Un insegnamento per tutti
Non seguo il calcio, non sono tifoso, ma gli Europei si sono il segno di aggregazione di una Nazione e credo che in un tempo come questo di emergenza possa essere un grande respiro di normalità e di ripresa. La vita è fatta di tutti gli elementi importante credo è viverli nella giusta dimensione.
L’episodio del calciatore Danese, anzi il comportamento della sua squadra, ci da una lezione di vita, un segno di profondo spirito di squadra e credo che questo è un insegnamento sul quale tutti dobbiamo fermarci e pensare.
Non solo una preghiera per il giovane calciatore, ma un grazie alla sua squadra che nell’emergenza ha saputo fare la cosa giusta e insegnare a tutti che
“Il gesto della Danimarca ha chiuso il buco della serratura dal quale spiare. E si è trasformato in insegnamento. Ha ricordato che forse lo show deve andare avanti a tutti i costi, ma non per questo deve essere filmato e lanciato in mondovisione. E ha reso meno banali parole desuete come sensibilità, rispetto, riservatezza. È un gesto che produce un cortocircuito, che taglia fuori le telecamere, che ricompone la sfera privata” (Cfr. Ilfattoquotidiano)
Non è forse questo lo spirito della competizione, non vorrebbe esser questo lo spirto del mondo che vive insieme su questo pianeta?
Fratelli tutti è anche questo, fratelli è compassione, attenzione, gentilezza, amorevolezza, condivisone al di al del colore di una squadra o della pelle di un credo o di un ideale. Fratelli insieme per vivere nell’amore e nella pace.
Chiudo spiegandomi sul titolo che ho voluto dare a queste poche righe che mi ha fatto pensare e che mutuo dall’articolo che ho letto e che vi ho citato pocanzi, per dire a me e a voi l’importanza di leggere ogni fatto alla luce del bene e della speranza. Il bene c’è ed è più forte del male.
L’oplita, che prende il nome da uno scudo di forma allungata, era il miglior soldato che il cittadino greco potesse essere, un eccezionale esempio di economia di sforza
Era assolutamente indispensabile, però, una dote in più, che al cittadino greco non mancava: il legame e la fiducia tra commilitoni.
La squadra danese ci ha dato questo esempio. L’intervento immediato del capitano, lo scudo umano attorno al collega, la vicinanza alla moglie …. Umanità, intelligenza, amore, serietà… Il muro innalzato questa volta parla di difesa e rispetto non di esclusione e questo ci offre un’occasione per riflettere tutti.
“Hanno fatto squadra nel momento più difficile, quando avrebbero potuto lasciarsi sopraffare ognuno per sé dal proprio personale spavento …
Non sapevano, non potevano sapere come sarebbe finito quel drammatico quarto d’ora, ma hanno istintivamente capito che, comunque fosse finita, dovevano impedire che il dramma diventasse un pubblico impudico spettacolo, rilanciato all’infinito nel vuoto replicare dei social”. (Cfr. Famigliacristiana)
Grazie per il vostro esempio, per l vostra lezione di civiltà, impariamo tutti ad essere degli Opliti e a usare questa immagine per la vita insieme.
@uanvoce
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