La FOTO, il motivo della scelta:

Forze Armate e donazioni alla Caritas

 

Questo scatto, scelto perché esprime, in un gesto, l’impegno delle nostre Forze Armate che insieme alla loro professionalità non fano mancare mai la carità e l’attenzione là dove vengono impegnati. Non sono forse questi gli equipaggiamenti del Vangelo? Equipaggiati di carità, di compassione, di amore, di professionalità.

 

FOTO da: (Cfr. casertaweb)

Militari e Missioni

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

  

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Mc 6,7-13

Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. 

“Il Vangelo di oggi ci parla in maniera dettagliata dell’equipaggiamento che un discepolo di Cristo deve avere: “Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche”.

La prima cosa su cui devono fare affidamento non sono gli eroismi personali ma le relazioni. È questo il motivo per cui li manda a due a due. Non è una strategia di vendita porta a porta, ma la chiara indicazione che senza delle relazioni affidabili il Vangelo non funziona e non è credibile. In questo senso la Chiesa dovrebbe essere principalmente il luogo di queste relazioni affidabili. E la prova dell’affidabilità la si vede dal potere che si ha contro il male. Infatti la cosa che teme di più il male è la comunione. Se tu vivi in comunione allora hai potere “sugli spiriti immondi”. Si comprende allora come mai la prima cosa che fa il male è far entrare in crisi la comunione. Senza questa affidabilità delle relazioni lui può spadroneggiare. Divisi siamo vinti, uniti siamo vincitori. Ecco perché la Chiesa deve sempre avere come primo obbiettivo la difesa della comunione. “E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio”. Sarebbe da sprovveduto affrontare la vita senza un punto d’appoggio. Ognuno di noi non può solo fidarsi delle proprie convinzioni, dei propri ragionamenti, delle proprie emozioni. Ha bisogno, invece, di qualcosa che gli faccia da punto d’appoggio. Per un cristiano la Parola di Dio, la Tradizione, il Magistero non sono ornamenti, ma il bastone su cui poggiare la propria vita.

Stiamo assistendo invece al dilagare di un cristianesimo intimistico tutto fatto di “io penso”, “io sento”. Questo tipo di approccio alla fine ci fa ritrovare fermi e molto spesso smarriti. Avere un punto oggettivo su cui poggiare la vita è una grazia, non un limite”. (Cfr. d. Luigi M. Epicoco) 

Una delle caratteristiche della vita dei militari sono le Missioni di pace, di stabilizzazione della pace, di difesa e di controllo, sia sul territorio nazionale che in quegli ambiti internazionali dove le organizzazioni impiegano le Forze Armate in un contesto di interventi di protezione dei valori fondamentali della vita, dalla difesa, della pace dall’aiuto ai migranti, al controllo sul territorio, dall’intervento della sicurezza di tutti, all’impegno verso i più lontani e in difficoltà.

In questa luce le parole del Vangelo diventano importanti per i militari e i militari cristiani perché come i discepoli sono inviati a testimoniare ed annunciare con le loro specifiche attività la pace e la concordia.

Pertanto l’equipaggiamento del militare cristiano, come ci ricorda san Paolo nella lettera agli Efesini al capitolo sesto, sono i fianchi cinti di verità e rivestiti con la corazza della giustizia avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenendo sempre in mano lo scudo della fede, con il quale poter spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendendo anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio.

Buona Domenica

4.7.21XVTO@unavoce