Il progetto che Dio ha pensato per te

 

Il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fin dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome (Is 49, 1)

 

In questa pagina, del nostro Sito, che ho chiamato: “alza lo sguardo”, c’è l’intento, il desiderio e l’impegno a offrire spunti per vedere la vita e ciò che in essa c’è con occhi diversi, con uno sguardo differente, alto, pieno di speranza e positivo. Alla luce di questo impegno oggi vorrei soffermarmi con voi su questo tema: La vocazione, che non è solo per chi sceglie di seguire il Signore consacrando la vita come sacerdote, religioso o religiosa, ma ogni vocazione della vita alla luce del progetto di Dio.

Non ti racconto la mia storia, ma ti dico solo la grande felicità a servire Dio e la Sua Chiesa e qui una semplice riflessione.

“La vita non è una scelta, è una risposta. La vita è un grande dono che il Signore ci fa per arrivare a realizzare noi stessi. Visto che Lui ci ha creati e ci conosce per nome, chi meglio del Signore sa come farci sbocciare? La Vocazione è il progetto che Dio ha pensato perché ognuno di noi arrivasse alla sua pienezza. Solo nel rapporto con Dio possiamo scoprirla perché in gran parte dipende da Lui che ce la rivela, prima di tutto con la CHIAMATA, che è Sua iniziativa, poi dotandoci di QUALITA’ per realizzare la missione specifica che ci affida. A noi resta solo la RISPOSTA, che dipende totalmente dalla nostra libertà e generosità. La vocazione si manifesta spesso attraverso dei SEGNI che è importante saper ascoltare e interpretare”. (cfr. Vocazione)

Alla luce di queste premesse, vorrei portare alla vostra attenzione “I dati di un rapporto della Conferenza episcopale italiana” che, in merito alla vocazione sacerdotale “svelano che in soli dieci anni la flessione vocazionale ha toccato quota 28%: in cinquant’anni i seminaristi sono più che dimezzati. Don Michele Gianola, sottosegretario della Cei: “Questa situazione non deve farci perdere la speranza. L’attenzione della Chiesa, oggi, deve essere orientata a tutte le vocazioni, non solo a quella presbiterale”…”. (cfr. Vaticannews)

Ora, mille cose potremmo dire e fare, vorrei intanto segnalare che la nostra comunità cristiana con le stellette in questo anno dedicherà una volta alla settimana un momento di preghiera per questa intenzione, attraverso la celebrazione Eucaristica seguita dall’Adorazione Eucaristica. Un momento al quale educarci a stare con il Signore ascoltare la sua voce dentro il nostro cuore e scoprire la risposta alla sua continua chiamata. Inoltre anche la nostra Chiesa particolare dell’Ordinariato Militare a cui apparteniamo come militari (la nostra Diocesi) ha un suo seminario, una scuola di formazione di quei giovani che hanno espresso il desiderio, o sono in ricerca, di una risposta alla vita in ordine alla chiamata di Dio a consacrarsi per Lui e al Suo servizio e al servizio di questa Chiesa tra i militari.

I superiori alla formazione nel nostro Seminario la Scuola Allievi Cappellani San Giovanni XXIII, che ha sede a Roma nella Città Militare della Cecchignola, con il Centro Diocesano per le Vocazioni, anche quest’anno, propongono una proposta vocazionale alla quale ti rimando e che ti invito a far conoscere ai giovani che anche nella tua vita hai l’occasione d’incontrare.

Ora abbiamo letto che la CHIAMATA, e le QUALITA’ sono dono di Dio, ma la RISPOSTA, è nostra e per riconoscerla bisogna avere un cuore aperto per coglierne i SEGNI. Ora noi ci proponiamo con al preghiera, con l’azione e l’attenzione di aiutare a scorgere i segni che nella vita delle persone possono esserci per seguire con la consacrazione della vita, il Signore, per servirlo nella Sua Chiesa.

Questi segni a cui fare attenzione sono:

“Sensibilità spirituale: desiderio di una sempre più intima amicizia con Gesù  

Vita spirituale: il piacere di dedicare del tempo alla preghiera e alla meditazione e senti il bisogno di vivere con costanza i sacramenti partecipando anche durante la settimana alla Santa Messa e confessandoti ogni mese. Senti un’attrazione per la vita spirituale sempre maggiore.

Generosità: Senti il desiderio di adoperarti per gli altri.

Inquietudine: Attraverso la lettura del Vangelo, una predicazione, una lettura o una conversazione ti è capitato di sentire nel cuore che il Signore ti stia chiamando a seguirlo più da vicino”. (cfr. Vocazione)

Questi elementi ci fanno da guida, ci aiutano nel discernimento e ci offrono l’occasione di avere un’attenzione particolare verso chi ha questi interrogativi e sensibilità. Vale per te che leggi che sei alla ricerca, vale per noi che abbiamo già fatto delle scelte, vale per te adulto che cammini nel mondo e sei a contatto con altre persone, vale per ogni uomo e donna di buona volontà che vuole fare della propria vita un’avventura meravigliosa da protagonista e non da spettatore.

Sii anche tu pescatore di uomini con la tua vocazione, aiuta e guida chi è ancora alla ricerca della sua vocazione, orienta quelle persone che hanno questo tipo di sensibilità alla vita sacerdotale o religiosa, ma sii sempre disponibile a seguire ogni persona a intraprendere il suo cammino aiutandolo a confrontarlo con Dio nella sua Parola attraverso la vita della Chiesa.

Per noi l’appuntamento del Giovedì pomeriggio con la celebrazione della S. Messa, l’esposizione del Santissimo Sacramento e la Benedizione Eucaristica, con l’intenzione delle Vocazioni e del Sinodo, come una delle attività proposte nel cammino pastorale per la nostra comunità.

Ogni genitore, ogni persona, si deve prendere questa responsabilità. La famiglia in primo luogo è il vivaio delle vocazioni. Lo stile della famiglia educa prima di ogni altro ambiente, la testimonianza dei genitori forma, prima di ogni altra persona.

In un mondo che cambia e chiede maggiore attenzione e coerenza, seria ed evangelica, la Chiesa, quindi ogni battezzato e non solo la gerarchia, ha il compito di educare e guidare, ognuno secondo il suo ruolo e le sue capacità, a compiere questo discernimento. La Chiesa gerarchica, ha il compito di garantire ed educare, poi, a seguire e formarsi per quello che la persona sceglie di rispondere. Pertanto insieme senza preclusioni se desideriamo una Chiesa laici e preti migliori, tutti insieme dobbiamo camminare e operare per ascoltare con il cuore e la vita la Parola di Dio e viverla il più possibile con coerenza. Errori e limiti ci sono e ci saranno, ma insieme si costruisce la Chiesa di Dio. Sentiti responsabile anche tu e non essere egoista se un tuo figlio/a decide di seguire Gesù con tutta la sua vita. Stagli accanto, indirizzalo al tuo Cappellano al tuo Parroco al tuo Vescovo e rimanigli accanto. TU che leggi contatta il tuo Cappellano per qualche info in più … segui la tua strada, la strda che Dio ha pensato per te.

Sarai felice tu, sarà realizzato Lui/lei, tuo figlio/a, tuo amico/a e avremo obbedito a Dio e servito il mondo attraverso la Chiesa che Cristo ha voluto.

@unavoce

Foto di Copertina: Interno della Chiesa “Tutti Santi Militari” della Scuola Allievi Cappellani Militari in Cecchignola – Roma