Università del Laterano. La celebrazione, date le ristrettezze dovute all’emergenza sanitaria, sarà anche trasmessa sui social dell’Ordinariato e della Scuola Allievi Cappellani Militari. In merito vedasi dettagli nella locandina allegata. Prenderanno parte alla celebrazione i giovani delle scuole militari della Puglia. Domenica alle 10,30 il don Giovanni presiederà, sempre a Locorotondo, per la prima volta l’eucarestia.
CHIUSURA DEL MESE DI MAGGIO CON IL PAPA
Nei Giardini Vaticani, davanti all’immagine della Vergine che scioglie i nodi a cui è molto devoto, Papa Francesco eleverà la sua preghiera recitando il Rosario. Una preghiera che sarà espressa in particolare nelle cinque intenzioni che riguardano altrettanti nodi da sciogliere, stretti ormai con forza sull’umanità soprattutto in questo tempo di pandemia. Così nel pomeriggio di lunedì prossimo si chiuderà il mese mariano e quella maratona di preghiera che, iniziata dalla Basilica vaticana, in questo tempo ha unito il mondo attraverso il Rosario recitato ogni giorno con una intenzione specifica da 30 Santuari sparsi nei cinque Continenti. Una preghiera rivolta soprattutto a invocare la fine della pandemia e la ripresa delle attività.
90° ANNIVERSARIO COSTITUZIONE 15° STORMO
Il 15° Stormo Bombardamento, fu costituito a Ciampino il 1° Giugno 1931. Nel giugno 1936 lo Stormo fu rischierato in Libia sull’aeroporto di Castel Benito ove, nel maggio 1940, ricevette gli SM-79. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il 15° Stormo iniziò una intensa attività operativa, venendo insignito di una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Bandiera. Nel gennaio del 1943, dopo la battaglia di El Alamein, lo Stormo venne rimpatriato e riorganizzato presso l’aeroporto di Vicenza per poi essere rischierato ad Oristano. L’8 settembre 1943, al momento dell’Armistizio, lo Stormo si trovava a Firenze Peretola, ove venne sciolto. Il 15° Stormo fu ricostituito il 1° ottobre del 1965 a Ciampino come Stormo SAR composto dall’84° Gruppo Velivoli (HU-16) e dall’85° Gruppo Elicotteri (AB-47J, AB-47J.3 ed AB-204B), con due sezioni miste distaccate a Linate e Grottaglie.
Un “formidabile strumento di civiltà” ma anche “un cantiere” che progetta il futuro, nel quale i protagonisti “sono e devono essere i cittadini”. Questa è la Repubblica italiana per il presidente Sergio Mattarella, che in un ampio intervento sul numero in edicola di Famiglia Cristiana, il settimanale dei Paolini, riflette, alla vigilia della festa del 2 giugno, sul referendum istituzionale che si è svolto 75 anni fa, sul cammino fin qui percorso e sulle nuove sfide che ci attendono.
La Giornata mondiale del gioco celebra uno dei tratti distintivi dell’esperienza umana, che aiuta l’uomo, sin da quando è bambino, a comprendere dinamiche e relazioni sociali. Nella Bibbia l’immagine ludica traspare tra le immense distese dei cieli, dove Dio sembra immerso in un atto creativo libero e appassionato, un po’ come accade al bambino quando sta giocando. Prima che la terra fosse, già la Sapienza era generata. Nel Libro dei Proverbi la dimensione del gioco si lega a quella del globo. Così parla la Sapienza di Dio: “Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della Terra”.
“Tutte volevamo diventare Carla Fracci, per noi piccole ballerine questo era il vero sogno”. Parla commossa la signora Paola Jorio, già direttrice della Scuola del Teatro dell’Opera e attuale direttrice del Balletto di Roma, amica di Carla Fracci, scomparsa oggi a Milano, dopo anni di battaglia contro il cancro, che l’ha resa fragile nel corpo ma mai ha scalfito il suo incommensurabile talento. Ottantaquattro anni, quasi tutti passati danzando, la Fracci, étoile del Teatro alla Scala, ha calcato i palcoscenici più importanti del mondo, ballando al fianco di Vladimir Vassiliev, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi, Mikhail Barishnikov, George Iancu e negli anni più recenti di Massimo Murru e Roberto Bolle. Partner fondamentali restano Erik Bruhn, che le schiude le porte degli Stati Uniti, e Rudolf Nureyev con cui forma una coppia leggendaria. Sapienza tecnica, leggerezza e grande capacità interpretativa, le consentono di ballare nei maggiori ruoli, oltre ai popolarissimi Lago dei cigni, Lo schiaccianoci, Cenerentola, diventano suoi i ruoli romantici, come Giulietta, la Swanilda di Coppelia, Francesca da Rimini, soprattutto Giselle, il “suo” personaggio, quasi cucitole addosso come quel leggerissimo tutù col quale più che ballare, volava, e nei panni della giovane e umile contadinella innamorata, coi capelli sciolti entrerà per sempre nella storia del balletto.
LETTURE: «FRATELLI TUTTI» E LA CHIAMATA DELL’«UBUNTU» ALL’AMICIZIA COSMOLOGICA
L’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco presenta vari parallelismi con la teoria africana dell’Ubuntu, che si basa su tre princìpi: l’umanità è essenzialmente costituita per coesistere in un’amicizia cosmologica; i valori fondamentali dell’umanità possono essere realizzati soltanto tramite il riconoscimento della natura umana originaria dell’altra persona; l’umanità è concepita per custodire e per attuare il bene comune che la unisce. Fratelli tutti e Ubuntu contengono un appello simile all’amicizia globale, alla solidarietà e all’interdipendenza per una società più sostenibile.