L’Impegno nelle Forze Armate

 

“La guarigione fisica è un dono, la salute fisica è un dono che noi dobbiamo custodire. Ma il Signore ci insegna che anche la salute del cuore, la salute spirituale dobbiamo custodirla… È una cosa semplice, che Gesù ci insegna quando va all’essenziale. L’essenziale è la salute, tutta: del corpo e dell’anima. Custodiamo bene quella del corpo, ma anche quella dell’anima. E andiamo da quel Medico che può guarirci, che può perdonare i peccati. Gesù è venuto per questo, ha dato la vita per questo”. (Papa Francesco)

“La salute non è soltanto l’assenza della malattia ma è un bene a se stante che fa parte dell’uomo e che l’uomo deve apprezzare e tutelare, usando tutti i mezzi per non perderla o per cercare di recuperarla. Il termine e il concetto di salute non fa quindi solo riferimento alla sanità fisica. Quando nella Bibbia incontriamo il termine salute, questo significa salvezza e fa riferimento al corpo, alla psiche e allo spirito. Quando noi parliamo di salute, la prima salute è quella spirituale (salvezza) perché per la salute intesa in senso fisico si usa un altro termine che è sanus che significa sano. Il termine salute quindi riguarda l’uomo nella sua completezza, nella sua pienezza… “Non c’è ricchezza migliore della salute del corpo. Meglio un povero di aspetto sano che un ricco malato nel suo corpo”. (Sir. 30, 14 e 16) “Perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra” (Esodo 15,26)  “Da Lui usciva una forza che guariva tutti”. (Luca 6, 19) “I ciechi recuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti resuscitano” ( Mt 11,4-5) Le lettere del Nuovo Testamento terminano con queste parole, (3° lettera di Giovanni, capitolo 2): “State bene, … Carissimo faccio voti che tutto vada bene e che tu sia in buona salute”. La lettera di Giacomo dice: “Siate integri e perfetti” (Gc 1,4). Nel vangelo di Matteo (28,9) le prime parole che Gesù pronunzia dopo la resurrezione sono: “Salute a voi”, nel senso augurare buona salute”. (cfr. amicidilazzaro)

A ottobre, come ogni anni, eccetto lo scorso anno per i motivi che conosciamo, il presbiterio della Chiesa Ordinariato Militare si riunisce in assise per una cinque giorni di studio, riflessione e approfondimento si tematiche volte allo specifico servizio che svolge all’interno delle Forze Armate. Quest’anno il tema sarà: Benessere e valorizzazione della persona nelle organizzazioni militari. Qui una semplice riflessione per coinvolgere tutta la comunità con le stellette sulla riflessione che ci apprestiamo a fare.

“Investire nel benessere organizzativo è un investimento, sociale e umano. Quando un gruppo di persone con gli stessi obiettivi sono in grado di generare valori condivisibili allora sono capaci anche di stabilire i traguardi da raggiungere a medio e lungo termine. Anche i recenti studi organizzativi e i moderni approcci alla gestione delle risorse umane convergono sulla necessità di finanziare e promuovere attività di sviluppo che promuovono un maggior benessere individuale.Per mettere in pratica un modello vincente di benessere organizzativo bisogna essere in grado di creare condizioni di lavoro che consentono alle persone di esprimere il proprio potenziale”. (cfr. immedya)

Questa visione di presenza e d’impegno ci pone quindi a riflettere su nuove prospettive che il cappellano Militare da esperto di valori spirituali in questo specifico ambito militare possa mettere a beneficio della collettività. La sua formazione e attenzione attraverso presenza, dialogo, ascolto e prevenzione sia sul posto di lavoro che personali nelle famiglie può operare come cellula di riferimento e di controllo di animazione e di verifica dello stress e dei disagi Diventando strumento sempre più attivo di collaborazione con gli organi militari al fine di prevenire e assistere, intervenire e affiancare disagi e difficoltà.

La vita del militare per ovvi motivi è sotto pressione per differenti motivi istituzionali logistici e personali morali e civili che coinvolgono la persona nel suo insieme e le persone con cui lavora e vive. Pertanto parlare di benessere per investire nel bene e nel meglio è indispensabile tenere presente un quadro generale della persona dal punto di vista fisico, psicologico e morale religioso. Consapevoli che il benessere della persona passa attraverso il lavoro, la scelta di una professione e il poterla vivere con alcune sicurezze, capite bene allora che tale argomentazione diventa indispensabile.

Gli elementi piscologici e fisici della persona, le scelte morali, intellettuali e civili devono coinvolgere la riflessione di chi organizza un lavoro, un’attività, una vita. Tanto più vale, questo discorso, sia nell’aspetto privato che collettivo, sia in campo religioso come una comunità che in quello militare che è a servizio della Patria e dei cittadini. Quindi il primo benessere è la salute nel suo insieme, dove mente e corpo vanno in armonia.

L’aspetto religioso, qualunque esso sia, è di fondamentale interesse per raggiungere gli obiettivi di una valorizzazione della persona in se. La parola “salute” ha la sua origine in salutis latini, o salus, che significa salvare, guarire, liberare o preservare la vita.

Se questo è il senso allora il nostro impegno è quello ad educare a una vita sana attraverso categorie oggettive e obbiettive lasciano ovviamente la libertà di azione senza dimenticare il vero benessere della persona. Ognuno di noi cerca la felicità, ricerca lo stare bene, il limite è su quali modelli con un mondo che propone il più delle volte illusioni, quindi le scelte che il singolo fa e in che modo vive le sue scelte, la sua libera verso di se e come si pone con essa attorno agli altri.

Pertanto l’impegno, in particolare dell’Assistenza Spirituale nelle Forze Armate, ha questo scopo di affiancamento di guida di direzione affinché le persone che operano in questo ambito possano avere un benessere interiore ed esteriore per meglio mettere a frutto le proprie capacità e professionalità a beneficio della collettività secondo l’impegno che ha la Forza Armata all’interno della nostra società e in condivisione con le altre. Ora non entro in merito alle singole iniziative che già esistono e a quelle che potrebbero presentarsi al fine di offrire un supporto concreto, ma solo ho voluto offrirsi uno spunto per riflettere ognuno ha la sua vita, fa le sue scelte e vive la sua vita, ma non dimentichiamo il valore di essa con tutti i suoi aspetti e prima di richiedere di esigere, di rivendicare qualche cosa, impegnarsi tutti ognuno secondo le sue capacità a fare meglio e a rimettersi in gioco da soli o insieme in gruppo o sostenendo chi più in difficoltà.

Il Signore ci ha insegnato che prima la salute e il corpo sono in armonia e allora la mente e lo spirto diventano quell’elemento che ci permetterà di vivere la vita in modo autentico da protagonisti e in serenità.

@unavoce

Foto di Copertina: fonte