Militari e DAD

 

Condizionati dalla pandemia, come tutti gli alunni delle scuole di ogni ordine e categoria proseguono gli studi, i corsi e gli esami. Una prova che però potrà aiutare ad imparare molto perché “ogni esperienza di sofferenza è una forte esperienza di vita” (Cfr. Vaticannews)

Quasi due anni di pandemia hanno ovviamente condizionato molto la socialità, le relazioni e inevitabilmente la scuola e anche le scuole e gli istituti di formazione delle Forze Armate. Una direttiva interna al Ministero Della Difesa, “precisa che sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria in atto, le Forze Armate, coordinate dallo Stato Maggiore della Difesa hanno adottato tutte le misure necessarie per salvaguardare prioritariamente la salute del personale frequentatore e del quadro permanente. Tutti gli istituti di formazione hanno adottato DAD (didattica a distanza). La presenza o meno di frequentatori presso gli istituti e le scuole di formazione militare dipende da molteplici fattori: dalla metodologia didattica, dalle condizioni logistiche, dalla capienza delle strutture e alla loro ubicazione geografica sul territorio nazionale, a seconda che si tratti di regioni ad alto o medio rischio. Gli stessi istituti di formazione garantiscono una costante e continua sicurezza del personale, sottoponendolo periodicamente a screening di controllo sia prima che durante lo svolgimento dei corsi e, nei casi di positività al Covid-19, ne assicurano l’isolamento ed eventualmente il ricovero. Tali protocolli sono in atto per tutte le attività logistiche ed addestrative che coinvolgono il personale della Difesa che opera senza soluzione di continuità dall’inizio della pandemia…

L’attenzione delle Forze Armate non si limita agli istituti di formazione, ma è continua e costante in tutti i settori: addestrativo, operativo e logistico, non solo in ambito nazionale, ma anche nelle missioni fuori area. Attenzione che ha permesso di mettere in campo tutti gli assetti richiesti per il contrasto alla diffusione del coronavirus con un numero importante di uomini, mezzi e strutture. Il Comando Operativo di Vertice Interforze ha continuato a coordinare le attività di supporto alla Sanità nazionale con l’invio di medici e infermieri militari, la predisposizione di strutture sanitarie militari per accogliere i pazienti, i voli sanitari di emergenza e in bio-contenimento , i trasporti di materiale sanitario e il supporto alle Forze dell’Ordine in attività di Pubblica Sicurezza. Negli ultimi giorni è stato dato il via all’ “Operazione Igea”, condotta da team interforze della Difesa, composti da personale di tutte le Forze Armate, che il Ministero ha messo a disposizione dei cittadini sull’intero territorio nazionale per incrementare la capacità giornaliera del Paese di effettuare tamponi”. (Cfr. Difesa)

Questa situazione di emergenza che ha visto coinvolti tutti gli istituti di formazione, dall’asilo all’università, quindi anche le nostre Scuola, accademie, corsi… però ci ha insegnato, come dice in una intervista il direttore di una scuola Cattolica, che “tutti ci siamo resi conto di quanto il ritmo fosse veloce e carico di tante cose ma anche di quanto fossero poche le cose di cui veramente abbiamo bisogno”. La percezione quindi che è possibile avere una vita più essenziale, più sobria. Un altro aspetto, sottolinea il direttore, riguarda il “sentirsi parte di un tutto” perché tutti siamo stati coinvolti, un tutto che è casa comune, un mondo che è più piccolo di quello che poteva sembrare e che ci rende ancora più responsabili rispetto agli altri. “Ecco questi sono due aspetti. Il terzo sicuramente riguarda il senso di fragilità, di precarietà e questo apre tutto il tema della ricerca di senso e della trascendenza perché ci mostra così come siamo, esseri umani. La nostra umanità bella ma anche fragile”. (Cfr. Vaticannews)

Per esempio, per citarne una, “la didattica a distanza è solo uno degli aspetti che vede coinvolta l’Aeronautica Militare in questo difficile periodo in cui tutto il Paese affronta la lotta contro il contagio da Coronavirus. I velivoli, gli equipaggi e i team medici militari sono infatti in prima linea nel trasporto di pazienti in bio-contenimento, trasporto di materiale e attrezzature sanitarie supporto logistico a 360° nell’ambito del dispositivo messo in campo dal Ministero della Difesa per far fronte all’emergenza. Il Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3^ Regione Aerea è uno dei tre Comandi di Vertice della Forza Armata ed è anche a capo del Presidio Militare interforze di Bari. Assicura la selezione, il reclutamento, la formazione militare, culturale e professionale del personale dell’Aeronautica e l’addestramento al volo (a livello internazionale), attraverso lo studio e l’adozione di metodologie didattiche e addestrative focalizzate sul discente e orientate all’innovazione, creatività, ottimizzazione delle risorse umane e materiali, ecosostenibilità, costante confronto con istituzioni e territorio al servizio della collettività”. (Cfr. Aeronautica Militare)

Pertanto, questa Forza Armata come tutte le altre, ha attivato protocolli e sistemi per garantire la formazione nel rispetto delle normative sanitarie. Questo, nonostante i disagi, ha motivato maggiormente il personale delle Forze Armate a fare meglio e di più, a prepararsi a difendere, protegger ed aiutare i cittadini. E’ il loro servizio, e in questa esperienza sono cresciuti con maggior consapevolezza al dovere che la loro condizione di militari prevede. Con lo sguardo alto e la capacità di mettersi in gioco caratteristiche della vita militare hanno offerto a leggere in positivo anche eventi come questi e parlarvene ha lo scopo di aiutare tutti ad essere persone capaci al di là delle emergenze e difficoltà a rimettersi in gioco a scandagliare nuove vie per migliorare e trarre insegnamento da limiti e difficoltà.

@unavoce

 

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