Vita nascosta con Cristo in Dio 

Vuoi essere un grande?
Comincia con l’essere piccolo.
Vuoi erigere un edificio che arrivi fino al cielo?
Costruisci prima le fondamenta dell’umiltà.
(Sant’Agostino)

 

In questi giorni abbiamo appreso della notizia che il Papa Luciani, Giovanni Paolo I, sarà proclamato Beato. Una meteora nella storia della Chiesa, solo 33 giorni di pontificato, ma che ancora risuonano nella storia come un solenne concerto di campane. La sua dolcezza, il suo tono leggero della voce, la sua semplicità nel comunicare hanno colto la parte nobile dell’umanità. Su questa sua umile presenza vorrei soffermarmi con voi a riflettere.

Il nostro mondo oggi ci propone stili completamente differenti, un mondo veloce, che grida, che fatica ad ascoltare, poco educato, prepotente che porta a litigi tra singoli e con gruppi, tra società e nazioni tra popoli e altri popoli e a fatica sappiamo fermarci ad accorgerci, a contemplare a stupirci.

Papa Luciani, con la sua vita, la sua immagine di vita ci ricorda invece la necessità, direi oggi l’urgenza di essere e porsi in modo diverso nella storia.

“L’umiltà é una virtù che si acquista difficilmente: non basta voler essere umili, ed é possibile farsi umili per orgoglio. Solo vivendo le umiliazioni inflitte dalla vita o dagli altri si può imparare l’umiltà!”. (Enzio Bianchi)

Oggi è il tempo della riflessione, oggi è il momento per fermarci e ripensare le nostre scelte personali e sociali e iniziare a fare dei cambiamenti seri, impegnativi, grandi.

Credo che ci voglia umiltà, non una umiltà costruita, ma quella che nasce dalla storia personale di ognuno di noi.

Siamo un popolo, ansioso, complesso, nervoso, iracondo, che chiede e non da, che pretende e non fa, siamo un popolo ammalato con tanti malesseri che oggi vengono a galla e chi ce li ricorda siamo pronti a puntare il dito, a non ascoltare i profeti di speranza, ma solo attenti a quelli di sventura.

“Ci sono popoli, ci sono persone invece che hanno gli “Occhi che Sorridono”… eppure non hanno soldi, non hanno una casa… c’è una parte di umanità che non desidera dimostrare la propria superiorità… non desidera avvalersi di una posizione per pensare di essere qualcosa. Queste sono quelle persone che hanno deciso o stanno decidendo di scendere sul fondo delle situazioni, delle loro relazioni per vedere se possono essere curate, riequilibrate, per vedere se è ancora possibile oggi fare qualcosa per sanare questa depressione. La persona umile è colei che si mette allo stesso livello della terra, del filo d’erba, del fiore che può essere calpestato, l’umile è colui che serba molti segreti dentro di sé. L’umiltà come avvilimento non fa per noi, l’umiltà come riunificazione con la saggezza e la semplicità della terra, l’innocenza di madre natura, questa è la nostra umiltà, questa è la nostra forza”. (cfr. Formazionespirituale)

Questa umiltà nasce dentro di noi, nel conoscerci, nel capire chi siamo, che rimane con i piedi per terra con se stesso prima di tutto, che è capace di trovare la semplicità della vita, l’eleganza di essa, la bellezza che la circonda, attraverso la natura, la creatività, la cultura, la musica …

L’umile rimane con il sorriso soprattutto nel cuore difronte ad ogni situazione, vede il bicchiere mezzo pieno, sa godere e ringraziare di quello che ha è attento a chi gli passa accanto, non si mette in mostra, ma non per altro solo perché rimane se stesso, sente dentro di se la speranza, che c’è sempre una possibilità, che Dio lo ama nonostante i suoi difetti, i suoi errori, i suoi limiti.

Chiunque può essere umile in questo senso, chiunque, se lo desidera, può rimettersi in carreggiata verso il vero significato della propria persona, dei propri possedimenti e delle proprie relazioni, il difficile sta nel lasciare andare quel falso senso di sé, quella maschera ambiziosa e fagocitante che in alcuni casi ho costruito per proteggermi”. (cfr. Formazionespirituale)

Guardiamo le persone che ci sono attorno a noi, osserviamole, guardiamo i loro occhi, impariamo da Maria, l’esempio per eccellenza dell’umiltà, impariamo dai grandi santi, San Giuseppe, Francesco, San Francesco di Sales, Santa Teresa di Calcutta, Antonio, …

Vi saluto e vi lascio con questa bellissima pagina delle lettere di paolo ai Colossesi al capitolo 3 i versetti da 1 a 17: 

1 Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! 4Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. 5Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria; 6a motivo di queste cose l’ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono. 7Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. 8Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca. 9Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni 10e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. 11Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti. 12Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, 13sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. 14Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. 15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! 16La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. 17E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.

Trova il tempo, per fermarti, per pensare, per rivedere, per farti un esame di coscenza, per guardare i tuoi modi, i tuoi atteggiamenti, le tue parole … trova tempo per Dio e sarai con i frtaelli, vivrai la tua vocazione, arai protagonista della tuas toria e lo sarai insieme agli altri.

 

@unavoce