Diventano via di fraternità

“Lo sport è rispetto delle regole ma anche lotta al doping. Prendere le scorciatoie è una delle tentazioni con cui spesso abbiamo a che fare nella vita. La pratica del doping nello sport non solo è un imbroglio ma è anche voler rubare a Dio quella scintilla che, per i suoi disegni, ha dato ad alcuni in forma speciale”. (Papa Francesco)

«Ci sono risposte che la nostra gente, il nostro Paese, si attendeva e si attende solo da voi» sottolineando il «valore del vostro contributo fattivo e autentico, alla costruzione di un mondo più fraterno, che state ancora una volta dimostrando e per il quale vi siamo grati». (Cfr. Mons. Marcianò)

 

Queste parole che vi cito all’inizio di questo semplice articolo e l’occasione dell’apertura, a San Marino, dei campionati di atletica leggera dei piccoli Stati, mi da l’occasione di soffermarmi con voi sullo sport e il suo ruolo nella vita e nella società, perché l’essenza dello sport, non si limita al mero conseguimento di una prestazione sportiva, ma si impegnano a veicolare valori quali solidarietà, rispetto, correttezza e disciplina. Anche le Forze Armate Italiane hanno questo settore, dove il rispetto delle regole è il contributo che aiuta a formare la società, dando esempio, guidando e orientando il cammino non solo dell’attività sportiva, ma della vita.

“Dopo il secondo conflitto mondiale, la preparazione atletica dei militari non venne intesa, dalle ricostituite Forze Armate Italiane, unicamente ai soli fini addestrativi, ma prese sempre più piede il modello di valori propri dello sport olimpico: lo sport come confronto fra uomini, nel pieno rispetto altrui, e come modello di pace. Proprio in quegli anni, e precisamente il 18 febbraio 1948, a Nizza, per iniziativa di cinque paesi – Belgio, Danimarca, Francia, Lussemburgo e Olanda – venne fondato il CISM (Consiglio Internazionale dello Sport Militare), portatore di una visione dello sport militare) più globale e con l’ambizioso obiettivo di stringere relazioni permanenti tra le Forze Armate di tutto il mondo nel campo dello sport e dell’educazione fisicaNonostante la profonda europeiticità dei paesi fondatori, essi hanno senza dubbio posto in essere e sviluppato un grande progetto globale. Fin dalla sua fondazione, l’universalità del CISM cominciò a crescere concretamente, sviluppandosi poi in maniera esponenziale grazie alla conduzione illuminata dei Presidenti e dei Segretari Generali che la guidarono nei primi anni. Il motto che venne scelto “Friendship through sport” (amicizia attraverso lo sport) ne spiega, infatti, le finalità: quella di conferire alle Forze Armate, mediante lo sport, una rivalità esclusivamente agonistica”. (Cfr.Difesa)

“Dire il Vangelo al mondo dello sport e raccogliere la sfida educativa che da esso proviene sono i due motivi di fondo che spiegano e giustificano l’interesse con cui la Chiesa si rivolge a questo “nuovo areopago” dell’evangelizzazione. In questo orizzonte di impegno pastorale, la Commissione Ecclesiale della CE1 per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport, ha ritenuto opportuno rivolgersi anzit~itto aquanti hanno specifiche responsabilità pastorali in questo settore e al tempo stesso a tutte le comunità ecclesiali con una Nota pastorale, che vuole essere anche strumento di dialogo con quanti, credenti e non credenti, operano nel mondo dello sport. Con sempre maggiore chiarezza, andiamo avvertendo come non ci si possa limitare a considerare lo sport come un semplice esercizio fisico-motorio, un apprendimento rigoroso e meticoloso di tecniche e di regolamenti, la messa in scena di uno spettacolo atletico e professionale. C’è attorno ad esso uno straordinario confluire di interessi e di coinvolgimenti, che lo rendono Lin evento di proporzioni inusitate per milioni di cittadini, di ogni ceto sociale”. (Cfr.CEI)

“Tra il mondo della Difesa e mondo dello Sport esiste da tempo un solido legame” ha detto il Ministro Pinotti, ricordando il ruolo svolto dagli atleti militari a supporto della crescita dello sport italiano, anche per gli atleti disabili. Da qui l’impegno della dicastero che in accordo con il Pontificio Consiglio della Cultura metterà a disposizione strutture e personale per iniziative congiunte tese a tutelare la vera natura dello sport, ponendo al centro il valore insostituibile della persona umana. (Cfr. Difesa)

 

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