Il Vangelo è uno solo
Quanto è difficile credere, siamo tutti pronti a mettere in dubbio tuto, se poi si tratta di religione, ancora di più, per poi credere ai giornali o ai social alle notizie che non si hanno certezze di fondamenti. Amiamo lo scandalo, il pettegolezzo, la chiacchiera, il gettare fango su questo o su quello … questo è il mondo di oggi che vediamo e a qualsiasi livello e in qualsiasi ambiente che sia piccolo o grande, di un gruppo o dell’altro e cosa muove questo atteggiamento? Il potere, i soldi, la fama … questi sono quasi sempre alla base di questo mondo malato.
Oggi il Papa nell’Udienza Generale del Mercoledì nell’Aula Paolo VI ci ha ricordato che la Verità del Vangelo è una sola, non lasciamoci fuorviare da altro. La ricerca, lo studio, la critica, servono a studiare, a capre, a conoscere, ma senza la fede rimane uno sforzo solo accademico e noi crediamo in Dio e nella Sua Chiesa con tutti i difetti e limiti che ha e ha avuto.
Accuse di questo genere non distruggeranno la Chiesa perché al di la degli uomini c’è Dio che la guida anche nei meandri della vita e là dove gli uomini, che siano di chiesa o no, Lui il Signore ci conduce sulla giusta via. Insieme a momenti bui c’è sempre un santo, una situazione, un evento, che guida la storia, se siamo capaci di credere in Lui e di lasciarci usare con fiducia e amore, allora il Vangelo rimarrà a fondamento di un mondo malato che ha voglia di guarire e di rinascere.
Così, vi ripropongo la catechesi che oggi il Papa ha fatto perché diventi anche per noi occasione di riflessione e azione concreta, cambio di rotta nei nostri modi, atteggiamenti, parole. Impariamo a credere in Dio e nella Sua Chiesa a vivere e servire il Signore in essa, con occhio critico e impegno concreto senza puntare il dito, ma riconoscendo limiti ed errori, ma anche impegno, pregi e lavoro quotidiano di tanti.
“Il Vangelo è uno solo. Davanti a un dono così grande, Paolo non riesce a spiegarsi come mai i Galati stiano pensando di accogliere un altro “vangelo, forse più sofisticato, più intellettuale, non so, ma un altro vangelo”… L’Apostolo ammonisce quindi con forza la comunità. L’avverte che la nuova predicazione “non può essere il Vangelo. Anzi, è un annuncio che stravolge il vero Vangelo perché impedisce di raggiungere la libertà acquisita venendo alla fede”. I Galati si illudono che il messaggio dei nuovi predicatori “sia complementare a quello di Paolo”, ma su questo punto per l’Apostolo non ci possono essere “compromessi”. E prosegue: Il Vangelo è uno solo ed è quello che lui ha annunciato; un altro non può esistere. Attenzione! Paolo non dice che il vero Vangelo è il suo perché è stato lui ad annunciarlo, no! Questo sarebbe presuntuoso, sarebbe vanagloria. Afferma, piuttosto, che il “suo” Vangelo, lo stesso che gli altri Apostoli andavano annunciando altrove, è l’unico autentico, perché è quello di Gesù Cristo. …”. (cfr. Vaticannews)
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