Insieme ai Santi

 

Ognuno di noi ha le proprie devozioni, i santi a cui è più affezionato, quelli che nel cammino di formazione della vita hanno segnato il pensiero, lo stile, quelli che hanno affascinato maggiormente l’idea di seguire il Vangelo e  di viverlo, devozioni di amici ed educatori che hanno condizionato in modo positivo il modo di vivere la vita cristiana, la vita di preghiera, la vita sacerdotale.

Ricorda, da bambino e da ragazzo poi, quando frequentavo il mio oratorio, era quello Salesiano della mia città e lì ho conosciuto un sacerdote, don Pietro. Un Salesiano semplice, convinto, capace, dolce e uomo di preghiera con lui ho imparato a pregare con la Liturgia delle Ore, poi l’esperienza del chierichetto e il modo di servire all’altare, la sua attenzione alle persone e credo, pensando oggi, che lì siano nati i primi sintomi di quella che poi si sarebbe rivelata la vocazione a seguire il Signore come sacerdote. Ancora, devozioni imparate in casa, San Giovanni Bosco, la Madonna Ausiliatrice, la recita del Rosario con la mamma e poi durante gli anni della formazioni in Seminario attraverso gli insegnati e gli educatori, i parrochi e altri sacerdoti che hanno guidato il mio cammino. Gli studi che ci hanno aperto ad altre figure, ricordo i Missionari che tornavano in Diocesi e che venivano in Seminario ad incontrarci portando la loro esperienza, la loro umanità, la loro spiritualità. Da questi incontri nacque la passione per Sant’Ignazio di Loyola , Padre Matteo Ricci in Cina, figura affascinante e ancora le prime letture su Santa Teresa di Gesù Bambino, San Giovanni della Croce, spirituali di grande livello e così, anno dopo anno, esperienza dopo esperienza, frequentando questo o quel sacerdote, lavorando accanto a uomini che mi hanno insegnato a fare e ad essere prete,  altre figure di santi sono entrate nella mia vita e hanno catturato la mia attenzione: come, per esempio, Fratel Charles de Foucauld, Frère Roger, fondatore della Comunità di Taizé, uomini santi, figure significative nella vita della Chiesa. Poi più avanti, già sacerdote, altre figure che hanno segnato il mio cammino Madre Teresa, Suor Madeleine, Papa Giovanni XXIII, Papa Paolo VI, Giovanni Paolo, II, don Tonino Bello, la devozione a Maria che scioglie i nodi la lettura delle loro vite, dei loro scritti, hanno creato quel background di cultura, fede, passione e altri ancora leggendo le loro vite e i loro scritti hanno animato il mio cuore, educato le mie azioni. Esperienza vissute che hanno segnato il mio cammino. Conoscenza di ecclesiastici che mi hanno appassionato alla Liturgia, allo studio, alla preghiera. L’incontro e la conoscenza di Monache e Monaci di Clausura, Benedettine, Clarisse, Agostiniane, ognuno con le loro caratteristiche, le loro ritualità, le loro storie, hanno creato un bagaglio non indifferente. Alcuni incontri con persone particolari di grande levatura umana e spirituale, dalla cultura, arte, musica, politica, hanno segnato la mia storia personale. 

Non è facile camminare, ma se sai di non essere solo e ti lasci guidare, allora il cammino diventa leggere. Figure di santi, figure di uomini e donne che ho incontrato, gli insegnati, i superiori, i semplici fedeli delle comunità in cui sono stato chiamato a servire. Così voglio ricordarli tutti, in questi giorni di pausa estiva, dove il tempo aiuta alla memoria e al ricordo, con la mente torno agli anni della formazione, alle persone che hanno segnato la mia vita e che ho e continuo ad ammirare, persone che sono già in Paradiso, altre che sono ancora in cammino e con le quali ci si sente, ci s’incontra, ci si confronta.

Devo e voglio dire grazie, perché tutte queste persone, anche quelle che non ho nominato in queste poche righe, sono nel mio cuore e condividere oggi con questa semplice riflessione questi ricordi su queste pagine virtuali, mi permette di dire il mio grazie riconoscente ad alta voce.

Non sono sicuramente riuscito ad essere come avrei voluto, ma sono sempre in cammino con lo sguardo alto, con l’impegno costante, con la consapevolezza dei miei errori e limiti, ma anche con il desiderio costante di voler seguire il Signore aiutato da queste figure di uomini e donne sante, capaci, impegnate che cammino verso il cielo e continuano ad indicarmi la strada.

Imitare Gesù attraverso lo sguardo di chi tu ammiri e stimi è la domanda che mi permetto di fare a te che mi leggi: quali sono i tuoi riferimenti di vita? Quali le persone che hanno orientato i tuoi pensieri e le tue scelte?

Non lasciarti sviare, la figura è Cristo e chi Cristo incarna con la sua vita.

@unavoce