Due Encicliche di Papa Francesco

 

Ricorre l’anniversario della pubblicazione dell’Enciclica “Fratelli tutti”, e vi rimando a questi due articoli e riflessioni invitandovi a leggere i testi integrali. Al di là del prestigio e di questi scritti, c’è il cuore di questo pontificato e l’impegno della Chiesa da sempre che espresso in differenti modi durante i secoli, oggi vede continuare il cammino con questo linguaggio e dire unico linguaggio se veramente vogliamo cambiare e tornare ad essere una umanità che desidera vivere su questa terra con amore, rispetto e riconoscenza conscio del passato vivendo un presente rispettoso e amorevole per offrire le basi per un futuro dignitoso. 

A un anno dalla sua pubblicazione è ancora troppo presto per verificare se l’effetto dell’enciclica Fratelli tutti sarà simile a quello della Laudato si’, l’altro importante documento papale, promulgato nel 2015, che mai come prima ha saputo intercettare l’interesse di persone lontane dalla Chiesa generando iniziative e un impegno concreto dal basso.

Fratelli tutti, come pure Laudato si’, appartengono al magistero sociale della Chiesa e bisogna evitare il rischio “riduzionistico”, come se si trattasse di documenti che si occupano di emergenze e problemi contingenti proponendo vie da percorrere altrettanto contingenti. La difesa della vita, la salvaguardia del Creato che ci è stato affidato, l’ecologia umana e integrale non sono suggerimenti opinabili e accidentali per il tempo presente ma trovano origine e fondamento nella Parola di Dio. Allo stesso modo, anche l’invito alla fraternità, al considerare l’altro – chiunque esso sia e da dovunque provenga – non come “l’altro” ma come un fratello in quanto figlio di Dio, non è una mera contingenza o il particolare interesse di una stagione della vita della Chiesa, ma uno sguardo profondamente evangelico”.  (cfr. Vaticannews

“Il progetto sul quale insiste papa Francesco dall’inizio del suo pontificato è quello di cambiare rotta, e attraverso Fratelli tutti indica la strada da seguire: costruire un “noi” che abita la casa comune, costruire un popolo capace di accogliere le differenze, di rispettare la bellezza e la dignità di ciascuno, di contribuire insieme tutti, alla costruzione di una società più giusta, «In nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro, per popolare la terra e diffondere in essa i valori del bene, della carità e della pace»”. (cfr.FondazioneMagis)

Foto di Copertina: Assisi: il Papa firma l’Enciclica “Fratelli tutti”